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Notifica atti giudiziari: come avviene?

La notifica degli atti giudiziari ha lo scopo di portare a conoscenza delle parti coinvolte in una controversia civile, amministrativa o legale, le varie fasi del processo. Possono essere consegnati da un ufficiale giudiziario o tramite posta.

Non tutti sanno che, se viene consegnata una busta, generalmente di colore verde, si tratta di un atto giudiziario. Ricevere una comunicazione di questo tipo può spaventare, ma non sempre si tratta di qualcosa di grave.

Anche se non si ha assolutamente idea del contenuto, è consigliabile ritirare in ogni caso la busta. Infatti i documenti risultano, comunque notificati dopo 10 giorni, anche se non vengono effettivamente letti dal destinatario. Gli effetti relativi saranno quindi validi, anche se il soggetto ha preferito non leggere il contenuto della comunicazione ricevuta. 

Se il soggetto non è a casa al momento della consegna, viene lasciata nella cassetta delle lettere un cartoncino o uno scontrino con le indicazioni per potere ritirare la busta.
Si tratta dell’avviso di giacenza di un atto giudiziario se il codice riportato inizia con 75, 76, 77, 78, 79. Quindi, la cosa migliore da fare è recarsi presso l’indirizzo indicato, già a partire dal giorno seguente.

Cosa sono gli atti giudiziari?

Con il termine atti giudiziari si fa riferimento a tutti i documenti relativi ai processi, che devono essere notificati alle parti in causa, ed eventualmente a testimoni.
Il mittente è solitamente un giudice, una cancelleria o un avvocato. Si tratta di comunicazioni particolarmente importanti, per questo motivo vengono consegnate direttamente da un ufficiale giudiziario, o tramite Raccomandata. 

E’ facile riconoscere la notifica di un atto giudiziario semplicemente dal colore verde della busta, mentre i colori giallo e bianco caratterizzano altri tipi di lettere e raccomandate semplici.

Si possono riferire a procedimenti civili, penali o amministrativi, e riguardano: 

  • sentenze del giudice, quindi la decisione in merito a un processo, che può essere impugnata entro i termini previsti dalla legge
  • ordinanze particolari, volte a regolare il rapporto tra le parti, con un’efficacia di tipo provvisorio, in attesa della sentenza
  • decreti, cioè decisioni prese al di fuori dell’udienza, come ad esempio provvedimenti cautelari
  • citazioni, e convocazioni in Tribunale
  • precetti, cioè avvisi di inizio della procedura di pignoramento, intimando di pagare entro 10 giorni
  • convocazione di testimoni

Se il destinatario non è presente al momento della consegna, viene rilasciato un avviso di giacenza, attraverso il quale è possibile recarsi presso il luogo indicato per ritirare la busta.

In passato veniva lasciato un cartoncino verde, facilmente riconoscibile, oggi invece è possibile trovare nella cassetta delle lettere uno scontrino bianco con le informazioni utili per il ritiro. Ma, anche in questo caso, con un po’ di accortezza, è possibile determinare a priori quello che potrebbe essere il contenuto della busta, o almeno capire la tipologia di comunicazione.

Solitamente un atto giudiziario è contraddistinto dai seguenti codici identificativi: 75, 76, 77, 78, 79, perciò se sono presenti tali numeri all’inizio del codice riportato è consigliato recarsi il prima possibile all’ufficio per verificare di cosa si tratti. E’ possibile ritirare la comunicazione a partire dal giorno seguente.

Notifica atti giudiziari: come avviene?

La notifica di un atto giudiziario viene effettuata consegnando al destinatario una copia del documento originale, riportando la data e l’ora di notifica. Viene indicata anche la cosiddetta relata o relazione di notificazione, cioè le modalità attraverso le quali essa viene eseguita.

Concretamente, la procedura può avvenire in due modi diversi:

  • consegna a mano, rappresenta la procedura più sicura in assoluto, in quanto l’ufficiale giudiziario recapita direttamente al destinatario l’atto, assicurandosi quindi che venga ritirato dal diretto interessato. Se il soggetto decide di rifiutare la busta, l’ufficiale riporta i fatti nella relata, e la notifica dell’atto giudiziario si considera compiuta da quel momento, in ogni caso.
  • se non è possibile consegnare la busta di persona, deve essere recapitata presso l’indirizzo di residenza o di domicilio. E’ possibile affidare la busta anche a familiari, conviventi o presso l’ufficio o l’azienda, a patto che la persona che lo riceve non abbia meno di 14 anni o sia palesemente incapace. Se non è possibile reperire alcun individuo l’atto viene lasciato al portiere o a un vicino di casa, che ovviamente devono firmare la ricevuta.

Se la notifica degli atti giudiziari viene fatta a una persona diversa dal destinatario, deve essere successivamente inviata una Comunicazione di Avvenuta Notifica, CAN, all’interessato, per informarlo nel caso in cui nessuno gli abbia consegnato i documenti.

La data di notificazione, però, è quella della consegna del plico e non della CAN.

Cosa succede se non vengono ritirati?

Nel caso in cui sia effettivamente impossibile notificare l’atto per irreperibilità, incapacità o rifiuto del destinatario, l’ufficiale giudiziario deve:

  • depositare il documento presso il Comune di riferimento
  • affliggere l’avviso di avvenuto deposito, in busta chiusa alla porta dell’abitazione
  • inviare una raccomandata all’interessato indicando il compimento di tutte le formalità richieste.

Inoltre, nella relata, saranno indicati i motivi che non hanno reso possibile la consegna a mano.

Detto ciò, è importante descrivere le conseguenze previste dalla legge, nel momento in cui si rifiuta la notifica degli atti giudiziari. Innanzitutto la giurisprudenza italiana prevede la cosiddetta presunzione di conoscenza, come espressamente indicato nell’art. 1335 del codice civile:

La proposta, l'accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all'indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell'impossibilità di averne notizia

Si presume, in pratica, che in soggetto possa conoscere il contenuto di una comunicazione, in quanto spedita al suo recapito. Ovviamente si tratta di una presunzione juris tantum, cioè può essere contestata se il soggetto dimostra di essere stato assente senza colpe, quindi per eventi particolari.

Le cause di impedimento soggettivo possono essere ad esempio un ricovero in ospedale, un viaggio o altro, a patto che venga dimostrato.

Novità del 2019 per la notifica atti giudiziari

Con la Legge di Bilancio 2019 sono state introdotte alcune novità in merito alla notifica di atti giudiziari. In particolare sono state fatte alcune semplificazioni e sono stati allungati alcuni termini.

La prima modifica riguarda l’addio al bollo dell’ufficio postale prima di spedire il plico predisposto dall’ufficiale giudiziario. 

Inoltre, in caso di smarrimento dell’avviso di ricevimento, l’operatore può inviare una copia digitale e non analogica all’indirizzo di posta certificata del mittente, entro 5 giorni, invece di 3.

Dopo essere stata tolta per un periodo, ritorna la CAN, cioè la Comunicazione di Avvenuta Notifica all’interessato, se il plico è stato consegnato ad un altro soggetto, ad esempio un familiare, un convivente, un vicino di casa o il portiere.

Per quanto riguarda, invece, la possibilità di ricevere un avviso di ricevimento digitale le tempistiche slittano al 1 luglio 2019.

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