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Pignoramento autoveicoli: come funziona?

Il pignoramento di autoveicoli è stato modificato con l’entrata in vigore del decreto legislativo 83/2015. Le nuova normativa prevede novità per quanto riguarda l’esecuzione forzata.

La normativa relativa al pignoramento degli autoveicoli, è stata recentemente modificata, con l’entrata in vigore del Dl 83/2015. Questa disposizione di legge ha introdotto significative ed importanti novità, per quanto riguarda l’esecuzione forzato.

Tra le novità pratiche vi è la riforma dell’atto giuridico del precetto. Vi è inoltre la creazione di organismi di composizione della crisi da sovra indebitamento e una nuova procedura di pignoramento dell’automobile per l’anno 2018. Ovviamente da parte dei creditori che vanteranno un credito nei confronti del debitore.

Cos’è il pignoramento di autoveicoli?

Per pignoramento auto si intende un atto giuridico, garantito della legge italiana, a tutela dei creditori. Esso garantisce la rivalsa verso i loro debitori, in alcune circostanze, espropriando la proprietà dell’automobile del debitore. La riforma relativa all’esecuzione forzata, ha introdotto alcune novità nel pignoramento. 

Tra di esse, una nuova forma di atto di precetto. Altre novità significative sono l’istituzione di appositi organismi di composizione della crisi di sovra indebitamento. Vi è poi una serie di ulteriori semplificazioni. 

Esse renderanno le procedure di pignoramento senza dubbio più semplici, rapide ed efficienti. Considerando tutte le semplificazioni operate dal nuovo Decreto, forse la più significativa è quella appunto relativa al pignoramento di automobili, motoveicoli e rimorchi.

La prima procedura di esecuzione forzata, prevedeva l’obbligo della notifica personale (sostanzialmente a mano); oggi l’obbligo di notificare presso il domicilio del debitore l’atto di pignoramento dell’automobile non sussiste più. 

La nuova procedura prevede oggi che il creditore e l’ufficiale giudiziario possano assolvere in via telematica, tutti gli adempimenti. Tanto premesso, il pignoramento degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi, insieme al pignoramento dello stipendio, avverrà dopo la notifica del debitore. Sarà inoltre necessaria la trascrizione dell’atto di pignoramento, seguendo le modalità previste dal Registro Pubblico Automobilistico. Ovviamente con riferimento all’esecuzione forzata.

Secondo le nuove disposizioni legislative, il creditore, dopo aver ricevuto dal Pra l’informativa relativa agli autoveicoli, i motoveicoli o i rimorchi intestati al debitore, potrà subito procedere a notificare l’atto di pignoramento.

Quando viene pignorato un autoveicolo?

La riforma relativa all’esecuzione forzata, con riferimento al nuovo Art. 521 bis, del Codice di Procedura Civile, prevede che il pignoramento e la custodia degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, venga eseguita attraverso la notifica al debitore. Successivamente andrà effettuata la trascrizione dell’atto di pignoramento. Nell’atto saranno riportati tutti i dati richiesti dalla legge speciale, per la sua trascrizione nei pubblici registri, per sottoporre i beni all’esecuzione.

Il pignoramento di un autoveicolo, un motoveicolo o un veicolo a rimorchio avviene nel seguente caso. Quando un creditore, vantando un credito verso il debitore, recupererà il credito acquisendo la proprietà del veicolo intestato al debitore. L’atto di pignoramento 2018 è un documento di tipo formale. Attraverso lo stesso, il debitore verrà informato sulla sua situazione debitoria, dell’ingiunzione messa in atto, dei beni pignorati.

Verranno inoltre indicati i tempi e le scadenze entro le quali il debitore dovrà provvedere a consegnare detti beni, unitamente ai documenti di proprietà. Nel merito sarà effettuata una ingiunzione al debitore di evitare ogni tipo di comportamento atto a sottrarre il bene alla garanzia del credito, alienandolo o nascondendolo.

Verrà intimato al debitore di consegnare il bene al creditore entro e non oltre il termine di 10 giorni, insieme al libretto di circolazione e relativo foglio complementare. Grazie all’atto di pignoramento, il debitore diventa il custode del mezzo pignorato, senza diritto di compenso, fino al momento della consegna del bene all’istituto di vendite giudiziarie autorizzato, competente per territorio, in base alla residenza, al domicilio o alla sede del debitore. Diventando il custode del bene, il debitore diventerà anche il responsabile di un eventuale danno rilevato. Se un veicolo pignorato viene trovato dalla Polizia a circolare liberamente per la strada, il mezzo verrà ritirato. Verrà ritirata anche la sua documentazione.

Pignoramento autoveicolo: normativa del 2018

Il bene pignorato verrà poi consegnato all’istituto vendite giudiziarie. L’ente, oltre ad assumerne l’immediata custodia, invierà un’immediata comunicazione al creditore, attraverso posta elettronica certificata. Dopo che la notifica verrà eseguita, spetterà all’Ufficiale Giudiziario, consegnare al creditore l’atto di pignoramento, perché esso venga trascritto nei registri pubblici. Entro il termine di 30 giorni dalla comunicazione a mezzo posta elettronica certificata, il creditore sarà poi tenuto a depositare presso la cancelleria del Tribunale competente i seguenti atti e documenti.

Andranno depositati la nota di iscrizione al ruolo; le copie conformi del titolo esecutivo dell’atto di precetto, dell’atto di pignoramento e della nota di trascrizione. Vogliamo inoltre sottolineare come a partire dall’ 11 dicembre del 2014, in tutti i casi di perdita di efficacia del pignoramento, in conseguenza del mancato deposito dei documenti e degli atti presso la cancelleria del Tribunale competente e la trascrizione dell’atto di pignoramento, il creditore dovrà necessariamente, entro 5 giorni dalla scadenza del termine, effettuare comunicazione al debitore, a mezzo atto notificato. In questi casi il Pra richiederà che la dichiarazione di inefficacia del pignoramento che il creditore deve eseguire, venga effettuata a mezzo scrittura privata, con apposita notifica del notaio.

Il pignoramento è cambiato dopo Equitalia; secondo il Codice di Procedura Civile, un creditore, può diventare proprietario dell’auto di un debitore. Questo attraverso una procedura definita assegnazione diretta del bene. Il creditore non dovrà più fare mettere all’asta l’auto del debitore presso l’istituto di aste giudiziarie. Il creditore dovrà invece richiedere la proprietà del mezzo al Giudice. Sarà necessario depositare un’istanza di assegnazione. Questo entro il termine di 45 giorni dal deposito da parte del creditore della nota di iscrizione al ruolo.

Andranno aggiunte le note conforme agli atti. Il Tribunale successivamente, valuterà ogni singolo caso, confrontando il valore dell’auto con il valore del credito vantato. Dopo questa verifica, il Tribunale deciderà se assegnare la proprietà del mezzo al creditore, o se mettere all’asta il mezzo stesso. In caso di assegnazione della proprietà al creditore, se il valore del veicolo è superiore al credito vantato, il creditore dovrà versate la differenza al debitore.

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