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Avviso di garanzia: cos’è e cosa fare quando si riceve?

L’avviso di garanzia serve a informare un indagato in merito al compimento di un interrogatorio, confronto o ispezione. Ma cosa si deve fare esattamente dopo avere ricevuto tale comunicazione? Di seguito forniamo alcune informazioni in merito.

Hai ricevuto un avviso di garanzia e non sai cosa fare? Nelle prossime righe ti spiegheremo di cosa di tratta e come ti devi comportare.

Avviso di garanzia: cos’è?

L’avviso di garanzia è un atto disposto da un Pubblico Ministero che viene notificato all’indagato o alla persona danneggiata in seguito a un reato, durante le indagini investigative. In sostanza si tratta di un documento che viene inviato gli interessati quanto la procura intende avviare una indagine che richiede la presenza di un avvocato della parte.

Nel documento, infatti, è contenuto un invito a nominare un legale di fiducia, che dovrà essere presente obbligatoriamente all’interrogatorio, confronto o ispezione ordinata.

L’art. 369 del Codice Penale, afferma che:

Solo quando deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere, il pubblico ministero invia per posta, in piego chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno, alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa una informazione di garanzia con indicazione delle norme di legge che si assumono violate della data e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia.

Quindi, se hai ricevuto un avviso di garanzia, devi nominare un legale di fiducia, puoi anche scegliere un avvocato penalista in avvocato360, selezionando la tua città e valutando i vari profili dei professionisti.

Ad ogni modo, le procedure che richiedono la presenza di un legale possono essere:

  • Interrogatorio;
  • Ispezione;
  • Confronto;
  • Accertamento tecnico irripetibile;
  • Perquisizione;
  • Sequestro;
  • Prelievo coattivo di campioni biologici.

L’avviso di garanzia viene inviato proprio per “garantire” il diritto all’assistenza legale, la notifica di tale atto rappresenta una condizione necessaria per continuare il procedimento e per evitare che venga dichiarato nullo.

Il fondamento di tale istituto è presente nell’art. 111 della costituzione, che afferma:

Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa, Non è richiesta alcuna notifica di avviso di garanzia nei cosiddetti atti ‘a sorpresa’, quali: perquisizione, sequestro ed ispezione

Il contenuto

Come abbiamo descritto nei paragrafi precedente è necessario che l’atto venga notificato, per potere procedere. Ma non solo, è necessario che lo stesso contenga le seguenti informazioni essenziali:

  •  Le norme che si assumono violate
  • Data e luogo del fatto
  • Invito a nominare un avvocato difensore.

Va precisato, comunque, che per alcuni atti a sorpresa come perquisizioni e ispezioni non è previsto alcun avviso, che andrebbe a compromettere le finalità di tali azioni.
Ad ogni modo, per gli altri atti, per i quali è prevista la presenza di un legale, l’omissione dell’avviso di garanzia comporta la nullità del procedimento, in quanto non viene garantito il diritto ad essere assistiti e difesi.

Non si parla di nullità, invece, quanto sono stati notificati altri atti, definiti equipollenti, ovvero che pongono l’indagato a conoscenza del procedimento penale che lo riguarda.

Cosa deve fare chi riceve un avviso di garanzia?

Come espressamente indicato nel documento, la prima cosa che deve fare chi riceve un avviso di garanzia è nominare un avvocato difensore.

Si tratta, infatti, del primo strumento che consente di esercitare il diritto di difesa ad entrambe le parti coinvolte. La garanzia viene posta per le attività investigative considerate più “invasive”, per le quali è necessaria l’assistenza di un legale.

È un momento molto importante, in quanto è possibile organizzare la propria difesa, anche svolgendo delle indagini difensive.

Non ci sono, comunque, particolari conseguenze per il soggetto coinvolto. Non ci sono mutamenti della situazione, ma semplicemente si comunica di nominare un difensore per mettere in atto una strategia difensiva.

L’unico obbligo è quello di eleggere un domicilio per le future comunicazioni e di farsi assistere da un avvocato. Come accennato è possibile individuare il professionista più adatto anche su avvocato360, oppure la Procura provvederà a nominarne uno d’ufficio.

Differenze con l’avviso conclusione indagini

L’avviso di conclusione indagini è un documento che deve essere inviato alla persona sospettata di un crimine, quando le indagini sono appunto terminate. In sostanza si comunica che il PM ha terminato il suo lavoro, e chiederà al giudice il rinvio a giudizio.

In tal caso, quindi, l’atto informa il soggetto che sta per essere processato per i fatti indicati, ovvero che sta per diventare un imputato.

Anche in questo caso vengono comunicati all’interessato alcuni importanti diritti:

  • Possibilità di prendere visione degli atti d’indagine;
  • Presentare memorie, e documentazioni, entro 20 giorni;
  • Presentarsi per rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere interrogato.

Nei casi in cui non sia stato necessario effettuare un atto investigativo che richieda la presenza di un legale, l’avviso di conclusione delle indagini è il primo documento con il quale si informa il soggetto in merito alle indagini svolte sul proprio conto.

In tal caso viene notificata anche l’informazione di garanzia, ovvero il diritto e l’obbligo di nominare un avvocato di fiducia.

Fonti normative

  • Art. 369 del Codice Penale
  • Art. 111 della costituzione
AVVISO DI GARANZIA
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