Entrata in vigore del GDPR
Il Governo Italiano non ha esercitato la delega, ad esso assegnata, con la quale si doveva provvedere all'integrazione di un decreto legislativo per adeguare la normativa italiana al GDPR.
E’ stata concessa una proroga di tre mesi, in base all’art. 13 della Legge m. 163/2017 che rimanda alla Legge n. 234/2012. Quest'ultima prevede che quando gli schemi dei decreti delegati vengono inviati alle Commissioni parlamentari per il previsto parere e manchino meno di 30 giorni alla scadenza della delega, tale scadenza è automaticamente prorogata per la durata di tre mesi. In altre parole, la delega scadrà il 22 agosto 2018.
Il vecchio D.Lgs. n. 196/2003 del Codice della privacy non è più applicabile dal 25 maggio 2018, almeno nella parti in contrasto con il GDPR, anche se non è stato integrato il Decreto legislativo di adeguamento.
Quindi non c'è nessuna proroga: la nuova normativa si applica alle aziende, ai privati e ai professionisti che trattano dati personali. Bisogna adeguarsi al nuovo Regolamento Europeo che è entrato pienamente e integralmente in vigore.
In seguito all'adozione del Decreto legislativo in Italia, il GDPR verrà integratoalla normativa nazionale italiana. Tale decreto è ancora in corso di approvazione e dovrà essere introdotto entro il 21 agosto 2018.
Nonostante la confusione che si sta generando in questi giorni, deve essere chiaro che dal 25 maggio 2018, la tutela e la protezione del trattamento dei dati personali è regolamentata totalmente dal GDPR, ovvero il nuovo Regolamento Europeo.
