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Furto aggravato: quando si verifica e come è punito?

Il furto aggravato si verifica quando il reato viene commesso in particolari circostanze aggravanti, per le quali il legislatore ha previsto delle pene più severe. Vediamo quindi di cosa si tratta e quali sono le conseguenze.

Nel nostro Paese quando un ladro ruba qualcosa, utilizzando un’arma, o con particolare destrezza, viene punito in modo più severo. 
Il legislatore, infatti, ha voluto diversificare diverse tipologie di furti, dato che non sempre avvengono allo stesso modo. Ovviamente, se il colpevole utilizza una pistola per spaventare la vittima e costringerla a consegnare i beni in oggetti, non ha la stessa gravità di una semplice sottrazione dello stesso.
Inoltre, un ladro particolarmente scaltro, cioè in grado di programmare l’azione in modo dettagliato e articolato, impedisce alla parte lesa di difendersi normalmente, dato che non riesce a prevedere le mosse.
Vediamo, quindi, di analizzare nelle prossime righe le varie fattispecie del reato, descrivendo anche le pene previste dalla legge.

Quando si configura il reato di furto?

Il furto è un reato descritto e punito dal nostro diritto con lo scopo di tutelare il patrimonio dei cittadini.

Il riferimento normativo è dato dall’art. 624 del codice penale, che afferma quanto segue:
"Chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da centocinquantaquattro euro a cinquecentosedici euro [625, 626, 649].
Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico [c.c. 814; c. nav. 1148].
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli articoli 61, n. 7 e 625"
Da quanto possiamo leggere il codice penale punisce chi:
  • si impossessa di cose mobili altrui
  • sottraendole a chi le detiene
  • per ottenere dei profitti
Per quanto riguarda i beni altrui va specificato che non ci si riferisce soltanto a quelli con un valore economico e patrimoniale, ma anche affettivo, morale e sentimentale.
Ovvero, non si deve trattare per forza di qualcosa che vale molti soldi, ma anche di un oggetto che il proprietario desidera tenere con sé.

Inoltre, si può trattare anche di un bene immateriale come l’energia elettrica o giuridico come il modulo per gli assegni bancari.

Ad ogni modo il furto è un reato comune, dato che chiunque lo può commettere, non essendo necessarie qualità particolari come avviene per esempio per l’abuso d’ufficio o il peculato.

Il delitto deve essere commesso con dolo, cioè il responsabile deve essere consapevole della propria azione, o meglio deve avere la precisa volontà di arricchirsi attraverso un comportamento illecito. In realtà di parla proprio di dolo specifico dato che il ladro ha un obiettivo preciso.

Quanto abbiamo descritto fino ad ora rientra nella fattispecie del furto semplice, punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da 154 euro a 516 euro.
Come vedremo, negli anni il legislatore ha aggiunto una serie cospicua di circostanze aggravanti, tali da rendere quasi possibile il verificarsi della fattispecie semplice di tale reato.

Comunque, il procedimento penale, in questo caso si può attivare solamente su querela di parte, ovvero su richiesta della vittima, come previsto dall’art. 336 del c.p.p.

Si tratta di una condizione di procedibilità, senza la quale non è possibile dare il via alle indagini preliminari volte ad accertare quanto successo.
La vittima deve, quindi, recarsi presso le autorità per raccontare in forma scritta oppure orale ciò che è accaduto.
La querela di parte è prevista dal legislatore per vari reati considerati meno gravi, e per i quali si lascia libertà di scelta alla vittima. Da un lato, quindi, si cerca di evitare di intasare la macchina della giustizia per fatti non particolarmente gravi, dall’altra si dà la possibilità di decidere alla parte lesa, che magari è legata al colpevole sentimentalmente.

Cos’è il furto aggravato?

Come già detto nel paragrafo precedente, sono state fatte varie modifiche normative, tali da rendere difficile che si possa verificare il reato semplice.

Infatti, si parla quasi sempre di furto aggravato, ovvero commesso in circostanze particolari considerate delle aggravanti. In particolare in presenza di determinati comportamenti il codice penale prevede delle pene più severe rispetto a quelle descritte dall’art. 624 c.p. che abbiamo visto sopra.

In particolare si parla di furto aggravato quando:
  • viene usata la violenza
  • viene usato un mezzo ingannevole
  • l’atto viene commesso con destrezza, cioè con maggiore abilità rispetto a un normale ladro
  • i colpevoli sono 3 o più persone
  • si tratta di bagagli di viaggiatori
  • l’oggetto del reato è un bene pubblico
  • vengono sottratti componenti di infrastrutture pubbliche
  • avviene su mezzi pubblici
In tutti i suddetti casi la pena è la reclusione da 2 a 6 anni e una multa da 927 euro a 1500 euro.

A differenza di quanto abbiamo detto nel paragrafo precedente, inoltre, in caso di furto aggravato chiunque può denunciare il fatto, dato che si tratta di un illecito penale perseguibile d’ufficio, in quanto considerato più grave di quello semplice.

Il furto aggravato con destrezza

Merita una descrizione più dettagliata il cosiddetto furto aggravato con destrezza, dato che non è immediato capire di cosa si tratti.

Il codice penale, quando si riferisce alla destrezza si riferisce ad un particolare comportamento, realizzato prima o dopo l’impossessamento del bene altrui, utilizzando particolare astuzia e abilità. In tal caso, infatti, la vittima non può sorvegliare il bene adeguatamente.

Ad esempio può accadere che due ladri agiscano insieme, ognuno con un compito specifico, uno distrae il proprietario mentre l’altro ruba il bene. Il piano, in questo caso, ha l’obiettivo di limitare la percezione del soggetto.

Ma, se un individuo lascia il proprio cellulare sopra ad un tavolino del bar, e uno lo ruba, non si tratta di una aggravante, dato che è stata determinante la distrazione del proprietario.

La pena per il furto aggravato con destrezza è la stessa che abbiamo visto sopra, ovvero la reclusione da 2 a 6 anni e una multa da 927 euro a 1500 euro, ed è un reato procedibile d’ufficio. Va detto anche che non è possibile ritirare la denuncia, in quanto il procedimento continuerà in ogni caso.

Furto aggravato in abitazione e con strappo

Il legislatore ha previsto due ulteriori tipologie di illecito penale, che però rappresentano dei reati autonomi, ovvero il furto in abitazione e con strappo.

La punizione per entrambi i casi è la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da 927 a 1500 euro.

Ad ogni modo, anche in questo caso ci possono essere delle aggravanti in grado di aumentare la pena.
Il furto aggravato in abitazione o con strappo, infatti, viene punito con:
  • la reclusione da 4 a 10 anni
  • una multa da 927 a 2000 euro

Fonti normative

  • Art. 624 cod. pen
  • Art. 625 cod. pen.
  • Art. 336 c.p.p
  • Art. 649 c.p.


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