settore penale .

In chiave di metodo, non può trascurarsi che l'insorgere di un procedimento penale impone la garanzia del diritto all'effettività della difesa: per l'indagato e la persona offesa nelle indagini; per l'imputato e le altre parti private nella fase processuale (Dalia-Ferraioli, Manuale di diritto processuale penale, Padova, 2001, 194). Gli enunciati costituzionali definiscono la difesa come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento (art. 24), così come prevedono l'uguaglianza di tutti i cittadini affidando alla Repubblica il compito di rimuovere qualsiasi ostacolo «di ordine economico e sociale» (art. 3). Proprio in armonia con questi princìpi si colloca la regolamentazione del gratuito patrocinio per i non abbienti; nelle condizioni normativamente previste - e precisamente qualora il reddito del richiedente non superi i valori legislativamente fissati - lo Stato garantisce a proprie spese la difesa nel procedimento. Ciò deve avvenire ancor più significativamente in epoca di «giusto processo», le cui linee guida hanno enfatizzato la struttura adversary (art. 111, 2° comma, Cost.), eleggendo il contraddittorio a sede deputata per la formazione della prova.
In considerazione dei diritti tutelati dal D.P.R. n. 115 del 2002 e delle pronunce richiamate dalla Suprema Corte nella pronuncia in commento, appare assolutamente necessaria e indiscutibile la possibilità per il difensore di designare un sostituto processuale qualora ricorra un legittimo impedimento (Dalia, Difensore d'ufficio e disciplina del gratuito patrocinio, in Il ruolo del difensore nel processo penale. Commento alla L. 7 dicembre 2000, n. 397, alla L. 6 marzo 2001, n. 60, alla L. 29 marzo 2001, n. 134, a cura di Ferraioli, Milano, 2002, 75).