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Risarcimento danni: quando chiederlo?

Il risarcimento danni avviene quando a causa di un comportamento illecito altrui, un soggetto riporta delle lesioni o disagi quantificabili, e decide di procedere per ottenere una compensazione economica.

Nella nostra quotidianità può succedere molto frequentemente di subire danni a causa di altri. Può succedere che un tuo amico giochi con troppa energia una partita a calcetto, e con lo scopo di vincere a tutti i costi, ti faccia male involontariamente. Oppure che rompa accidentalmente lo schermo del tuo nuovo smartphone. 

Indubbiamente nei casi sopra elencati sussistono dei danni, ma non è possibile chiedere un risarcimento, in quanto non ci sono stati comportamenti illeciti, almeno secondo la legge.

Per potere chiedere un risarcimento danni devi provare che il colpevole abbia violato una normativa, e abbia agito in maniera illegale

Di seguito cercheremo di capire quali sono i presupposti che ti permettono di avere un compenso economico per avere subito delle lesioni da soggetti terzi. 

Risarcimento danni: i requisiti

Di recente hai subito un danno, ma non sei del tutto sicuro di avere diritto a un risarcimento, e non sai quindi come procedere? Allora proveremo assieme a chiarire la situazione, partendo proprio dal concetto di danno.

Innanzitutto il danno dal punto di vista giuridico è un concetto oggettivo, che è possibile misurare e quantificare in modo preciso. Ma non solo, è necessario che sia stato leso un tuo diritto, attraverso il comportamento illecito di un’altra persona.

Ma attenzione, il danno che hai avuto deve derivare esclusivamente da un atto illecito compiuto da altri, non da particolari condizioni ambientali o altre cause.

Ad esempio se cadi mentre stai camminando sul marciapiede a casa di una buca, devi dimostrare che non era ben visibile, che nessuno ti ha spinto, che non eri distratto dal tuo cellulare ecc.

Quindi per potere procedere alla richiesta di risarcimento danni, devi avere la possibilità di dimostrare:

  • di avere subito il danno
  • che è stato causato da un comportamento illecito altrui (persona fisica o società)
  • che il danno dipende esclusivamente da tale comportamento e non da altre cause
  • entità del danno

Risarcimento danni: tipologie di danno

Ora, hai capito di avere effettivamente subito un danno, e hai l’intenzione di procedere, prova quindi a capire  in quale categoria rientra il tuo caso, tra quelle seguenti:

Il danno economico 

Può essere definito anche patrimoniale e riguarda i tuoi soldi, redditi o possedimenti.

Potresti avere avuto delle spese impreviste proprio a causa del danno che ti è stato procurato da altri, o magari non hai avuto dei guadagni. Queste due categorie prendono il nome di:

  • danno emergente, in presenza di spese aggiuntive
  • lucro cessante, in mancanza di guadagni previsti

Se, ad esempio, a causa di incidente d’auto hai un braccio ingessato per oltre un mese, e non hai la possibilità di svolgere adeguatamente il tuo lavoro da professionista, puoi dimostrare di avere avuto dei danni economici, che comprendono:

  • i soldi necessari per riparare l’auto
  • il costo delle spese mediche
  • il mancato guadagno lavorativo 

Il danno biologico

Si riferisce alle conseguenze negative per la tua salute, derivanti dal fatto illecito subito, non importa se doloso o colposo. Se hai avuto quindi delle ripercussioni fisiche o pischiche, hai subito un danno biologico.

Ad esempio la perdita di un arto o della capacità di camminare.

In questo caso l’entità del danno viene calcolata attraverso alcune specifiche tabelle fornite dal Tribunale di MIlano e di Roma.

Il danno morale

E’ la sofferenza psicologica e ed emotiva che deriva dall’avere subito un reato. Si deve trattare di un “patema d’animo” derivante esclusivamente dal fatto illecito che è avvenuto. Quindi tali sentimento non dovevano essere presenti prima di tale avvenimento.

Il danno esistenziale

Avviene quando c’è uno sconvolgimento nella vita quotidiana, come cicatrici sul corpo.

Ad esempio In seguito a un fatto illecito che ha provocato delle ustioni al volto, infatti, un individuo potrebbe non sentirsi più a suo agio nella società, e potrebbe modificare sensibilmente il suo modo di vivere e quindi anche la sua personalità. Il suo modo di relazionarsi con gli altri, infatti, subirebbe dei grossi mutamenti, e farebbe scelte di vita diverse rispetto a prima.

E’ importante sottolineare che il valore intrinseco di un danno non cambia in base alla regione geografica, al tenore di vita o al valore della moneta. Come già evidenziato, si tratta di un principio oggettivo, che non cambia in base ai luoghi. Ma in alcuni casi si può trasformare nel tempo, a causa dell’inflazione

Risarcimento danni: come si chiede

Dopo avere chiarito i tuoi dubbi sul concetto di danno e sulle sue tipologie, ora ti chiedi come si può fare una richiesta di risarcimento, per ottenere ciò che ti spetta di diritto.

In genere è sempre consigliato inviare una diffida per provare a trovare una soluzione “pacifica” alla faccenda. Magari il colpevole accetta di pagare i danni che hai avuto a causa sua, per evitare di essere coinvolto in un lungo processo. Potresti anche valutare di trattare assieme a lui e ricevere solo una parte delle cifra.

In ogni caso, nella lettera di diffida devi descrivere in modo dettagliato il danno che hai subito, e le colpe che attribuisci a chi ha compiuto un atto illecito. Devi cercare di quantificare il danno, altrimenti risulta difficile trattare la cifra per il risarcimento. Ovviamente non puoi fare richieste esagerate, solo per potere trattare a tuo vantaggio. Devi utilizzare criteri concreti e oggettivi

Conviene andare in giudizio?

Se non riuscite a trovare un accordo, puoi citare in giudizio il responsabile. In questo caso tu potrai indicare inizialmente la cifra per i danni subiti, ma sarà  il giudice a valutare i fatti e a quantificare il reale valore economico della lesione che hai avuto.

Prima di procedere in giudizio devi valutare attentamente se ti conviene. Se il danno che hai subito è davvero grave e il risarcimento che ti spetta elevato ha senso l’azione legale, anche perchè avrai molte chance di vittoria.

Ma se il danno è di minore entità, rischi di perdere molti più soldi per le spese giudiziarie, e sprecare molto tempo in un processo lungo, che potrebbe per assurdo provocarti più danni.

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