Il passaggio di proprietà, detto anche trapasso, è la procedura per la trascrizione della titolarità di un veicolo.
Come detto, dunque, con il passaggio di proprietà, si trascrive, presso i pubblici registri, la titolarità di un veicolo trasferendo quest'ultima da un soggetto ad un altro. Vediamo, nello specifico, come si fa e quali sono i documenti necessari per eseguire il trapasso o passaggio di proprietà. Vediamo anche come fare questa procedura direttamente in Comune risparmiando denaro.
Nel momento in cui si acquista un'auto usata bisogna fare il passaggio di proprietà. Vediamo quali sono i documenti necessari per la procedura e dove farla.
Per effettuare il trapasso ci sono due modi: fare tutto da soli oppure affidarsi ad un'agenzia che, al costo effettivo della pratica, applicherà la sua tariffa.
Partiamo, però, dai documenti di cui bisogna essere in possesso per effettuare la pratica:
Dal momento che si è in possesso del Certificato di Proprietà o CdP la pratica risulta molto semplice. L'atto di vendita, in questo caso specifico, può essere costituito da una dichiarazione unilaterale di vendita avente e recante la firma autenticata del venditore. Questa dichiarazione può essere scritta direttamente sul retro del CdP. Per questa operazione è necessario avere una marca da bollo da 16€ ed un documento d'identità.
L'autenticazione della firma può avvenire tramite l'apposizione in Comune o presso uno STA (uffici ACI o PRA, uffici provinciali della ex MCTC e studi di consulenza che siano abilitati a tale formalità). Presso il PRA, inoltre, sarà obbligatorio effettuare la trascrizione dell'atto. L'autentica della firma può essere fatta anche tramite un Notaio con costi che variano da professionista a professionista.
In alternativa a questa procedura, può avvenire un atto di vendita in bollo redatto in forma bilaterale con la firma autenticata di entrambe le parti oggetto del passaggio. Se il documento è redatto in lingua straniera, inoltre, deve essere tradotto in lingua italiana - a meno che non esistano accordi internazionali -, certificata conforme al testo straniero da una rappresentanza consolare o diplomatica o da un traduttore ufficiale.
Se invece non si è in possesso del Certificato di Proprietà, non ci si può rivolgere che all'ACI o PRA per la registrazione del passaggio ed alla Motorizzazione Civile per l'aggiornamento della relativa carta di circolazione.
Per il passaggio di veicoli cointestati è necessaria la presenza di tutti i proprietari al fine di perfezionare il trasferimento del mezzo. Diverso, invece, il caso in cui un veicolo sia intestato ad un defunto: la prima pratica servirà per far passare l'auto in mano agli eredi e la seconda dagli eredi all'acquirente finale.
Dalla data di autentica delle firma del venditore sull'atto, si hanno 60 giorni di tempo per registrare la pratica all'ufficio provinciale dell'ACI e richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione Civile.
Il costo varia da provincia a provincia e varia a seconda della potenza in kilowatt del veicolo acquistato. I costi fissi, per riassumere e dare un'idea generale, sono di circa 84 euro oltre all'Imposta Provinciale di Trascrizione che varia in base ai Kw/cavalli del veicolo ed alla provincia di residenza dell'acquirente. Esistono anche alcuni veicoli che sono esenti dall'Imposta Povinciale di Trascrizione come ad esempio i motocicli, le minivolture e per alcune particolari categorie di disabili così come previsto per legge dall'art. 8, Legge 449/97 ed articolo 30 della Legge 388/00. Sono esenti anche associazioni di volontariato (art. 8 L. 266/91), veicoli storici e veicoli speciali (art. 63 della Legge 342/00 e art. 56, comma 8, D.Lgs 446/97).
A questi costi vanno aggiunti i costi dell'eventuale agenzia. Per determinare il costo di un passaggio di proprietà, dunque, vanno conteggiati alcuni fattori fissi ed altri variabili. Tutti le informazioni necessarie per capire i costi di un trapasso sono comunque disponibili presso gli uffici ACI.
Dal 5 ottobre del 2015 è disponibile, in molti casi, il Certificato di Proprietà digitale. L'introduzione di questo documento digitale ha l'intento di semplificare il più possibile il passaggio di vetture sia nuove che usate evitando, dunque, costi aggiuntivi.
Uno dei risparmi che si può avere grazie al CDPD, per esempio, è il recupero di un Certificato di Proprietà smarrito: prima si sarebbe dovuto procedere alla richiesta di un duplicato, ora è possibile reperirlo online.
Altra semplificazione è la sicurezza maggiore che il CDPD dàal proprietario: il Certificato di Proprietà digitale, infatti, non può essere contraffatto, alterato o falsificato.
Prima di procedere all'acquisto di un'auto usata, è opportuno controllare gli archivi del PRA attraverso il numero di targa del veicolo che si vuole acquistare. Questo permette di verificare che la vettura sia priva di ipoteche, fermi amministrativi o altri vincoli che non consentirebbero la libera circolazione del veicolo stesso.
La richiesta di accesso agli archivi del PRA ha dei costi differenti a seconda del canale che viene scelto per la sua consultazione. Infatti, consultando direttamente (ovvero presentando la domanda di visura) dagli uffici provinciali dell'ACI, il costo è di 6€. Esiste anche un portale internet messo a disposizione dell'ACI: Visurenet, sul quale però il costo, seppur di poco, aumenta a 8,83€.
E' ovvio, però, come questa spesa sia non solo necessaria ma fondamentale per non rischiare di acquistare un veicolo che poi non potrebbe essere utilizzato o che rischiamo, addirittura, che venga pignorato a causa di debiti del venditore; debiti dei quali non siamo stati informati così come della loro ripercussione amministrativa sul mezzo oggetto del passaggio di proprietà.
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