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Compliance: cos'è e perché è importante per un'azienda?

La compliance è la conformità delle attività e delle attività aziendali a quelle che sono le procedure, le disposizioni di legge ed i regolamenti vigenti.

Attraverso la compliance, un'azienda attua tutta una serie di attività che hanno lo scopo di prevenire ed evitare il rischio di mancare di rispetto alle normative di settore ed alle leggi vigenti sul territorio in cui opera. 

La compliance, dunque, ha lo scopo di mettere in atto attività specifiche che permettano sempre il pieno rispetto delle leggi vigenti. In questo modo, quindi, nel caso di problemi forieri per non conformità alle leggi, attraverso la compliance verranno messe in atto tutte le attività per rendere questi meccanismi di rispetto efficaci ed adatti.

 Lo scopo della compliance, dunque, è quello di proteggere la società da rischi che possono essere di carattere legale ma anche reputazionale nei confronti di altre aziende del settore, istituzioni, Istituti di Credito, clienti e dipendenti stessi.

Compliance: è necessaria?

Partiamo con il dire che la compliance si applica soprattutto a livello internazionale e questo soprattutto a causa di vari scandali internazionali (finanziari) e fallimenti che hanno avuto ripercussioni più o meno gravi anche sull'economia mondiale: in questo senso, dunque, la compliance fornisce strumenti per rendere solidi ed efficaci molti meccanismi aziendali che fanno riferimento all'ambito del rispetto della legge.

La figura dell'esperto in compliance, dunque, che ruolo ha? Beh, il suo principale scopo è quello di studiare le strategie aziendali ovvero adottare le migliori pratiche - e quindi ricercare le migliori pratiche esistenti - del settore di riferimento. In sostanza, il suo scopo è trovare il modo, attraverso attività mirate, di rispettare e mantenere la competitivà aziendale sul mercato di riferimento ma senza violare o forzare in alcun modo quelle che sono le leggi del settore e del Paese in cui opera. Infatti, se ciò succedesse, potrebbero esserci dei danni di reputazione, d'immagine e l'azienda potrebbe avere problemi con partner o clienti.

Il fatto di adottare strategie di compliance nel rispetto delle leggi vigenti e rispettando quella che è la competitività, rende sicuramente più appetibile l'azienda stessa ed ispira fiducia a mercati e finanziatori.

​L'esperto in compliance aziendale

Spesso, l'esperto in compliance aziendale coincide con un professionista, un avvocato esperto in diritto aziendale ed a conoscenza di tutte le normative che ruotano attorno al componimento di una compliance di successo. Rivolgersi ad un professionista, dunque, è fondamentale per avere chiari tutti gli aspetti che permettono di mettere in atto le attività che servono al successo dell'obiettivo della compliance.

Le norme di settore

Sono molte le normative che dettano disposizioni alla Compiance e che normalmente vengono fatte rientrare all'interno della Compliance stessa. In generale, le norme a cui si fa riferimento per la Compliance aziendale sono la Privacy e la tutela dei dati personali ma anche norme in materia di antiriciclaggio o ancora tutela del consumatore.

Per ciò che riguarda la vita all'interno dell'azienda, invece, le norme di riferimento toccano ambiti come la qualità e la certificazione (Iso9001), la sicurezza sul posto di lavoro, la sicurezza dei sistemi informatici ed anche la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Inoltre, se ad effettuare la compliance è un'azienda che svolge attività di servizio bancario o servizi legati ai finanziamenti, ecco che le norme che entrano in gioco sono ancora diverse:

  • ​Normativa in materia di trasparenza dei servizi bancari in genere;
  • Normativa europea in materia di mercati di tutti gli strumenti finanziari (ovvero il MiFID);
  • Normativa in contrasto con l'usura;
  • Normativa europea in materia di servizi di pagamento.

E' chiaro, dunque, come la compliance per società di servizi bancari e finanziamenti abbiano a che fare con normative più specifiche che si vanno ad aggiungere a tutti i richiami di norme previsti anche per società di settori completamente diversi.

Il Modello Organizzativo 231

Per mettere in piedi una compliance di successo, bisogna fare riferimento a quello che viene chiamato il modello organizzativo 231, chiamato così perché analizza e prende in considerazione i rischi che l'azienda corre nei confronti dei reati previsti dal D.LGS. n. 231/2001 poiché dalla sua commissione possono derivare responsabilità per l'ente in questione.

Ecco, dunque, cosa deve avere un modello organizzativo 231 per essere funzionale ed efficace:

  • ​deve istituire dei protocolli e delle procedure che abbiano la funzione di prevenire reati verso una qualsiasi area della società: si deve, quindi, minimizzare il rischio di un possibile reato;
  • deve essere costantemente aggiornato seguendo quelle che sono le ultime normative di legge ed anche rispetto a quelle che sono modifiche importanti e rilevanti a livello di organizzazione aziendale. In questo senso, dunque, il modello organizzativo (meglio di organizzazione aziendale) non deve essere un prestampato ma deve modellarsi in base ai cambiamenti all'interno delle stesse aziende per cui è adottato;
  • deve prevedere la nomina di un Organo di Vigilanza (meglio noto come ODV) che operi realmente sulla vigilanza del modello tenendo presente l'ottica che deve avere ovvero quella di continuità d'azione. L'Organo di Vigilanza in questione è nominato attraverso la verifica dei suoi requisiti ovvero attraverso la verifica che i componenti dell'Organo stesso abbiano la competenza necessaria per vigilare sull'operato della Compliance e del modello organizzativo 231;
  • deve istituire un sistema sanzionatorio da applicare in caso di rilevanti infrazioni dell'ex D.LGS. 231/2001;
  • i dipendenti dell'azienda devono essere informati dell'adozione del Codice Etico e del Modello Organizzativo. Ci deve essere, dunque, una diffusione capillare della cultura del modello 231 adottato. Devono essere predisposti dei corsi di formazione in modo da rendere partecipi i dipendenti e per fare in modo che vengano date specifiche istruzioni su come agire rispetto alla rilevazione di eventuali reati o condotte illecite.

Le funzioni della compliance aziendale

La funzione della compliance all'interno di un'azienda è data anche da fattori quali la sua dimensione ed il settore nel quale opera. Attraverso questi parametri ed altri, i settori nei quali investe sono principalmente 3 ovvero:

  • ​il settore organizzativo;
  • il settore legale;
  • il settore dell'Internal Auditing.

Ma se i settori nei quali la compliance investe sono diversi, le attività che la compliance programma sono volte tutte a raggiungere lo stesso obiettivo:

  • l'obiettivo di ​valorizzare la reputazione aziendale e la sua immagine con lo scopo di aumentare ed alimentare la fiducia di clienti, dipendenti ed investitori o stakeholders;
  • adottare misure di prevenzione per evitare il rischio di incorrere in sanzioni amministrative, civili e penali per non aver rispettato norme o leggi;
  • organizzare la struttura dell'azienda in modo che i due target precedenti vengano raggiunti senza però perdere competitività sul mercato di riferimento.

FONTI NORMATIVE

  • D.Lgs. 231/2001
COMPLIANCE MODELLO ORGANIZZATIVO 231
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