L'INPS chiarisce: gli assegni familiari, in alcuni casi, spettano anche ai nuclei delle unioni civili.
Dopo l'istituzione delle unioni civili con la Legge 76 del 20/5 del 2016, l'INPS ha recentemente chiarito che gli assegni al nucleo familiare (Anf), in alcuni casi, spettano anche ai componenti delle unioni stesse. Nello specifico, l'INPS chiarisce che il componente dell'unione civile è equiparato al coniuge e che gli spettano anche i diritti previdenziali.
Pensione di reversibilità
In materia previdenziale, il componente dell'unione civile avrà diritto alla pensione di reversibilità alla morte del “coniuge” così come potrà essere coadiutore nelle imprese familiari. In questo modo, dunque, viene sancito il diritto al sostentamento di uno dei componenti del nucleo delle unioni civili in caso di morte dell'altro.
Anf: quanto mi spetta?
Le tabelle di riferimento per stabilire le cifre Anf spettanti al nucleo familiare con unione civile sono le stesse previste per gli altri nuclei.
La tabella è ottimizzata per calcolare l'importo dell'Anf in base al numero dei componenti il nucleo, il numero di minori, eventuali disabili all'interno del nucleo e reddito.
La cifra erogata può variare da 258€ per redditi molto bassi fino a pochi euro per i redditi più alti.
Il pagamento dell'Anf
L'assegno familiare è anticipato – per i lavoratori dipendenti – dal datore di lavoro che lo versa direttamente in busta paga e che lo conguaglia con i contributi INPS. In tutti gli altri casi l'assegno è pagato direttamente dall'INPS.
Come fare domanda per l'Anf
Le domande, da parte dei lavoratori dipendenti, vanno presentate al datore di lavoro compilando il modello SR16 Anf/Dip che verrà consegnato direttamente dall'azienda e che può essere scaricato a questo indirizzo.
Al contrario, pensionati e disoccupati, possono presentare la domanda presso il sito internet dell'INPS se in possesso di codice PIN o identità unica digitale Spid. In alternativa possono rivolgersi ad un patronato presente sul territorio.
