Il 18 dicembre 2018 è stata approvata la legge anticorruzione, che prevede misure più severe in materia di prevenzione e repressione dei reati contro la PA, e relative alla trasparenza dei partiti politici
La parola corruzione deriva dal latino “rumpere”, che significa rompere, risulta quindi evidente che attraverso questo termine viene indicato qualcosa che viene rotto, che potrebbe essere l’integrità richiesta da un ruolo, un patto di fiducia, un contratto, le regole morali o le leggi amministrative.
Essa avviene quando un soggetto abusa della propria posizione per ottenere dei vantaggi, cioè quasi sempre dei guadagni privati. Si tratta di un fenomeno molto diffuso soprattutto in ambito pubblico, ma bisogna sottolineare che non tutti gli abusi sono degli atti di corruzione.
Se, ad esempio, un pubblico impiegato si appropria di una somma di denaro illegalmente si parla semplicemente di furto.
Si deve fare una distinzione, inoltre, tra corruzione ed estorsione, dove nel primo caso entrambi le parti coinvolte hanno un beneficio, mentre nella seconda ipotesi un soggetto ottiene dei beni o dei servizi attraverso la coercizione.
In ogni caso il Governo M5S e Lega ha recentemente approvato un nuovo decreto legislativo, definito “spazza corrotti”, introducendo nuove misure per contrastare il fenomeno.
Con 304 voti favorevoli, 106 contrari e 19 astenuti è stata approvata la nuova legge anticorruzione il 18 dicembre 2018.
Il decreto ha l’obiettivo di imporre nuove “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.
Nel provvedimento sono presenti diverse misure per prevenire la corruzione, come ad esempio l’impiego di un agente sotto copertura con il compito di provocare i soggetti per verificarne la condotta. Ma anche iniziative per punizioni più severe, come nel caso della Daspo anticorrotti, cioè l’impossibilità di contrattare a vita con la Pubblica Amministrazione per i colpevoli.
Inoltre sono state inserite nuove regole per una gestione più trasparente dei finanziamenti ai partiti.
Possiamo quindi dire che la legge anticorruzione si divide in due macro sezioni:
La nuova “legge spazza corrotti” prevede:
Abbiamo detto che la legge anticorruzione contiene anche specifiche indicazioni per rendere i partiti politici più trasparenti, in particolare le novità sono:
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