Esercito la professione forense da quasi venti anni. Nel corso della pratica forense mi sono occupata di diritto civile, tributario e penale e, di seguito, ho svolto tirocinio notarile.
Nel mio lavoro dedico molto tempo alla ricerca e ciò ha determinato all'inizio dell'attività una certa selezione nelle pratiche da seguire prediligendo modi di risoluzione dei conflitti alternativi al processo. Col tempo, anche in ragione della mia indole tesa a immedesimarmi nel prossimo alle prese con le difficoltà della vita, mi sono ritrovata a venir meno ai cennati criteri e a interessarmi spesso e volentieri di questioni poco affini alla mia predisposizione ma volti alla tutela delle fasce più deboli contro i cd. centri di potere, quali banche, finanziarie, assicurazioni, società telefoniche, ecc. non disdegnando i conflitti processuali. Per me è essenziale svolgere diligentemente la professione tutelando, per quanto è nelle mie forze, la persona con tutte le sue fragilità consigliando la scelta, processuale o meno, di risoluzione del contenzioso in ragione dello stato in cui verte la vicenda ma non tralasciando mai di considerare, oltre ai costi-benefici, quale pathos il cliente è disposto a sopportare in termini di coinvolgimento emotivo.