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Aumento retribuzioni lavoro domestico: le specifiche

Il 1° gennaio 2024 sono entrati in vigore i nuovi minimi retributivi per i lavoratori domestici, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (C.C.N.L.) del 2020. L'aumento, pari allo 0,56%, è stato calcolato in base all'indice ISTAT del costo della vita.

La normativa di riferimento è il C.C.N.L. del 2020 che disciplina il rapporto di lavoro tra i datori di lavoro domestico e i lavoratori, stabilendo anche i minimi retributivi, mansioni, diritti e doveri di entrambe le parti. 

I lavoratori ai quali fa riferimento il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2020 sono:

  • Colf​
  • Badanti
  • Giardinieri
  • Cuochi
  • Baby-sitter

Gli aumenti sono, poi, in relazione al livello di specializzazione del lavoratore e coinvolgono i collaboratori domestici inesperti (che appartengono al livello A) sino ai lavoratori altamente specializzati (appartenenti al livello DS). Un’ulteriore distinzione operata dal C.C.N.L. 2020 è fatta tra collaboratori conviventi, anche con impiego part-time, non conviventi e lavoratori che svolgono assistenza notturna.


Tabelle retributive lavoro domestico


Secondo quanto indicato nell’articolo 35 del C.C.N.L. del lavoro domestico, i minimi retributivi sono espressi nelle Tabelle A, B, C, D, E, G, H, I od L allegate al Contratto e sono rivalutati annualmente ai sensi dell’articolo 38 (“Variazione periodica dei minimi retributivi e dei valori convenzionali del vitto e dell'alloggio”).

A stabilire le retribuzioni del contratto del lavoro domestico, come abbiamo accennato, sono delle tabelle retributive che ogni anno pubblica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in particolare la Direzione Generale dei Rapporti di lavoro e delle relazioni industriali.

Le tabelle retributive del lavoro domestico sono firmate dalle parti sociali, ossia i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro e per l'anno 2024 hanno firmato: Fidaldo, Domina, Federcolf, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Diritti e doveri nel lavoro domestico


Per quanto riguarda il datore di lavoro domestico, questi, oltre a corrispondere la retribuzione concordata, dovrà preparare un prospetto paga in duplice copia, una che andrà al lavoratore e sarà firmata dal datore di lavoro e l'altra sarà firmata dal lavoratore e andrà al datore di lavoro.

È bene specificare che nelle tabelle retributive sono indicate le retribuzioni contrattuali alle quali andranno aggiunte altre voci diverse per ogni lavoratore. Ai lavoratori spettano anche le indennità di vitto e alloggio.

Tocca loro anche la tredicesima mensilità, ,da erogare entro il mese di dicembre, e che è pari alla retribuzione complessiva di fatto, comprendente l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio. Il datore di lavoro domestico può anche decidere di corrispondere la tredicesima mensilmente. I lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato hanno, altresì, diritto alla quattordicesima mensilità pari a una mensilità di retribuzione base.

Tabella minimi retributivi lavoro domestico
Livello    Retribuzione mensile
A    729,25 €
AS    861,86 €
B    928,15 €
BS    994,44 €
C    1.060,76 €
CS    1.127,04 €
D    1.325,92 € + indennità di 196,07 €
DS    1.391,21 € + indennità di 196,07 €

Minimi retributivi orari
Livello    Retribuzione oraria
A    6,13 €
AS    7,20 €
B    7,82 €
BS    8,45 €
C    8,97 €
CS    9,50 €
D    11,14 €
DS    11,78 €

Maggiorazioni per lavoro festivo, notturno e straordinario:

  • Lavoro festivo: 100%
  • Lavoro notturno: 30%
  • Straordinario: 20% per le prime 2 ore, 30% per le successive
Indennità di vitto e alloggio:
 
  • Vitto: 4,74 € al giorno
  • Alloggio: 25,82 € al mese

Modalità di pagamento e adempimenti dei datori di lavoro domestico

Le famiglie datori di lavoro domestico possono utilizzare diverse modalità per pagare i propri dipendenti: bonifico bancario o postale, contanti, assegno. È fondamentale, però, ricordare che - in caso di pagamento in contanti - è necessario rilasciare una ricevuta firmata dal lavoratore. 

Il datore di lavoro domestico, poi, dovrà anche consegnare al lavoratore relativa la busta paga.

Oltre al pagamento della retribuzione, i datori di lavoro domestico hanno anche diversi adempimenti:

  • Registrazione del contratto di lavoro: entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione presso il Centro per l'Impiego;
  • Versamento dei contributi INPS: calcolati in base alla retribuzione imponibile del lavoratore;
  • Dichiarazione annuale dei redditi: comprendente i redditi da lavoro domestico;
  • Comunicazione obbligatoria all'INPS: l’assunzione deve essere comunicata entro 24 ore dall'inizio del rapporto di lavoro. All’INPS dovranno essere comunicate anche eventuali variazioni del rapporto di lavoro (ad esempio, cambio di retribuzione, cessazione del rapporto di lavoro).
In caso di mancata osservanza degli obblighi, i datori di lavoro possono essere soggetti a sanzioni.
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