Acquistare un’auto usata è un’operazione che richiede attenzione, soprattutto quando si tratta di valutare lo stato reale del veicolo. Anche se l’aspetto esteriore è impeccabile e la prova su strada non rileva anomalie evidenti, può capitare che, dopo l’acquisto, emergano problemi non visibili inizialmente.
Questi difetti, non rilevabili con un esame normale e spesso scoperti solo dopo alcune settimane o mesi, sono noti come vizi occulti.
La legge tutela l’acquirente in questi casi, ma i rimedi variano a seconda che il venditore sia un privato o un professionista. Per ottenere un rimborso o una riduzione del prezzo, è fondamentale agire con tempestività e consapevolezza dei propri diritti.
Il vizio occulto è un difetto preesistente alla vendita, che non era visibile o rilevabile durante la normale ispezione del veicolo. Non si tratta quindi di guasti causati dall’uso successivo o da una manutenzione scorretta da parte dell’acquirente, ma di problematiche già presenti al momento della consegna. I casi più comuni includono:
In alcuni casi, questi difetti vengono volutamente nascosti con tecniche di maquillage meccanico o elettronico, rendendo difficile una diagnosi immediata.
La giurisprudenza considera occulto un vizio che non era percepibile nemmeno con l’uso della normale diligenza. Se invece il difetto era facilmente individuabile o è stato ignorato per negligenza dall’acquirente, si parla di vizio apparente, e in quel caso non si ha diritto ad alcun rimedio.
Le norme che regolano la compravendita di beni viziati si trovano nel Codice Civile (articoli 1490-1495) e, in caso di vendita tra professionista e consumatore, nel Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005). Nel caso di vendita tra privati, la garanzia per vizi si applica solo se:
È importante sapere che, anche se il contratto contiene la formula "visto e piaciuto", questa non libera il venditore dalla responsabilità per vizi occulti, specialmente se si dimostra che li conosceva e li ha taciuti con dolo. Il dolo annulla qualsiasi clausola limitativa della responsabilità.
Diversa è la situazione quando l’acquirente è un consumatore e il venditore un professionista, come un concessionario. In questo caso si applica la garanzia legale di conformità, che dura 24 mesi dalla consegna (riducibili a 12 per beni usati, solo se concordato espressamente). Il difetto deve essere denunciato entro 2 mesi dalla scoperta. Se il problema si manifesta nei primi 6 mesi, si presume che fosse già presente al momento della consegna, salvo prova contraria del venditore.
Chi scopre un vizio occulto su un’auto usata ha a disposizione diversi strumenti legali per tutelarsi. I principali rimedi sono:
Va sottolineato che, affinché questi rimedi siano riconosciuti in giudizio, l’onere della prova è a carico dell’acquirente. È quindi fondamentale conservare tutta la documentazione: contratto di vendita, eventuali dichiarazioni scritte del venditore, perizia tecnica, fatture per riparazioni, e-mail o messaggi che dimostrano il comportamento del venditore.
Scoprire un vizio occulto non basta: serve agire in modo corretto e nei tempi previsti dalla legge. Il primo passo è far verificare il difetto da un tecnico qualificato, che possa confermare che il problema esisteva già al momento della vendita. Una perizia scritta è particolarmente utile, soprattutto se si prevede un contenzioso.
Entro 8 giorni dalla scoperta del difetto, è necessario denunciare il vizio al venditore. La forma consigliata è la comunicazione scritta, tramite raccomandata A/R o posta elettronica certificata (PEC), nella quale si descrive il problema riscontrato e si espone la propria richiesta: riduzione del prezzo, risoluzione del contratto o risarcimento.
Se il venditore è collaborativo, si può trovare un accordo bonario. Spesso accetta di farsi carico delle riparazioni o di rimborsare una parte della somma. In caso contrario, si può procedere per vie legali, rivolgendosi a un avvocato specializzato in diritto civile e contrattualistica.
Se il valore della causa è inferiore a 5.000 euro, la competenza sarà del Giudice di Pace, mentre per importi superiori si va davanti al Tribunale Ordinario. In entrambi i casi, la causa può concludersi con una sentenza che condanna il venditore al rimborso o alla risoluzione del contratto.
Molti venditori, soprattutto privati, inseriscono nel contratto la formula “visto e piaciuto”, con l’intento di escludere qualsiasi contestazione futura. Tuttavia, questa clausola non ha efficacia assoluta, infatti, non può esonerare il venditore dalla responsabilità per vizi taciuti dolosamente. Se riesci a dimostrare che il venditore conosceva il difetto e lo ha nascosto, potrai far valere comunque i tuoi diritti, anche in presenza di tale clausola.
Inoltre, nei contratti con un professionista, qualsiasi limitazione della garanzia è illegittima, salvo che sia prevista espressamente e sia conforme alle norme del Codice del Consumo.
Anche se la legge ti tutela, è sempre meglio evitare di trovarsi in questa situazione. Quando valuti l’acquisto di un’auto usata:
Scoprire un vizio nascosto dopo l’acquisto di un’auto usata può essere frustrante e costoso. Tuttavia, se agisci con tempestività, raccogli le prove necessarie e fai valere i tuoi diritti, hai buone possibilità di ottenere un rimborso o una soluzione soddisfacente.
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