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Come funziona il bonus psicologo 2022

Grazie alle numerose richieste supportate anche da una raccolta firme, con l’inizio del nuovo anno è arrivato finalmente il bonus psicologo 2022. Scopriamo che cos’è, quali sono le sue caratteristiche e come sarà possibile richiederlo.

Arrivati al secondo anno di pandemia, in moltissimi hanno dovuto fare i conti con le conseguenze che la covid19 si è portata dietro. In tanti infatti lamentano sempre più spesso disturbi di natura psicologica, con un drastico calo di qualità della propria vita.
A pagarne il prezzo più alto in particolar modo sono i soggetti più giovani, alle prese con un continuo distanziamento che li porta ad essere lontani dai banchi di scuola e da tutte quelle occasioni di ritrovo sociale che fino a prima dell’arrivo del covid19 erano all’ordine del giorno.
Per far fronte alla richiesta sempre maggiore di supporto, il governo ha deciso di approvare il bonus psicologo 2022. Con un fondo di 20 milioni di euro, la misura dovrebbe andare a potenziare le strutture sanitarie già presenti e ad incentivare i professionisti nello svolgimento di questa tipologia di professione sanitaria, oltre a far fronte alle spese dei cittadini, che in base all’Isee, potranno richiedere un rimborso per sedute di psicanalisi e terapie fino a 600 euro a persona.

I danni psicologici

Gli effetti dello stato di pandemia sulle persone si traducono spesso in termini di ansia, depressione e stress, soprattutto negli under 18 e nel personale sanitario (sottoposto spesso a pressioni gravose), ma anche negli individui con un già precario equilibrio familiare o lavorativo.
Proprio per questo il Cnop (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi) ha lanciato l’allarme, denunciando la situazione e affermando che la salute mentale costituisce la nuova emergenza sanitaria dopo il periodo del covid-19. Proprio il presidente del Cnop David Lazzari spiega come "in epoca Covid il 31% della popolazione al di sopra dei 18 anni ha una situazione di stress psicologico significativo, chiamata "fatica psicologica". Al di sotto dei 18 anni questa percentuale sale al 50%". Insomma, una problematica ormai non più trascurabile.

Come anticipato anche dal ministro Speranza, il bonus psicologo non deve essere certo visto come l’arma che risolverà del tutto il problema, ma come un primo inizio affinché si possa dare un segnale concreto.

“Ci stiamo lavorando. Già nel Milleproroghe daremo un primo segnale che va in questa direzione. Ma attenzione a pensare che col bonus risolviamo i problemi, perché c’è bisogno di più risorse per l’assistenza territoriale e psicologica con una azione sistemica. Il bonus è un segnale.”

Il bonus era stato inizialmente inserito in un primo emendamento della legge di Bilancio e nonostante fosse stato supportato da tutte le forze politiche, la proposta era stata bocciata dal governo. È proprio grazie al supporto di di Pd e M5S che il bonus psicologo è tornato nel decreto Milleproroghe (con il quale si intende un decreto-legge del Consiglio dei ministri con il fine di risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell’anno in corso), trovando finalmente spazio tra le modifiche approvate dalla Commissione Bilancio della Camera nel corso dei lavori per la conversione del decreto-legge n. 228 del 30 dicembre 2021.

I requisiti

Parlando nel concreto, il bonus psicologo 2022 è un aiuto erogato dallo stato per i cittadini che lamentino un qualsiasi tipo di disagio psicologico sia legato strettamente alle conseguenze della pandemia (lockdown, dad, perdita dell’occupazione, lutti, ecc.) sia per questioni puramente legate alla vita personale dell’individuo, indipendentemente dalla sua età.
Per poter richiederlo è necessario che l’Isee non superi il tetto massimo di 50.000 euro e che lo specialista sia iscritto all’albo degli psicoterapeuti. Il bonus psicologo verrà erogato tramite un voucher direttamente dal proprio medico di base, per un massimo di 600 euro (corrispondenti a un numero che va dalle 6 alle 10 sedute) parametrato in base alle diverse fasce Isee proprio per garantire un aiuto anche per le persone con il reddito più basso.

Come presentare la domanda

Le istruzioni per la modalità di presentazione sono attualmente oggetto di studio e saranno contenute insieme all’entità del bonus psicologo e ai requisiti di reddito in un decreto del ministero della Salute da pubblicare entro massimo 30 giorni dal varo del Milleproroghe, a seguito di intesa tra la Conferenza Stato, le regioni e le province autonome.

Le differenze fra specialisti

Come abbiamo detto, il bonus psicologo 2022 sarà applicabile per prestazioni rilasciate da tutti gli specialisti privati iscritti all'albo degli psicoterapeuti, ma quali sono le differenze tra le varie figure professionali inquadrate dalla legge?
Vediamolo qui di seguito

  • Psicologo: come previsto dal Codice Deontologico, lo psicologo lavora per migliorare le capacità degli individui di comprendere sé stessi. È dunque compito dello psicologo, analizzare la richiesta di aiuto è comprendere la strategia migliore da poter adattare, a seguito di una valutazione diagnostica. I benefici di un consulto psicologico possono includere il benessere dell’individuo, della coppia o della famiglia.
    Ricordiamo che lo psicologo non è un medico, ma un professionista della salute laureato in Psicologia e successivamente abilitato alla professione da un esame di stato che gli permette l’accesso all’Albo Professionale.
  • Psicoterapeuta: qualora ci si trovasse in presenza di una significativa sofferenza psicologica che può comprendere anche traumi legati al passato, oppure in presenza di sintomi clinici è bene affidarsi ad uno psicoterapeuta. Quest’ultimo, infatti, è indicato per il trattamento e la cura della propria psiche, tramite diversi approcci. Questa figura è dunque il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici.

La legge italiana stabilisce che possono essere abilitati all’esercizio di psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano effettuato una specifica formazione post-lauream almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR.
Il titolo di psicoterapeuta non abilita comunque alla prescrizione di farmaci, se il clinico è uno psicologo e non un medico.

Infine, quando il disturbo psichico influenza in modo negativo il funzionamento della vita relazionale, sociale o lavorativa dell’individuo, è bene farsi aiutare da un medico psichiatra. Quest’ultima figura professionale, infatti, potrà effettuare un trattamento farmacologico basato sulle esigenze dell’individuo mirato a ristabilire le condizioni necessarie per il lavoro psicoterapico.

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