E' legittimo il trasferimento lavorativo per incompatibilità ambientale? Cosa dice la legge?
Immaginiamo un dipendente di un'azienda che ha continui problemi di comunicazione con i colleghi o addirittura continui litigi. A questo punto il lavoratore comincia ad isolarsi ed a lavorare da solo, in silenzio ed in autonomia rallentando, di fatto, la coordinazione del lavoro d'ufficio. Cosa può fare il datore di lavoro? Beh può comunicargli il trasferimento per incompatibilità ambientale. In questo modo, però, il lavoratore non ha avuto modo di contestare il trasferimento e difendere la propria posizione così come previsto, invece, dallo Statuto dei Lavoratori. Chi ha ragione?
La Cassazione ha stabilito che la ragione va data al datore di lavoro poiché il trasferimento per incompatibilità ambientale non è una misura disciplinare nei confronti del lavoratore ma è atto al miglior funzionamento, coordinamento e svolgimento del lavoro all'interno dell'ufficio e dell'azienda. Questo tipo di trasferimento, dunque, non è soggetto alle garanzie presenti all'interno dello Statuto dei Lavoratori ma solamente ad un giudizio tecnico.
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