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Vincolo cinque affari: il Governo approva l'abolizione

Svolta, in campo forense, nell'ambito dell'accertamento dell'attività degli avvocati con l'abolizione del vincolo cinque affari all'anno.

Ha ottenuto il parere favorevole da parte della Commissioni alla Camera e al Senato lo schema di decreto ministeriale che elimina l'obbligo dei cinque affari all'anno per gli avvocati. Il parere favorevole è arrivato lo scorso 21 luglio 2021 dal Senato ed il 4 agosto dalla Camera dopo la richiesta presentata dalla Commissione Europea. Ma che cos'è il vincolo cinque affari?

Vincolo cinque affari: di cosa si tratta?

Prima di spiegare in cosa consiste il nuovo schema di decreto, è necessario spiegare che cos'è il vincolo cinque affari e come viene regolamentato. Il vincolo cinque affari è stato inserito all'interno del decreto ministeriale sulla giustizia n. 47 del 2016 sul "Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio per l'accertamento dell'esercizio della professione". In sostanza, regolamenta l'attività forense degli avvocati, che per poter rimanere iscritti all'Albo devono dimostrare di avere determinati requisiti:

  • ​Essere titolari di partita Iva;
  • Avere a disposizione un locale od un numero di telefono per lo svolgimento dell'attività;
  • Essersi occupato di almeno cinque affari in un anno;
  • Essere in possesso di una casella Pec;
  • Essere in regola con i corsi di formazione;
  • Essere in possesso di una polizza assicurativa per la professione.

Il controllo viene effettuato ogni tre anni passati i cinque anni di iscrizione all'albo. La mancanza dei requisiti prevede la cancellazione dall'albo, ma questa non avviene prima di aver chiesto all'avvocato interessato di presentare eventuali osservazioni entro un periodo di trenta giorni. 

Il decreto del 2016 recita che se un avvocato non è riuscito a occuparsi di almeno 5 affari in un anno, deve aspettare almeno 12 mesi prima di iscriversi nuovamente. 

​La richiesta della Commissione Europea

Il Governo ha cominciato a discutere su una modifica del decreto dopo una procedura di infrazione comunitaria avviata dalla Commissione Europea, che ha accusato l'Italia di aver violato l’articolo 59, paragrafo 3, della Direttiva 2005/36/CE e l’art. 49 TFUE, nonché l’art. 15, paragrafo. 3 della Direttiva 2006/123/CE. 

Lo scorso 11 dicembre 2020, la richiesta di abolire il vincolo dei cinque affari ha ricevuto un parere negativo dal parte del Consiglio nazionale forense (Cnf), mentre il Consiglio di Stato, lo scorso 11 maggio aveva espresso parere favorevole a riguardo.

L'approvazione dello schema del decreto che abolisce il vincolo cinque affari è quindi arrivata al Governo e ricevuto parere favorevole da parte della Commissioni alla Camera e al Senato .

​I nuovi obblighi

 Il nuovo decreto per il controllo dell'attività forense elimina il vincolo cinque affari ma mantiene inalterati gli altri. Per poter continuare a rimanere iscritti all'albo, gli avvocati dovranno:

  • ​​Essere titolari di partita Iva;
  • Avere a disposizione un locale od un numero di telefono per lo svolgimento dell'attività;
  • Essere in possesso di una casella Pec;
  • Essere in regola con i corsi di formazione;
  • Essere in possesso di una polizza assicurativa per lo svolgimento della professione.


VINCOLO CINQUE AFFARI ALBO AVVOCATI
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