A volte capita di avere problemi con vicini che possono sfociare in un litigio. Secondo l'articolo 844 del Codice Civile questi problemi vengono chiamati «immissioni» e possono riguardare rumori, fumo, materiali, rifiuti, esalazioni ecc.. Quando un'immissione è molesta? Cosa fare in questi casi?
Per scoprirlo ed evitare inutili liti, spiegheremo in questo articolo cosa dice la legge riguardo a questo argomento.
Un'immissione è molesta quando disturba la quiete pubblica.
Dunque, si può fare causa al vicino soltanto quando l'immissione di quest'ultimo oltrepassa la soglia della tollerabilità media, in modo da impedire le occupazioni e il riposo delle altre persone.
Il vicino che causa un'immissione molesta può essere perseguito dalla legge in sede civile, amministrativa e penale. Vediamo cosa dice la legge al riguardo.
L'articolo 844 del Codice Civile afferma che «il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso».
Per aprire un procedimento civile, è possibile rivolgersi al Giudice di Pace tramite il proprio legale. In questo caso la sentenza sarà più veloce rispetto a quella di un Tribunale. Inoltre sarà più facile trovare un accordo tra le parti.
Se invece si richiede un ricorso cautelare d’urgenza, ci si deve rivolgere solamente al Tribunale.
Se le immissioni sono pericolose per la salute pubblica, si può anche inviare un esposto all'Azienda Sanitaria Locale e al Sindaco del Comune di competenza, per porre fine all'immissione nociva.
Inoltre occorre allegare anche la relazione di un tecnico sulla consistenza e sulla natura dell'immissione.
L’articolo 659 del Codice Penale condanna «chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309».
In ambito penale si può presentare una querela per far cessare o diminuire le immissioni, accompagnata da una relazione di un tecnico sull'intensità e sul tipo di immissioni.
In sintesi, è bene evitare inutili litigi per ogni singolo problema. Bisogna agire soltanto quando l'immissione del vicino è intollerabile e pericolosa per la salute.
Se invece si tratta di immissioni sopportabili, serve il buonsenso affinché si possa trovare un giusto compromesso per una tranquilla convivenza.
In caso contrario, i problemi con vicini possono essere risolti scegliendo il procedimento più consono e consigliato dal proprio avvocato.
Prima di iniziare qualsiasi procedimento, è consigliabile inviare una diffida al vicino e agli enti interessati tramite il proprio legale.
Se non arriva a una soluzione, si può avviare una causa nei confronti del vicino che provoca immissioni moleste.
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