Scommesse sportive, lotterie, casinò e slot machine: sono davvero molte le circostanze che possono portare a contrarre dei debiti di gioco. Se ne sente parlare sempre più spesso e non sempre è chiaro quali possano essere i risvolti pratici in ambito giuridico, se è quindi obbligatorio pagarli.
Il debito maturato con le scommesse o partecipando ai giochi va sempre pagato? cosa prevede la legge a riguardo? Debitore e creditore non sempre hanno le idee chiare sull’argomento ed è opportuno circostanziare le diverse casistiche per poter rispondere a tutti questi quesiti.
Per far luce sull’argomento, al fine di capire se e quali debiti di gioco devono essere pagati, è indispensabile spiegare la differenza tra le obbligazioni civili e naturali:
Il debito contratto da attività ludiche e di scommesse rientra tra le obbligazioni naturali, ciò significa che non c’è alcun obbligo giuridico che impone al giocatore che ha contratto il debito il saldo della cifra dovuta, ma esclusivamente la spontanea volontà del debitore di saldare quanto dovuto in virtù di un dovere morale e sociale.
Come appena precisato, i debiti contratti durante il gioco o attraverso scommesse rientrano tra le obbligazioni naturali, e non c’è alcuna norma che ne imponga la coercibilità del pagamento. Tuttavia, l’adempimento di un debito di gioco, derivante quindi dal senso morale e sociale del debitore, è considerato valido a patto che si rispettino i seguenti requisiti:
Quando ci si riferisce ai giochi, è doveroso effettuare una distinzione tra le diverse tipologie. Secondo la normativa, infatti, ne esistono di tre diverse tipologie e ciascuna prevede una regolamentazione specifica:
La legge non prevede, dunque, alcun vincolo al pagamento in caso di debito contratto con individui privati, come conoscenti o parenti, casinò, sale slot o agenzie di scommesse. Ma cosa succede se il debito viene contratto con enti pubblici?
Il debito contratto con lo Stato, attraverso le lotterie autorizzate ad esempio, da luogo ad un obbligo civile e pertanto è prevista la coercibilità al pagamento attraverso un ricorso giurisdizionale. In caso di mancato pagamento, inoltre, sono previste sanzioni molto pesanti.
Quando si affrontano tematiche legate ai debiti di gioco e al gioco d’azzardo, è inevitabile affrontare l’argomento “ludopatia”. La ludopatia è a tutti gli effetti una patologia causata dalla dipendenza da scommesse e giochi d’azzardo.
I soggetti che soffrono di questa patologia non riescono a porre un freno alla loro dipendenza, compromettendo e trascurando lavoro, studio, relazioni e vita familiare. L’ossessione per le scommesse porta inevitabilmente ad accumulare ingenti debiti, anche di diversa natura, mettendo in difficoltà non solo loro stessi ma anche le famiglie coinvolte. Le persone ludopatiche, al fine di soddisfare la loro ossessione, sono sovente portate a richiedere somme di denaro e stipulare dei prestiti, generando così delle situazioni di sovraindebitamento.
Nei casi accertati di ludopatia, certificata come “disturbo ossessivo compulsivo”, è possibile ricorrere alla legge 3/2012 ed ottenere una considerevole riduzione delle sanzioni previste. Affinché ciò avvenga, è necessaria la presenza delle seguenti condizioni:
La Cassazione, infatti, ha stabilito che i soggetti ludopatici presentano una ridotta capacità di intendere e di volere e, non essendo in grado di comprendere il significato delle proprie azioni, può giustificarsi una diminuzione della pena.
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