Se la bolletta della luce fa emergere che un esercizio commerciale viene tenuto aperto per molto tempo, anche al di fuori del normale orario di lavoro, l'accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate per un maggior guadagno rispetto al dichiarato è lecito.

A stabilirlo è stata la giurisprudenza che ha ammesso come indicatori del reddito anche le bollette dell'energia. Ovviamente si tratta di indizi che, però, sono sufficienti a far scattare l'accertamento. La giurisprudenza, comunque, stabilisce anche che tali indizi o presunzioni devono essere più di una e supportati da un riscontro come, ad esempio, indicatori quali gli studi di settore, i costi dichiarati dal contribuente, i costi per i dipendenti ed altro ancora. Inoltre, prima di procedere all'accertamento, l'Agenzia delle Entrate è invitata a chiedere spiegazioni al contribuente che potrà, dunque, difendersi ancor prima di ricevere l'accertamento: in quell'occasione, infatti, il contribuente chiamato a dare spiegazioni potrà portare i suoi giustificativi e potrà far valere le proprie ragioni senza incorrere necessariamente nel controllo fiscale sui redditi dichiarati.