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Guida con cellulare: quali sono le conseguenze?

La guida con cellulare non solo è estremamente rischiosa ma può determinare alcune conseguenze per gli automobilisti. E’ prevista una multa fino a 1697 euro e la perdita di 5 punti dalla patente. Ci sono però alcune novità in vista.

Nella vita quotidiana, ormai, lo smartphone viene utilizzato molto frequentemente. Sembra ormai impossibile affrontare le giornate senza il supporto del cellulare. Le persone hanno la necessità di essere costantemente connesse, tanto che, se sbadatamente dimenticano il dispositivo a casa, hanno la sensazione di essere “fuori dal mondo”.

Mentre si guida però, può essere molto pericoloso, togliere lo sguardo dalla strada per controllare un messaggio ricevuto su Whatsapp, su Instagram, su Facebook, etc.
Ovviamente, anche digitare un indirizzo sul navigatore per raggiungere un luogo di interesse è rischioso. In generale qualsiasi gesto che obbliga un soggetto a togliere le mani dal volante e lo sguardo dalla strada è vietato.

Vediamo allora di esaminare la situazione, cercando di capire cosa è consentito fare con lo smartphone e cosa invece è vietato, ed evidenziando le conseguenze.

Guida con cellulare: quali conseguenze?

Le persone al giorno d’oggi non riescono a vivere senza un cellulare, succede spesso che la percezione della realtà venga in qualche modo in secondo piano, rispetto a quella virtuale e social. Da ciò derivano diverse conseguenze, prima fra tutte una maggiore superficialità nei comportamenti. Non è raro, infatti, notare gruppi di individui seduti allo stesso tavolo a cena o a pranzo, con la testa bassa per consultare le ultime news o i post nei vari social, invece di tenere una conversazione tra di loro.

Ma, tralasciando i cambiamenti di natura culturale e sociale, la dipendenza da smartphone può essere estremamente pericolosa quando si guida un’automobile. Per leggere un messaggio, per scrivere qualcosa, per impostare un indirizzo sul navigatore si distolgono gli occhi dalla strada e si viaggia alla cieca, ed anche se si tratta di pochi secondi, i rischi sono notevoli.

E’ sufficiente una piccola distrazione per provocare gravi incidenti e mettere così in pericolo la propria vita e quella degli altri. Se un automobilista si accorge in ritardo di un pericolo imminente, significa che le sue reazioni non saranno immediate, quindi potrebbe non riuscire ad evitare un ostacolo o un contatto con un altro veicolo.

Per questo motivo l’articolo 173 del Codice della Strada afferma che:

È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie.

Da quanto possiamo leggere, perciò, è severamente vietata la guida con cellulare, se ciò distoglie l’attenzione, ma è consentito l’utilizzo del vivavoce e degli auricolari. In altre parole l’articolo impone di non togliere le mani dal volante e lo sguardo dalla strada.

Le sanzioni per la guida con cellulare sono:

  • una multa da 422 a 1697 euro
  • la sospensione della patente da 1 a 3 mesi se l’infrazione è reiterata
  • perdita di 5 punti dalla patente

La multa può essere contestata immediatamente, ma anche essere notificata a casa in un secondo momento, come vedremo a breve.

Ad ogni modo se nei due anni successivi l’automobilista non commette ulteriori infrazioni può ottenere la restituzione dei punti.

Va precisato, comunque, che attualmente la sanzione accessoria, ovvero la sospensione della patente avviene soltanto se ne due anni successivi il conducente ripete la stessa violazione.

Guida con cellulare: il nuovo Codice della Strada

In questo periodo si sta discutendo in merito alla modifica di alcune norme del Codice della Strada, tra le quali anche quella relativa alla guida con cellulare.

In particolare si prevede di specificare in modo più dettagliato la tipologia di dispositivi vietati, che ora viene indicata in modo generale con la dicitura “apparecchi radiotelefonici”, quindi inserendo smartphone, computer portatili, tablet.

Ad ogni modo è severamente vietato l’utilizzo di dispositivi che implicano la necessità di togliere le mani dal volante. Perciò anche i navigatori non sono ammessi. O meglio chi ha l’esigenza di cercare informazioni può utilizzare i comandi vocali, oppure deve fermarsi per effettuare le ricerche.

Un’altra novità significativa di cui si parla molto è la sospensione della patente da 1 a 3 mesi anche la prima volta in cui l’automobilista viene sorpreso alla guida con il cellulare, e non solo in caso di reiterazioni come recita la norma in vigore oggi. Inoltre in caso di recidiva la sospensione sarebbe prevista da 2 a 6 mesi.

Ovviamente le novità che abbiamo citato sono ancora del tutto teoriche, dato che le proposte di legge devono ancora completare l’iter parlamentare. 

Detto ciò in programma c’è anche una volontà di semplificare i procedimenti per le sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie, grazie all’introduzione di nuovi strumenti di controllo a distanza. Telecamere presenti sulle auto della polizia potranno registrare le immagini di automobilisti mentre usano il loro smartphone, e successivamente verranno notificate le multe a casa dell’interessato.

Come viene notificata la multa?

Dopo avere visto cosa prevede il Codice della Strada per l’infrazione di guida con il cellulare, vediamo ora di fare chiarezza in merito a come può essere notificata una multa.

Quando un automobilista viola una norma, può essere fermato immediatamente e l’agente può contestare subito la violazione commessa. In questo caso tutto avviene in tempo reale, e la multa viene considerata subito notificata all’interessato.

In altri casi, però, se vengono utilizzati sistemi automatici per il rilevamenti di infrazioni come l’autovelox per quanto riguarda i limiti di velocità e le immagini di fotocamere o videocamere se parliamo di guida con cellulare, la multa deve essere inviata al diretto interessato entro 90 giorni.

La multa differita, per essere valida, deve quindi rispettare tale termine, se arriva oltre la scadenza prevista non è valida. La data utile è quella di spedizione e non di ricezione, dato che eventuali ritardo potrebbero essere imputabili alle poste.

Come fare ricorso?

Chi riceve una multa per avere effettuato una infrazione al Codice della Strada ha la possibilità di fare ricorso se ritiene di essere stato accusato ingiustamente o se ha riscontrato dei vizi di forma, ovvero delle inesattezze nella compilazione.

In particolare possono esserci due tipi di vizi:

  • formali: per quanto riguarda la compilazione del verbale, tutte le informazioni devono essere complete, se manca un solo elemento il verbale viene considerato nullo. 
  • sostanziali: inerenti ai fatti, ovvero alla violazione stessa

Ad ogni modo il ricorso a seguito di un verbale può essere fatto in modi diversi:

  • autotutela: cioè in modo autonomo il soggetto può inviare una lettera all’ente che ha emesso il verbale descrivendo i motivi che lo rendono nullo. Si tratta senza dubbio del metodo più semplice, ma non sempre efficace dato che il soggetto potrebbe commettere delle inesattezze
  • presso il Prefetto: entro 60 giorni dalla notifica, inviando una lettera con la copia del verbale in allegato.
  • presso il Giudice di pace: entro 30 giorni dalla notifica

Sebbene non sia obbligatorio, è sempre consigliabile richiedere la consulenza di un avvocato  per ottenere dei risultati migliori. 

A tal proposito va anche sottolineato che, a seguito dell’ordinanza 31385/18 le spese per il legale rappresentante vengono totalmente rimborsate nel caso in cui la multa venga considerata nulla a seguito del ricorso.

Il provvedimento è stato introdotto per evitare che gli enti pubblici possano lucrare usando in modo scorretto le contravvenzioni, con lo scopo di fare cassa.

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