La legge italiana prevede una serie di diritti ed agevolazioni per le donne sfortunatamente colpite da tumore al seno. In particolare, l'ordinamento prevede agevolazioni atte a far fronte ad un'esistenza dignitosa ed alla garanzia di poter continuare a svolgere la maggior parte delle attività svolte prima della malattia. Per ottenere queste agevolazioni bisogna innanzitutto essere riconosciuti invalidi attraverso le tabelle ministeriali di valutazione che suddividono i malati in tre categorie di invalidi:
· neoplasie a prognosi positiva con poca compromissione funzionale: 11%;
· neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale: 70%;
· neoplasie a prognosi negativa o sfavorevole nonostante gli o l'intervento chirurgico: 100%.
Come fare domanda per l'invalidità
La domanda di invalidità civile deve essere presentata presso l'Ufficio invalidi Civili dell'Asl di residenza che provvederà ad una visita del malato al fine di inserirlo nelle tabelle di cui sopra. Indicare, in domanda, che si vuole usufruire dei benefici previsti dalla legge sull'handicap.
Diritti e benefici
Vediamo, dunque, quali sono i diritti ed i benefici previsti per legge.
· Indennità di accompagnamento: si tratta di un trattamento economico a sostegno del malato per coloro che non sono autosufficienti nello svolgimento delle attività quotidiane;
· Esenzione totale per il pagamento del ticket per visite, farmaci ed esami collegati alla cura del tumore;
· Rimborso forfettario per interventi chirurgici extra regionali: le spese di soggiorno, sotto precisa domanda, verranno rimborsate forfettariamente. Stessa cosa vale per l'assistenza sanitaria all'estero.
· Protesi: il Servizio Sanitario Nazionale, sotto richiesta, fornirà gratuitamente la protesi mammaria esterna;
· Collocamento obbligatorio per persone disabili per tutte le donne malate che, alla scoperta del tumore, si trovino disoccupate;
· Possibilità di richiesta di trasferimento per le donne che, invece, hanno un lavoro alla scoperta della malattia. Nello specifico, la lavoratrice può chiedere di essere trasferita nella sede di lavoro più vicina ed anche di lavorare da casa (telelavoro) previo accordo scritto con il datore di lavoro;
· Impossibilità di licenziamento fino allo scadere del periodo di comporto oltre il quale il datore di lavoro puà licenziare la lavoratrice per giusta causa;
· Indennità di malattia per le donne che devono assentarsi per molto tempo dal luogo di lavoro;
· Assistenza domiciliare chiedendo all'Adi, servizio erogato dall'Asl;
· Rimborso totale o parziale per il trasporto dal domicilio al luogo dove effettuare le terapie;
· Contrassegno da esporre per poter circolare liberamente (in auto) e sostare liberamente e gratuitamente anche nei parcheggi a pagamento;
· Possibilità di esonero dall'uso delle cinture di sicurezza.
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