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Concorso di colpa: cos’è e come funziona?

Il concorso di colpa si verifica quando la responsabilità viene ripartita tra il danneggiante e il danneggiato. Ciò può avvenire per quanto riguarda gli incidenti stradali ma anche per altre ipotesi previste dal codice civile.

Non sempre chi subisce un danno è totalmente innocente. In molte ipotesi anche il danneggiato contribuisce in qualche modo a peggiorare la situazione, adottando una condotta non corretta.

In genere, situazioni di questo tipo sono frequenti negli incidenti stradali, nei quali entrambi gli automobilisti non rispettano le norme del Codice della Strada.
La presunzione del concorso di colpa in questo caso deve essere poi verificata dalle rispettive compagnie assicurative, per decretare la percentuale di responsabilità di ognuno.

Ma, non si tratta dell’unica situazione in cui entrambi i soggetti vengono considerati colpevoli di avere causato dei danni, come analizzeremo nelle prossime righe.

Cos’è il concorso di colpa?

E' una particolare situazione in cui danneggiante e danneggiato sono entrambi responsabili per avere causato un danno, quindi devono rispondere in merito alle conseguenze.

Gli effetti di quanto abbiamo detto si riflettono sulla cifra spettante al danneggiato in qualità di risarcimento danni. In pratica se quest’ultimo risulta in parte colpevole non avrà il diritto di ottenere il il rimborso del 100% ma con una percentuale inferiore.

Va precisato, comunque, che non si tratta necessariamente di un 50% ciascuno, dato che un soggetto potrebbe avere una colpa minore rispetto all’altro.

Ad esempio se qualcuno lancia un oggetto pesante dalla finestra, facendolo cadere su un’auto parcheggiata sotto, ma in divieto di sosta, il proprietario avrà diritto al risarcimento ma non in misura totale.

In tema di infortunistica stradale le cose sono leggermente diverse. Se i due automobilisti hanno entrambi una parte di colpa, le rispettive compagnie assicuratrici provvederanno a versare la cifra che ritengono idonea in base al grado di colpevolezza. Prima di fare ciò ci saranno opportune verifiche e perizie per constatare quanto è accaduto.

Concorso di colpa negli incidenti stradali

Come abbiamo accennato il concorso di colpa riguarda quasi sempre gli incidenti stradali. In tal caso, infatti c’è sempre la presunzione di colpevolezza di entrambi gli automobilisti.

Il tutto cambia se uno dei danneggiati dimostra che:

  • la responsabilità del sinistro stradale è dell’altro automobilista, in quanto ha violato il Codice della Strada
  • di avere cercato in tutti i modi di evitare lo scontro, avendo quindi previsto quanto stava per succedere

Di norma, comunque, quando si tratta di scontro tra veicoli, entrambi i soggetti vengono considerati colpevoli nell’avere prodotto il danno.

L’art. 2054 del codice civile afferma infatti che:

Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli

La colpevolezza ad ogni modo, deve essere determinata dai verbali della polizia, se interviene nel luogo dell’incidente stradale e dalle rispettive compagnie assicurative dopo avere effettuato delle perizie.

La Cassazione, con la sentenza n. 10031/2006, ha specificato che quanto sottolinea l’articolo 2054 c.c. non rappresenta una responsabilità presunta e non oggettiva dell’automobilista. Egli, infatti, può sempre dimostrare l’impossibilità ad evitare il danno o la sua diligenza.

Un aspetto molto importante è l’irrilevanza dell’ammontare dei danni, nel determinare il concorso di colpa. Ciò significa che, se i veicolo sono danneggiati in misura differente, il risarcimento verrà calcolato sempre in relazione alla percentuale di colpa.

Inoltre, se viene constatata una responsabilità del 50% per i soggetti coinvolti, la cosiddetta classe di merito rimane invariata.

A stabilirlo è l’art. 134 del codice delle assicurazioni private, secondo le modifiche apportate dal Decreto Bersani del 2007. Al comma 4-ter possiamo leggere:

Conseguentemente al verificarsi di un sinistro, le imprese di assicurazione non possono applicare alcuna variazione di classe di merito prima di aver accertato l'effettiva responsabilità del contraente, che è individuata nel responsabile principale del sinistro, secondo la liquidazione effettuata in relazione al danno e fatto salvo un diverso accertamento in sede giudiziale. Ove non sia possibile accertare la responsabilità principale, ovvero, in via provvisoria, salvo conguaglio, in caso di liquidazione parziale, la responsabilità si computa pro quota in relazione al numero dei conducenti coinvolti

Se, però, un soggetto subisce un concorso del 51% o superiore la classe di merito aumenta, come il premio da versare all’assicurazione.

Se si tratta, invece, di investimento di pedoni, viene sempre considerato colpevole l’automobilista, se non riesce a dimostrare che era impossibile prevedere ed evitare il contratto, in quanto si trattava di una situazione abnorme e imprevedibile, anche con la migliore diligenza richiesta a un conducente.

Responsabilità extracontrattuale

Nel paragrafo precedente abbiamo illustrato cosa accade in merito a un incidente stradale, ma abbiamo anche specificato che nel codice civile sono previste altre situazioni nelle quali può la colpa può essere di entrambe le parti. Vediamo quali sono.

Ciò può accedere per quanto riguarda la responsabilità extracontrattuale. L’art. 1227 codice civile a tal proposito afferma che:

Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate.​Il risarcimento non è dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza

Quindi se il danneggiato concorre a cagionare il danno, ha diritto a un risarcimento inferiore in base alla percentuale di responsabilità. Ma non solo, infatti, il danneggiante viene assolto se il danneggiato poteva evitare il danno attraverso un comportamento diligente.

Proviamo a fare alcuni esempi per chiarire:

  • in un condominio, il proprietario del piano superiore non si cura delle infiltrazioni d’acqua che avvengono ai danni dell’appartamento sottostante. Il soggetto che vive sotto, comunque, non si cura di coprire gli oggetti che potrebbero andare in corto circuito. In tal caso si può invocare la corresponsabilità
  • a causa di lavori di ristrutturazione, escono dal balcone varie tipologie di polveri. Il vicino di casa, comunque, posiziona il computer a fianco della finestra del dirimpettaio. Se le polveri finiscono all’interno del pc, causandone la rottura, quest’ultimo non può chiedere i danni, dato che non ha agito in modo diligente.

Responsabilità contrattuale

Il concorso di colpa può essere applicato anche alla responsabilità contrattuale, come sottolinea l’art. 1218 c.c.:

Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile

Facciamo un esempio. Un cliente chiede la realizzazione di un sito web ad una agenzia, ma non fornisce delle immagini di qualità entro i tempi stabiliti. Alla fine il risultato non è conforme a quanto promesso ma il cliente non può chiedere i danni dato che la responsabilità è imputabile unicamente a lui.

In tal caso, in realtà, non si tratta di un concorso di colpa, visto che l’agenzia non deve rispondere in alcun modo.

Fonti normative

  • Art. 2054 c.c.
  • Cassazione, sentenza n. 10031/2006
  • Decreto Bersani del 2007
  • Art. 134 del codice delle assicurazioni private
  • Art. 1227 c.c.
  • Art. 1218 c.c
CONCORSO DI COLPA INCIDENTI STRADALI RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE
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