E' possibile bloccare il pignoramento di Equitalia? Vediamo insieme le misure che il contribuente può adottare per mettere in atto questa pratica.
Tutti coloro che hanno un debito con Equitalia (recentemente riformata) e teme di subire un pignoramento, il presentare una domanda per dilazionare i propri debiti potrebbe essere la giusta mossa per tornare a vivere serenamente: rateizzare le cartelle esattoriali ricevute, dunque, può essere la mossa strategica per tornare ad avere una vita tranquilla.
Gli effetti della presentazione di una domanda di questo tipo, infatti, si ripercuotono sulle azioni cautelari come le ipoteche o il fermo dell'auto ed anche sulle azioni esecutive ovvero sul pignoramento. Questa pratica, dunque, può essere indispensabile per bloccare il pignoramento di Equitalia da parte dell'Agente di Riscossione.
C'è però da fare una distinzione, in merito alle azioni esecutive ed a ciò che la procedura della domanda dilazione del debito può avere come effetto sul blocco del pignoramento da parte di Equitalia.
La richiesta di rateazione, come detto, dunque, impedisce ad Equitalia di avviare dei nuovi pignoramenti. Se il contribuente, quindi, sceglie dieffettuare un pagamento a rate delle cartelle, questo non subirà nessun rischio in merito al blocco del conto, dello stipendio o della pensione.
Se, invece, si vuole rendere inefficace un vecchio pignoramento ovvero già in corso - nel caso in cui la casa di proprietà sia già oggetto di una procedura esecutiva o nel caso in cui la banca abbia già ricevuto comunicazione da Equitalia con la quale viene obbligata a versarle le somme pignorate entro 60 giorni - questo avverrà solamente nel momento in cui il contribuente pagherà la prima rata della rateizzazione.
Ovviamente, per fare in modo che il blocco del pignoramento di Equitalia resti valido, bisognerà sempre rispettare le date di scadenza delle rate pattuite così come ricorda la stessa Equitalia - D.P.R. 602/1973, articolo 19, comma 1, quater:
Ricevuta la richiesta di rateazione, l'Agente della riscossione a seguito della presentazione di tale richiesta... non possono essere avviate nuove azioni esecutive sinno all'eventuale rigetto della stessa e, in caso di relativo accogliemento, il pagamento della prima rata determina l'impossibilità di proseguire le procedure di recupero coattivo avviate precedentemente...
Se vogliamo semplificare, dunque, una richiesta di dilazione del debito andata a buon fine non solo ripara da eventuali azioni esecutive future ma mette al riparo anche dalla procedure passate nel momento in cui si paga la prima rata della rateizzazione richiesta: tutto ciò, dunque, blocca il pignoramento da parte di Equitalia (tranne che nel caso di pegni ed ipoteche: in questo caso Equitalia non potrà iscriverne di nuove restando salvi, però, i provvedimenti già adottati).
Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, comunque, l'aver presentato una richiesta di dilazione del debito per bloccare il pignoramento di Equitalia, non vieta al contribuente di presentare un ricorso, in un secondo momento, contro le stesse cartelle esattoriali di Equitalia.
Il pagamento spontaneo di un debito, infatti, costituisce esso stesso il riconoscimento del debito ma solamente in sede civile. In sede tributaria, invece, il contribuente può essere spinto ad un immediato adempimento solamente per evitare cause peggiori come, per esempio, il pignoramento della casa, del conto, dell'auto eccetera.
La rateazione del debito, comunque, non è possibile in due casi:
Per poter avviare un blocco del pignoramento di Equitalia è bene sapere, a priori, quali beni siano effettivamente pignorabili da parte dell'Agente di riscossione. Quindi che cosa è pignorabile?
Nell'esecuzione forzata o pignoramento, al debitore vengono sottratti bei in suo possesso per ristabilire la posizione nei confronti del creditore.
A questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 50% ovvero 60€ + iva anziché 120€.
Scopri l'AcademyA questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 75% ovvero 90€ + iva anziché 360€.
Scopri il servizio Premium