Cerchi un avvocato esperto in
Penale
Guide diritto penale

Estradizione: cos'è e quando si applica

L'estradizione è un termine molto utilizzato nei casi di cronaca internazionale. Solitamente si verifica quando i soggetti coinvolti commettono reati in paesi diversi da quello da quello di origine. e spesso vengono accusati di truffa, criminalità organizza, spaccio di sostanze stupefacenti. 

Spesso, quando si verificano casi di cronaca internazionale, ci chiediamo come vengano giudicati i colpevoli. Ogni Stato ha le proprie leggi da far rispettare, ma cosa succede se chi commette il reato è di un'altra nazionalità o se i fatti illeciti vengono commessi in diversi paesi del mondo? Si sceglie di giudicarli secondo le leggi del paese di origine oppure quelle dello Stato in cui è stato commesso il reato?

In questo tema si inserisce di certo l'argomento dell'estradizione, che in Italia viene regolata dal Codice di Procedura penale. 

​Che cos'è l'estradizione?

L'estradizione può essere considerata una forma di cooperazione giudiziaria che si verifica nel momento in cui uno Stato si trova a dover consegnare ad un altro un soggetto che deve scontare una condanna o che deve essere sottoposto ad un procedimento penale. L'articolo 26 della Costituzione Italiana recita che "l'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali" e che "non può in alcun caso essere ammessa per reati politici".  

Come detto, l'estradizione viene disciplinata dal Codice di procedura penale e può essere di diversi tipi:

  • Attiva: si verifica quando è lo Stato Italiano a richiedere ad un altro un soggetto;
  • Passiva: si verifica quando è lo Stato Italiano a dover "cedere" un individuo ad uno stato estero. 

In entrambi i casi, la richiesta si verifica nel momento in cui il soggetto deve essere sottoposto a processo nello Stato richiedente o debba scontare una condanna. Nel primo caso si parla di estradizione di cognizione o processuale. Nel secondo, l'estradizione è esecutiva.

​I limiti dell'estradizione 

L'estradizione non avviene però in modo automatico. Nel nostro paese l'estradizione deve infatti rispettare delle regole ben precise. Innanzitutto, non è una pratica obbligatoria e verifica nel momento in cui viene fatta richiesta dal Ministro della Giustizia. Inoltre, si parte dal presupposto che il soggetto in questione abbia dei diritti che devono essere rispettati. In particolare si deve tenere conto di alcuni fattori. Ecco quali sono:

  • Principio di specialità: il Codice di procedura penale prevede che l'estradato non può essere sottoposto a restrizione della libertà personale né sopposto ad altre misure restrittive della libertà personale. Non può nemmeno essere consegnato ad un terzo Stato;
  • Pena di morte: se il fatto per il quale è domandata l'estradizione è punito con la pena di morte secondo la legge dello Stato estero, l'estradizione può essere concessa solo se viene adottata una pena diversa dalla pena di morte;
  • Doppia incriminazione: l'estradizione viene concessa solamente se il fatto commesso viene considerato reato e punibile dalla giurisdizione di entrambi i paesi coinvolti;
  • L'estradizione di un imputato o di un condannato all'estero non può essere concessa senza la decisione favorevole Corte di Appello.

​La domanda di estradizione

La richiesta di estrazione è di competenza del Ministro della Giustizia, che deve effettuarla nei modi e nei tempi previsti dalla legge. Per ottenerla, è necessario presentare allo Stato estero interessato una serie di documenti quali, ad esempio, una copia della sentenza di condanna, se già presente, o dei fatti illeciti commessi, e i dati che consentono di identificare il  colpevole. 

Tutti i documenti vengono trasmessi ad un procuratore generale, che ha il dovere di disporre la comparizione davanti a sé dell'interessato e provvede alla sua identificazione. Procede, quindi, ad un interrogatorio e ne raccoglie, l'eventuale consenso all'estradizione o la rinuncia al principio di specialità. L'interessato è avvisato che è assistito da un difensore di ufficio, ma che può nominarne uno di fiducia. 

A questo punto, la decisione spetta alla Corta d'Appello, che ha tempo sei mesi per emettere una sentenza. In caso di decisione favorevole all'estradizione la Corte d'Appello può disporre per:

  • ​la custodia cautelare in carcere;
  • il sequestro del corpo del reato.

Il trasferimento del colpevole, o presunto tale, deve avvenire nei tempi stabiliti dalla legge. In ogni caso, anche per l'estradizione esiste la possibilità del ricorso per una rivalutazione del caso.

​Fonti

  • ​Articolo 26 della Costituzione;
  • Articoli 697-722 del Codice penale
ESTRADIZIONE CRONACA INTERNAZIONALE
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN PENALE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.