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Comunione dei beni e divorzio: cos'è e cosa comporta

Il matrimonio prevede degli accordi che riguardano anche i rapporti patrimoniali tra i coniugi. Dal 1975, il regime patrimoniale stabilito dalla legge, durante la celebrazione del matrimonio, è quello della comunione dei beni. In questo articolo vedremo cos'è e cosa comporta, per capire come fare la scelta giusta in caso di comunione dei beni e divorzio

Comunione dei beni e divorzio: cos'è e cosa comporta

Prima del 1975, il regime patrimoniale previsto dalla legge, in caso di matrimonio, era quello della separazione dei beni. Con l'introduzione della nuova normativa, il nuovo regime patrimoniale è quello della comunione dei beni, detto comunione legale.

La comunione dei beni, anche in caso di divorzio, riguarda i beni che sono stati acquistati congiuntamente o separatamente dai coniugi durante o dopo il matrimonio, in altre parole, questi beni appartengono ad entrambi nella stessa misura.

I beni sottoposti alla comunione dei beni, anche in caso di divorzio, riguardano:

  • gli acquisti compiuti dai coniugi dopo il matrimonio;
  • le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio;
  • i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi;
  • i risparmi dei coniugi.
I beni esclusi dalla comunione dei beni, anche in caso di divorzio, sono:
  • beni di cui il coniuge era titolare prima del matrimonio;
  • beni ricevuti da un coniuge per successione o donazione;
  • beni di uso strettamente personale;
  • beni che servono all'esercizio della professione;
  • beni ottenuti a titolo di risarcimento danni;
  • pensione per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa;
  • beni acquistati con il ricavato della vendita di altri beni personali o con il loro scambio, purché espressamente dichiarato.
I coniugi possono compiere atti di ordinaria amministrazione in modo separato, mentre devono agire in modo congiunto, per quanto riguarda gli atti di straordinaria amministrazione.
Lo scioglimento della comunione dei beni si può ottenere nelle seguenti ipotesi:
  • dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi;
  • annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • separazione personale;
  • separazione giudiziale dei beni;
  • mutamento convenzionale del regime patrimoniale;
  • fallimento di uno dei coniugi.
I coniugi possono scegliere il regime della separazione dei beni:
  • durante la cerimonia del matrimonio con rito civile o religioso, tramite relativa dichiarazione al celebrante (Ufficiale di Stato Civile, Parroco o altro Ministro di culto);
  • prima del matrimonio attraverso apposita convenzione stipulata da un notaio, quest'ultima deve essere trasmessa all’Ufficiale dello Stato Civile al momento della celebrazione o della trascrizione del matrimonio;
  • dopo il matrimonio con convenzione stipulata da un notaio e successivamente annotata a margine dell’atto di matrimonio.

Comunione dei beni e divorzio: Separazione dei beni

La separazione dei beni prevede che ogni bene acquistato, prima o durante il matrimonio, rimanga di proprietà del coniuge che ne possiede la titolarità.
Tuttavia i coniugi possono avere uno o più beni in comune, attraverso la comunione ordinaria che avviene quando:
  • un bene viene acquistato da entrambi i coniugi in comproprietà;
  • i coniugi non riescono a provare la titolarità esclusiva di un bene.
La separazione dei beni consente di proteggere i beni di un coniuge, in caso di fallimento dell'attività commerciale dell'altro coniuge, in modo che questi ultimi non siano coinvolti.

Separazione giudiziale dei beni

SI può richiedere al Giudice la separazione giudiziale dei beni nei seguenti casi:
  • interdizione di uno dei coniugi;
  • inabilitazione di uno dei coniugi;
  • cattiva amministrazione della comunione;
  • cattiva gestione degli interessi personali di un coniuge, che possa danneggiare gli interessi dell’altro, della comunione dei beni o della famiglia;
  • condotta negativa da parte di uno dei coniugi nell’amministrazione della comunione dei beni;
  • mancata o insufficiente partecipazione da parte di uno dei coniugi al sostentamento della famiglia proporzionalmente alle sue capacità di lavoro.

Comunione dei beni e divorzio: Sistemi alternativi

Ci sono alcune forme alternative alla comunione legale e alla separazione dei beni

Comunione convenzionale

I coniugi possono accordarsi e stabilire la comunione convenzionale, con modalità diverse dalla comunione legale. Tuttavia questo regime patrimoniale può essere previsto solo per alcuni beni.

Fondo patrimoniale

I coniugi possono anche costituire un fondo patrimoniale, sottoposto a un regime specifico, che comprenda  beni mobili o mobili iscritti nei pubblici registri o titoli di credito.
Esso può essere creato anche per volontà di un solo coniuge o di un terzo tramite atto pubblico o testamento. La proprietà e l'amministrazione del fondo, saranno regolamentati dal regime patrimoniale della comunione dei beni.

Conclusioni

Come abbiamo visto precedentemente, dal 1975, la comunione dei beni è il regime patrimoniale stabilito dal matrimonio. Tuttavia i coniugi possono cambiare idea, e scegliere la separazione dei beni durante il matrimonio o successivamente.
La comunione dei beni, anche in caso di divorzio, prevede che tutti i beni posseduti da ognuno dei coniugi, durante e dopo il matrimonio, diventino di proprietà di entrambi nella stessa misura. Invece, la separazione dei beni  prevede che tutti i beni acquistati, durante e dopo il matrimonio, rimangano al coniuge che li possiede.
Scegliere il regime patrimoniale, non è sempre facile poiché bisogna analizzare sempre vantaggi e svantaggi. La comunione dei beni, in caso di divorzio, può creare problemi al coniuge più benestante. Può accadere anche che un coniuge subisca il fallimento di un'attività commerciale, in questo caso può essere coinvolto anche l'altro coniuge.
La scelta della separazione dei beni può tutelare un coniuge a livello patrimoniale, tuttavia l'altro coniuge può rimanerci male, poiché la comunione dei beni simboleggia in modo maggiore l'amore e l'intesa di una coppia. ​
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