Cerchi un avvocato esperto in
Tributario e Fiscale
Guide diritto tributario e fiscale

Estratto di ruolo: come impugnare atti illegittimi?

L’estratto di ruolo permette al cittadino di conoscere la propria situazione tributaria. In pratica è possibile avere un elenco di tutte le cartelle esattoriali non pagate, per verificare se alcune sono state notificate in ritardo o mai notificate.

In alcuni casi ad un contribuente può essere notificato un avviso di mora, cioè un atto di intimazione relativo ad alcune cartelle esattoriali non pagate, magari relative ad alcune multe di cui l’interessato non era a conoscenza. Cosa si può fare in tale situazione? E’ possibile contestare il provvedimento?

Generalmente un soggetto ha il diritto di impugnare un atto se la notifica avviene oltre il termine stabilito dalla legge, ma cosa succede se non è mai avvenuta la notifica?

Innanzitutto è possibile controllare la propria posizione consultando il cosiddetto estratto di ruolo, ovvero un documento contenente tutta la storia debitoria di un dato individuo. In questo modo si può verificare la presenza di eventuali cartelle che non sono mai state spedite all’interessato.

Con l’assistenza di un avvocato esperto, poi, è possibile impugnare gli atti che presentano dei vizi.

Cos’è l’estratto di ruolo?

Succede frequentemente che l’agente della riscossione bussi alla porta degli italiani, per riscuotere dei debiti. Si può trattare di multe non saldate o di tasse non pagate. 

Per evitare spiacevoli ed improvvise sorprese, comunque, il cittadino può consultare la propria posizione per avere il quadro completo della situazione debitoria. Il documento che racchiude tutte le informazioni relative a cartelle esattoriali viene definito “estratto di ruolo” e si può ottenere presso la sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione o attraverso il sito web, accedendo all’area riservata, anche con Spid, ovvero l’identità digitale.

In questo modo è possibile conoscere quanti sono e quali sono i debiti, ma anche verificare se sono stati già adottati dei provvedimenti come l’ipoteca o il fermo amministrativo.
L’interessato ha anche la facoltà di richiedere le copie delle notifiche inerenti alle varie cartelle, per analizzare che tutto sia stato svolto correttamente, e capire se ci sono gli estremi per fare ricorso, contestando gli atti.

Va precisato subito che, l’estratto di ruolo non è un atto impositivo, pertanto non è impugnabile. Bisogna, infatti, agire contro ogni singola cartella, se vengono riscontrate inesattezze.
L’estratto di ruolo va distinto dal ruolo vero e proprio, ovvero dal titolo esecutivo che è possibile impugnare autonomamente.

L’estratto di ruolo è impugnabile?

Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente non è possibile fare ricorso contro l’estratto di ruolo, essendo semplicemente un documento riepilogativo della storia debitoria di un soggetto. 

E’ possibile invece capire quante sono le cartelle a carico, e verificare ogni singola situazione, per stabilire se ci sono gli estremi per agire.

In particolare, con l’aiuto di un avvocato si possono impugnare le cartelle esattoriali che non sono mai state notificate. Gli incaricati, infatti, potrebbero avere commesso delle irregolarità tali da non rendere più legittima l’azione contro il contribuente. Per fare ciò, comunque, è necessario potere avere accesso alle informazioni inerenti alle modalità di notifica.

Impugnando il provvedimento, dopo avere scoperto le inesattezze, è possibile ottenere l’annullamento della cartella in questione.

Estratto di ruolo: termini per il ricorso

Le cartelle esattoriali devono essere inviate al cittadino attraverso il servizio postale o con il messo comunale. Oggi, comunque, possono essere inviate anche utilizzando la porta elettronica certificata. 

Ad ogni modo, ci sono dei termini specifici e perentori entro il quale il destinatario può fare ricorso, una volta ricevuto l’atto.

Le tempistiche da rispettare sono le seguenti:

  • 30 giorni per sanzioni amministrative, ovvero le multe. Il ricorso va fatto dinanzi al Giudice di pace
  • 60 giorni per i tributi: in tal caso bisogna agire presso la Commissione Tributaria Provinciale
  • 40 giorni per cartelle relative a contributi assistenziali e previdenziali: l’opposizione va fatta presso il Tribunale, dinanzi al giudice del lavoro

Cartella mai notificata

Cosa accade se i termini per presentare ricorso, di fatto non sono mai partiti? Se la cartella non è mai giunta a destinazione, magari perché è stata consegnata ad un indirizzo sbagliato o per compiuta giacenza, senza che sia stato avvisato correttamente l’interessato, cosa succede?

La Suprema Corte di Cassazione si è espressa in merito specificando che è sempre possibile opporsi rispettando le scadenza, e che il tempo inizia a decorrere dalla notifica. Se tale avvenimento, però, non è mai avvenuto, l’atto non diventa inoppugnabile, ovvero è possibile agire anche dopo diverso tempo.

In altre parole, se un soggetto viene a conoscenza di una cartella esattoriale solo dopo avere consultato l’estratto di ruolo, può impugnare l’atto.

In tal caso è buona norma effettuare il ricorso entro i termini previsti dalla legge, l’unica differenza è che la decorrenza parte dal momento in cui è venuto a conoscenza della cartella stessa, quindi, 30, 40 o 60 giorni come abbiamo specificato nelle righe precedenti.

Fermo amministrativo

In alcuni casi potrebbe arrivare un preavviso per un fermo amministrativo o per l’iscrizione di un’ipoteca, senza che il destinatario abbia mai ricevuto la cartella.

Per bloccare il provvedimento cautelare ed evitare di subire conseguenze negative, dopo avere controllato l’estratto di ruolo e avere accertato l’esistenza del debito, è possibile fare ricorso come indicato nel paragrafo precedente.

Pignoramento

Controllare l’estratto di ruolo può consentire all’interessato di bloccare anche eventuali azioni di pignoramento, istituite per recuperare i debiti che non sono stati saldati.

Risulta, ovvio, però, che se la cartella non è mai stata correttamente notificata, il soggetto non essendo a conoscenza della somma da pagare non poteva adempiere al proprio obbligo.

Detto ciò, anche in questo caso è possibile impugnare l’atto per fare valere i propri diritti.

DIRITTO TRIBUTARIO ESTRATTO DI RUOLO CARTELLE ESATTORIALI
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN TRIBUTARIO E FISCALE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.