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Gratuito patrocinio per divorzio

Il gratuito patrocinio per divorzio: come funziona e chi può richiederlo. Vediamo i limiti imposti dalla legge ed i requisiti per poter fare la domanda di richiesta

Cominciamo con il definire il gratuito patrocinio. Il gratuito patrocinio è un'istituzione che è garantita dallo Stato Italiano e permette a tutti i cittadini che sono in possesso di determinati requisiti di reddito di sfruttare la tutela legale senza farsi carico delle spese processuali come, ad esempio, la parcella dell'avvocato, del contributo unificato, delle spese di notifica e di molte altre voci.

Come richiedere il patrocinio gratuito

Per avere l'assistenza legale in ambito civile e, quindi, anche per il gratuito patrocinio per divorzio, è necessario compilare la predisposta domanda - istanza di ammissione - presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolge il procedimento.

Questa domanda può essere presentata da chi ne fa richiesta (anche dal suo legale) oppure può essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Nei processi penali, invece, l'istanza di ammissione deve essere presentata presso l'ufficio del magistrato presso il quale pende il processo.

Limiti di reddito per ammissione nel 2020

E' il legislatore che determina i limiti di reddito e questi vengono rivalutati ogni due anni. Attraverso questi limiti ogni richiedente può capire, prima di presentare la domanda per il gratuito patrocinio, se rientra all'interno dei termini che danno diritto al gratuito patrocinio oppure no. Le rivalutazioni fatte ogni 2 anni vengono fatte sulla base degli aggiornamenti ISTAT.

Il limite di reddito per il 2020, è ancora quello calcolato attraverso la rivalutazione del 2018 e corrisponde a 11.493,82€. Per la determinazione di questa cifra, va tenuto conto che è formata dalla somma di tutti i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare del richiedente. Per quanto riguarda i procedimenti penali, invece, questa cifra viene aumentata di 1.032,91€ per ogni familiare convivente.

I tempi della domanda

Una volta fatta la domanda per il gratuito patrocinio, anche per ciò che riguarda il gratuito patrocinio per divorzio, che tempi passano prima di avere una risposta? Vediamolo insieme.

I giorni che devono intercorrere dalla presentazione della domanda sono non più di 10 di calendario e ciò vale per il gratuito patrocinio sia in ambito civile che penale. Entro questo periodo, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati o il Magistrato, verifica l'ammissibilità della domanda ed invieranno copia dell'istanza o meglio del provvedimento di ammissione.

Quali avvocati operano il gratuito patrocinio?

Non tutti gli avvocati sono disponibili per svolgere questo servizio: ogni avvocato, infatti, può prestare la sua professionalità presentando direttamente una dichiarazione di disponibilità all'Ordine degli Avvocati di appartenenza.

E proprio per far conoscere quali avvocati sono disponibili al gratuito patrocinio, ogni Ordine degli Avvocati mette a disposizione un elenco degli avvocati disponibili.

Per quali cause posso chiedere il gratuito patrocinio?

La distinzione, anche in questo caso, è fatta dall'ambito: che sia esso civile o penale, infatti, le regole per la possibilità di richiedere il gratuito patrocinio cambiano.

In ambito penale, per esempio, il richiedente può essere indagato, imputato condannato, persona offesa da un reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile, responsabile civile.

Per l'ambito civile, invece, possono accedere al gratuito patrocinio i cittadini che abbiano controversie civili, amministrative, contabili, tributarie o perle cause di volontaria giurisdizione come separazione consensuale, divorzio su domanda congiunta, modifica delle condizioni della separazione e altro ancora.

Il gratuito patrocinio per per divorzio o separazione

Come detto all'inizio, dunque, anche in caso di separazione o divorzio si può accedere al gratuito patrocinio.

L'unico vincolo, come per tutte le cause civili e penali di cui sopra, è il rispetto dei requisiti visti in precedenza e che danno diritti all'accesso al servizio. Infatti, se la domanda dovesse essere presentata da una persona che non ha i requisiti per poterci rientrare, questa viene semplicemente respinta o dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati per ciò che riguarda la parte civile (amministrativo, contabile, tributari o separazione e divorzio), o dal magistrato in cui pende il processo penale.

Il gratuito patrocinio può essere richiesto in tutti i gradi di giudizio e l'avvocato che voglia prestare questo servizio deve non solo essere iscritto negli elenchi disponibili al patrocinio gratuito, ma anche dovrà essere patrocinante in Cassazione.

​Come presentare la domanda

La domanda per ottenere il gratuito patrocinio per il divorzio può essere richiesta attraverso raccomandata di andata e ritorno all’Ordine degli avvocati del città in cui si ha la residenza. Allegati all'istanza devono esserci:

  • ​i dati anagrafici. il codice fiscale dei membri del nucleo familiare ed una fotocopia fronte e retro del documento di identità;
  • una dichiarazione sostitutiva che riporta i dati del reddito annuo;
  • eventuali variazioni di reddito.

La risposta viene data entro dieci giorni dalla data di ricezione della domanda.

Fonti normative

  • DPR 30 maggio 2002, n. 115 T.U.
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