Il diritto all'oblio e la reputazione web sono stati introdotti a seguito della capillare diffusione del web e delle nuove tecnologie. A differenza della carta stampata, online le notizie sono sempre reperibili e in grado di influenzare la reputazione dei soggetti anche a distanza di tempo.
Il diritto all'oblio consiste nella possibilità di essere dimenticati, una volta che la notizia non è più attuale e di interesse pubblico.
La reputazione web è invece quell'insieme di informazioni inerenti ad un soggetto che possono essere reperite online.
Ad ogni modo, si devono distinguere:
Non è sempre semplice esercitare il diritto all’oblio per la reputazione web. È possibile fare una legittima richiesta di cancellazione all’autore dei contenuti, ma la rimozione non avviene in modo immediato, bisogna tenere in considerazione i tempi tecnici necessari per l’eliminazione delle informazioni dal sito web e dal motore di ricerca.
Oltre alla rimozione delle notizie lesive alla reputazione web, secondo il diritto all'oblio, è possibile agire per ottenere un risarcimento danni, come sottolineato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 13161/2016.
Il diritto di cronaca consiste nel diritto di informare ed è disciplinato dall'art.21 della Costituzione, articolo inerente pertanto alla libertà di manifestazione del pensiero.
Per conciliare l'impossibilità di censura con il diritto alla privacy e alla reputazione web, il diritto di cronaca deve rispettare i seguenti limiti:
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