Quando un pubblico ufficiale, durante il servizio, è tenuto a fornire le proprie generalità?
Qualsiasi cittadino è tenuto ad identificarsi quando richiesto da un carabiniere o un poliziotto; al contrario, nessuna legge obbliga un pubblico ufficiale a fornire le proprie generalità quando in divisa.
Un pubblico ufficiale è tenuto, al massimo, a fornire un tesserino mentre è in servizio ma senza divisa. Ma allora, quando un pubblico ufficiale è tenuto a fornire obbligatoriamente le proprie generalità? E chi è, per legge, un pubblico ufficiale?
Un pubblico ufficiale è, da codice penale, colui che esercita una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. A titolo esplicativo, dunque, ecco alcuni esempi di pubblici ufficiali:
· controllori del treno;
· consulenti tecnici;
· ufficiali giudiziari;
· curatori fallimentari;
· postini;
· ispettori ed ufficiali sanitari;
· notai;
· avvocati di Stato;
· sindaco e consiglieri comunali;
· vigili urbani;
· vigili del fuoco;
· magistrati;
· insegnanti delle scuole pubbliche.
I pubblici ufficiali, per legge, lo sono fino a che esercitano la professione o la funzione mentre non lo sono più una volta finita l'attività. Questi sono sempre tenuti ad identificarsi con un documento su richiesta di un cittadino.
Caso diverso, invece, per poliziotti e carabinieri. Questi, infatti, anche se in borghese, sono sempre pubblici ufficiali. In borghese, dunque, dovranno identificarsi mentre se in divisa avranno solo l'obbligo di mostrare un tesserino che dimostri la loro appartenenza all'Arma.
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