Il cyberbullismo o bullismo informatico viene tutelato da una legge specifica. Vediamo cosa prevede.
Il bullismo informatico, da oggi, avrà la vita più dura grazie alla legge da poco approvata che introduce, per la prima volta in Italia, norme per la tutela delle vittime di cyberbullismo – appunto – e che comprende e coinvolge le scuole. Genitori e minorenni, dunque, avranno maggiori norme e più strumenti per la propria tutela. La legge recentemente approvata è stata modificata in modo radicale rispetto alla prima versione del 2014. Il Parlamento ha – tra le altre cose – rinunciato alla modifica delle norme su bullismo in generale ed alle modifiche al codice penale che aggravava le pene per chi commetteva atti di stalking attraverso il cyberbullismo.
Ma come viene definito il cyberbullismo? In presenza di queste condotte si può parlare di bullismo informatico:
· condotte di diffamazione, molestia, ricatto, aggressione, pressione,manipolazione o acquisizione illecita di dati personali sensibili, furto d'identità;
· condotte come descritte precedentemente commesse nei confronti di minorenni;
· condotte come sopra descritte commesse attraverso l'uso del web ed in particolare siti web e social media.
I cittadini minori di almeno 14 anni vittime di bullismo informatico o i loro genitori o altri adulti che hanno responsabilità sul minore possono presentare una richiesta di oscuramento immediato al sito o social con rimozione e/o blocco immediato di tutti i contenuti ritenuti offensivi.
Il sito o social ha tempo 24 ore per comunicare la presa in carico della richiesta e 48 ore per ottemperare. Diversamente o in caso di impossibilità di reperire i dati dei gestori del sito si potrà fare ricorso all'Autorità Garante per la protezione dei dati personali che, entro 48 ore prenderà i relativi provvedimenti.
Nel caso di cyberbullismo riconosciuto da un istituto scolastico, il direttore dovrà convocare il responsabile ed ammonirlo in modo disciplinare.
Nel caso in cui il responsabile sia un minorenne di almeno 14 anni ed abbia agito contro un altro minorenne si potrà:
· presentare querela ed iniziare un procedimento penale;
· chiedere al Questore di ammonire il responsabile. Il questore convocherà il minorenne insieme ad un genitore e lo ammonirà verbalmente ed in modo scritto.
All'interno della legge, infine, sono presenti diversi progetti atti alla prevenzione ed
all'informazione in merito al cyberbullismo per impedirne e stroncarne sul nascere la violenza psicologica. E' richiesta, dunque, una maggior collaborazione fra famiglia, scuola, servizi territoriali e forze dell'ordine.
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