Per il divorzio breve serve un avvocato? Dipende, in alcuni casi non è necessaria la consulenza di un legale, devono però esserci i presupposti definiti dalla legge. In genere non serve un avvocato in caso di divorzio in comune, se non ci sono figli minorenni o che necessitano di essere mantenuti.
Lo sappiamo un po’ tutti che al giorno d’oggi le separazioni e i conseguenti divorzi sono sempre più frequenti. Se la coppia non riesce più a convivere cerca di porre fine agli obblighi reciproci che sono nati con il matrimonio, per potere vivere in modo migliore.
I motivi che possono causare una rottura sono molteplici, tra i più frequenti ci sono comunque i tradimenti, che portano a vere e proprie litigate tra i coniugi, e risulta impossibile arrivare a compromessi utili per una separazione consensuale.
Se le due parti non riescono a trovare degli accordi pacifici è necessaria una causa in tribunale per stabilire i reciproci diritti e doveri, in questo caso si parla di separazione giudiziale e sarà un giudice a stabilire, con una sentenza, quali sono i compiti di entrambi e cosa va suddiviso il loro patrimonio.
In ogni caso, dopo la separazione erano necessari minimo 3 anni per potere procedere a una chiusura definitiva del matrimonio, attraverso il divorzio.
Solo recentemente è stata introdotta la possibilità del “divorzio breve”, in particolare a partire da maggio 2015, con la quale è possibile ridurre i tempi a 6 o 12 mesi a seconda dei casi, come vedremo a breve.
Innanzitutto è necessario chiarire che prima di potere divorziare, anche con le tempistiche brevi, è necessaria la separazione. Si tratta di un “gradino intermedio” cioè un periodo utile per potere pensare a quanto sta succedendo ed eventualmente decidere di fare un passo indietro e salvare il matrimonio.
Con la separazione, infatti, non viene cancellato in modo definitivo il matrimonio, ma vengono sospesi gli obblighi associati ad esso, come ad esempio il dovere di fedeltà, di convivenza, di sostegno morale reciproco. Rimane attivo solamente l’obbligo di mantenere il coniuge considerato più debole economicamente, garantendo lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio.
Esistono due diverse modalità per la separazione:
Solamente dopo questa prima fase, si può procedere con il divorzio, che può essere fatto anche senza un avvocato, come analizzeremo più avanti.
In seguito alla separazione la coppia può scegliere se chiudere definitivamente il matrimonio con il divorzio, o se recuperare il loro rapporto tornando a vivere assieme.
Se l’opinione rimane la stessa e i coniugi intendono procedere, bisogna attendere un periodo di tempo sancito dalla legge, prima di chiedere il divorzio. Tale tempistica ha subito dei cambiamenti negli ultimi anni.
Inizialmente era necessario attendere minimo tre anni per arrivare al divorzio, ma dal 26 maggio 2015 le regole sono cambiate.
Con la nuova legge viene introdotto il cosiddetto “divorzio breve”, riducendo notevolmente i tempi, nel seguente modo:
Come abbiamo detto, con il divorzio vengono cancellati definitivamente i rapporti tra i coniugi. Anche gli obblighi vengono eliminati, come il versamento dell’assegno di mantenimento che si trasforma in assegno di divorzio, solamente nel caso in cui la parte più debole non sia in grado di mantenersi in modo autonomo. In questo caso, però, non si deve più garantire lo stesso tenore di vita del matrimonio, ma l’autosufficienza.
E’ possibile chiedere il divorzio con due diverse modalità:
Alla nostra domanda possiamo rispondere quindi dicendo che non serve necessariamente un avvocato se si opta per il divorzio breve in Comune.
La legge prevede che i coniugi possano divorziare attraverso un accordo concluso davanti all’ufficiale di stato civile, presso il Comune. L’atto deve essere concluso presso il comune nel quale è stato registrato il matrimonio o in quello di residenza di almeno una delle parti.
Non essendoci l’obbligo di assistenza legale è necessario che ci siano alcune caratteristiche per potere effettuare un divorzio breve in comune:
Si tratta, quindi, di una procedura molto snella e semplice, attraverso la quale si può semplicemente porre fine al matrimonio, senza disporre altre condizioni.
Ma come avviene
Devono essere presentati all’ufficiale di stato civile i seguenti documenti:
I due coniugi devono esporre le proprie dichiarazioni, che vengono successivamente raccolte in accordo sottoscritto dalle parti.
Dopo 30 giorni vengono i coniugi vengono convocati nuovamente per confermare le proprie dichiarazioni. Se confermano la loro versione gli effetti diventano effettivi dalla data di firma dell’accordo. Se non dovessero presentarsi la loro assenza equivale alla conferma, quindi all’assenza di un ripensamento.
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