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Crisi aziendale: come evitare il fallimento

La crisi aziendale è un'esperienza difficile che molti imprenditori temono o che, nel corso di vita della propria attività, possono ritrovarsi a dover gestire. Tuttavia, è essenziale comprendere che la crisi raramente colpisce all'improvviso; piuttosto, si manifesta alla fine di un processo di declino che può essere individuato e affrontato.

La crisi aziendale è un'esperienza difficile che molti imprenditori temono o che, nel corso di vita della propria attività, possono ritrovarsi a dover gestire. Tuttavia, è essenziale comprendere che la crisi raramente colpisce all'improvviso; piuttosto, si manifesta alla fine di un processo di declino che può essere individuato e affrontato. In questo articolo esploreremo i segnali premonitori della crisi aziendale, esamineremo alcune storie di imprese in difficoltà e forniremo strategie pratiche per gestire la situazione.

Crisi aziendale: da dove parte?

Analogamente a una malattia che mostra sintomi prima di peggiorare, una crisi aziendale è preceduta da segnali più o meno evidenti. Riduzione della redditività, inefficienze operative e calo della qualità dei prodotti o servizi offerti sono campanelli d'allarme. La vigilanza è fondamentale, e anche se gli eventi esterni possono esacerbare la situazione, la gestione interna gioca un ruolo cruciale.

La Commissione Europea definisce un'impresa in crisi quando non può fronteggiare perdite imminenti. L'analisi della fase di declino è cruciale, e sintomi come il rallentamento del fatturato, l'aumento delle scorte e la crescita delle difficoltà di incasso dovrebbero essere riconosciuti in tempo. Strumenti di controllo adeguati, come uno scadenziario di tesoreria, possono aiutare a individuare e mitigare i rischi.

Come gestire la crisi aziendale

Quando una crisi finanziaria è in atto, è fondamentale agire tempestivamente. Molte imprese indebitate cercano nuovi finanziamenti, ma questa non è sempre la soluzione. La ricerca di liquidità dovrebbe essere affrontata con una strategia oculata. Non è raro che le aziende ignorino i segnali iniziali, cercando soluzioni esterne anziché affrontare le cause interne della crisi.

La gestione della crisi richiede un approccio chiaro e basato su informazioni certe. Identificare la natura della crisi, che sia finanziaria o economica, è il primo passo. Le procedure fallimentari possono essere evitate attraverso soluzioni privatistiche, ma è essenziale comprendere la natura e la gravità della crisi. Adottare un sistema di controllo di gestione strategico è cruciale per evitare decisioni affrettate e percorrerà la strada giusta verso la ripresa.

​Il Codice della Crisi d'Impresa

Nella gestione di una crisi aziendale non si può non prendere in considerazione il nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, entrato in vigore il 15 luglio 2022, che ha introdotto nuovi strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi aziendali. Il nuovo codice ha introdotto significative modifiche, tra cui una prospettiva innovativa sulla crisi come fenomeno intrinseco all'impresa. 

In questa ottica, si propone una definizione che abbandona il concetto tradizionale di fallimento a favore della "liquidazione giudiziale". L'accento non è più posto sull'imprenditore coinvolto nella crisi, bensì sull'azienda stessa e sulla sua preservazione.

Importante è comprendere gli obiettivi della Crisi di impresa per supportare nel modo più efficace possibile gli imprenditori. Ciò implica mitigare i danni e pianificare un futuro robusto. Le finalità chiave da perseguire includono:

1.   Diagnosi precoce: Consentire una tempestiva identificazione delle difficoltà aziendali, prevenendo il rischio di un passaggio irreversibile alla crisi. Si introduce un sistema di allerta per rilevare prontamente i segnali di crisi, orientato al successivo recupero.
2.    Preservare l'attività aziendale: Mantenere, per quanto possibile, le operazioni dell'azienda coinvolta in situazioni critiche causate da contingenze particolari.
3.    Soddisfazione dei creditori: Assicurare ai creditori il raggiungimento di una soddisfazione, anche se parziale, dei propri crediti.
4.    Minimizzazione degli impatti sociali: Evitare le conseguenze negative che derivano dalla chiusura di un'impresa, soprattutto in relazione alla perdita di posti di lavoro, al fine di preservare il tessuto sociale.

Ma non è finita qui. Le aziende possono anche accedere alla procedura di Composizione Negoziata, una soluzione stragiudiziale che si pone come obiettivo quello di facilitare le trattative tra creditori e imprenditori. Applicabile a singole aziende e gruppi, è un percorso volontario della durata di 180 giorni, che può portare a un accordo o, in caso contrario, a un esito negativo.

Nel caso in cui la Composizione negoziata non dovesse dare i risultati sperati si può usufruire del Concordato Semplificato, che mira a liquidare l'impresa in modo più rapido e meno costoso rispetto alle altre procedure concorsuali. Riduce alcuni passaggi della procedura ordinaria, accelerando il processo di liquidazione.









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