L’evasione fiscale è un illecito punibile con sanzioni amministrative o penali,in base alla gravità dell’atto commesso. Con il decreto dignità 2018 sono state introdotte delle misure per regolarizzare le cartelle degli anni passati.
Nel nostro Paese si discute molto di evasione fiscale, è considerato uno dei problemi principali che affligge l’economia italiana, ma di cosa si tratta nel concreto? Proviamo a delineare un quadro generale per capire quali sono le conseguenze previste e in quali casi il mancato pagamento delle tasse può essere considerato un reato penale.
In alcuni casi un soggetto diventa un evasore perché non è in grado di pagare, vediamo come affronta la questione lo Stato italiano.
Si effettua una evasione del fisco quando non si pagano le imposte come stabilito dalle normative italiane.
Comunemente pensiamo che la conseguenza immediata all’evasione sia un illecito penale, ma non è così. Esiste infatti la possibilità che una persona non possa effettuare il versamento obbligatorio, ma deve dimostrare l’impossibilità a procurarsi i soldi,
In ogni caso il reato scatta solamente se vengono superate determinate soglie, quindi per le micro imprese, per gran parte dei professionisti e piccoli contribuenti le sanzioni previste sono quasi sempre amministrative, cioè economiche.
Il procedimento penale e una macchia sulla fedina, avvengono solo di fronte ai fatti più gravi di grande portata, negli altri casi bisogna pagare le cartelle esattoriali e può esserci il pignoramento dei beni.
Bisogna specificare, inoltre, che possono cadere in ambito penale violazioni in merito al versamento di imposte dirette come l’Irpef e l’Iva, ma non relative a imposte indirette e Irap.
Risulta evidente che ci sono svariati comportamenti che possono essere etichettati come evasione fiscale, ognuno con presupposti e conseguenze diverse.
Le violazioni che prevedono una sanzione amministrativa sono:
Il ritardo o il mancato versamento di imposte quali acconti, conguagli o saldi che risultano dalla dichiarazione dei redditi, può essere punito con le seguenti sanzioni:
Nella dichiarazione dei redditi si possono commettere delle irregolarità in modo consapevole o meno, ma sono punite con delle sanzioni amministrative, in particolare:
Se la contabilità non viene tenuta in modo corretto si deve pagare una multa che può variare tra 1032 euro e 7746 euro. Se le irregolarità riguardano l’evasione di tributi diretti e dell’Iva che in totale superano i 51.645,69 euro, la sanzione viene raddoppiata.
Se viene omessa la richiesta di registrazione, la multa è:
Se non viene fatto il pagamento totalmente o in parte, la multa può essere dal 100% al 500% dell’imposta.
L’utilizzo della compensazione in modo scorretto è punita con sanzioni del seguente tipo:
La legge stabilisce quando un comportamento di evasione fiscale è talmente grave da prevedere come punizione una sanzione penale, e in particolare determina la cosiddetta “soglia di punibilità”, cioè il limite sopra il quale si può parlare di un vero e proprio reato.
Rientrano in questa categoria:
Se un soggetto modifica o falsifica le cifre inerenti alla propria dichiarazione dei redditi, ad esempio con elementi passivi finti, per avere delle soglie più basse per pagare le tasse:
La pena prevista è la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni
Se il contribuente omette volontariamente alcuni redditi nella dichiarazione, scatta il reato penale quando:
E’ prevista una pena che può variare da uno a tre anni di carcere.
Si tratta di un reato penale, punibile fino a 3 anni di carcere quando:
In questo caso viene punito il comportamento stesso, senza considerare le soglie di punibilità, in quanto vengono considerati molto gravi:
Per chi supera di poco i limiti indicati nelle soglie di punibilità si può ricorrere al meccanismo del codice penale definito: particolare tenuità del fatto.
In altre parole è come se il fatto non venisse considerato grave, se l’evasione è vicina alla cifra per la quale è prevista solo una sanzione amministrativa.
In questi casi avviene l’archiviazione del procedimento penale, ma rimane una macchia sulla fedina e l’applicazione della multa da pagare.
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