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Incubatori start up: che cosa sono e come funzionano?

Gli incubatori start up sono quei luoghi dove i giovani imprenditori trovano le strutture, i servizi e le competenze necessarie per sviluppare le loro idee di business.

Realizzare il proprio progetto imprenditoriale, soprattutto quando si è giovani, può rivelarsi molto complicato, specialmente in un mercato regolato da dinamiche particolari come quello italiano. Ed è proprio in questo contesto che entrano in gioco gli incubatori start up, ma cosa sono esattamente? Qual è il loro ruolo nello sviluppo di nuove aziende?

​Che cosa sono gli incubatori start up

Quando si affrontano tematiche riguardanti innovazione e startup, non si può non parlare degli incubatori start up. Si tratta di realtà consolidate che accelerano lo sviluppo di un territorio, aumentano le possibilità di sopravvivenza dei nuovi progetti imprenditoriali e fungono da ponte con altre aziende.

L’incubatore solitamente offre degli spazi fisici a prezzi agevolati (talvolta anche gratuiti, quando sono finanziati dalle università o da altri fondi pubblici), organizza eventi e programmi di mentorship per guidare la startup nelle prime fasi. Segue il progetto fin dall’inizio, quando bisogna definire l’idea di business e preparare la documentazione necessaria per avviare il progetto (lean canvas, pitch, prime bozze di business plan e financial plan).

Il decreto legge 179 del 2012, recante misure urgenti per la crescita del Paese, definisce come “incubatore certificato”:

 
una società di capitali, costituita anche in forma di cooperativa, […] che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative.

Anche la Commissione europea ha offerto il proprio contributo nella definizione degli incubatori start up identificandoli come:


organizzazioni tese a sostenere l’insediamento con successo e l’ulteriore sviluppo delle imprese. Essi offrono spesso accesso ad una infrastruttura fisica per le imprese, a servizi di sostegno su misura alle imprese e a opportunità di networking.

Per dare una definizione ufficiale, dunque, ci si può affidare alle parole utilizzate dalla Commissione europea stessa, che attribuisce all’incubatore il titolo di “organizzazione” che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese. Può essere di due tipologie:

  • incubatore pubblico: generalmente ha come obiettivo il supporto alla strategia d’innovazione e competitività di una nazione o di una specifica area geografica;
  • incubatore privato: l’obiettivo economico si traduce con la partecipazione azionaria al capitale della società nascente, per la quale è prevista la remunerazione attraverso l’exit, cioè la vendita delle quote dell’impresa.

    ​Come funzionano e quali servizi offrono

    ​Il ruolo svolto dagli incubatori start up varia a seconda delle fasi del processo di incubazione. Tali fasi sono sostanzialmente tre e possono essere così definite:

    • Pre-incubazione. Questa fase comprende le attività destinate a sostenere i potenziali imprenditori nello sviluppo di idee, modelli e piani commerciali. L’obiettivo è di accrescere la possibilità che l’imprenditore sia in grado di creare un’azienda in maniera efficace, e di procedere con successo alla fase di start-up. Tra i servizi solitamente forniti in questa fase rientrano una prima valutazione dell’idea commerciale e un orientamento individualizzato su tutti gli aspetti della redazione di un piano commerciale.
    • Incubazione. Questa fase inizia quando la PMI avvia l’attività e termina nel momento in cui essa diviene autosufficiente e pronta a operare in maniera autonoma sul libero mercato. La durata di tale fase è di circa tre anni. Nel corso di tale periodo, l’incubatore offre accesso ai finanziamenti, alla formazione e al coaching per gli imprenditori, nonché alle reti dei potenziali partner commerciali e tecnologici, mette a disposizione superfici per uffici e, in alcuni casi, l’accesso a laboratori totalmente attrezzati, officine e infrastrutture per la realizzazione di prototipi. L’incubazione fisica (ossia il periodo in cui le imprese sono effettivamente presenti presso l’incubatore) è importante in certi settori economici (ad esempio, biotecnologie e materiali avanzati). In alcuni settori, tuttavia, (ad esempio, lo sviluppo di applicazioni informatiche), anche l’incubazione virtuale può rappresentare una soluzione efficace.
    • Post-incubazione. Questa fase comprende le attività svolte quando un’impresa ha raggiunto un’autonomia operativa e finanziaria ed è in grado di proseguire l’attività senza sostegno esterno. La PMI può ancora aver bisogno di vari servizi-ad esempio, misure volte ad accrescere il livello delle vendite, a migliorare i processi produttivi utilizzando metodi quali l’internazionalizzazione, o a introdurre innovazioni.

    Come accennato, i servizi offerti dagli incubatori start up variano a seconda delle fasi del processo precedentemente illustrate e schematizzate. Ma quali prestazioni offrono, concretamente, gli incubatori start up? Di seguito si riportano alcuni tra i più importanti servizi offerti:

    • spazi fisici e di coworking in condivisione;
    • attività di networking;
    • ricerche e servizi di marketing;
    • accesso alla rete Internet ad alta velocità;
    • assistenza contabile e finanziaria;
    • accesso a finanziamenti bancari e prestiti, bandi ed incentivi, fondi di garanzia per le PMI;
    • supporto alla preparazione delle presentazioni (pitch);
    • angel investor o venture capital;
    • collegamento con altre aziende e partner strategico;
    • mentor startup;
    • consulenza strategica e legale.

    ​Vantaggi e svantaggi

    Ricorrere a degli incubatori start up presenta indubbiamente una lunga serie di vantaggi, sotto diversi punti di vista. È opportuno, tuttavia, effettuare un’analisi più approfondita, prendendo in considerazione anche i possibili svantaggi per poter valutare con oggettività sia i pro che i contro.

    Vantaggi incubatori start up

    • supporto duraturo nel tempo che prevede, tra i numerosi servizi offerti, la condivisione di uffici e postazioni di lavoro attrezzati e collegati in rete;
    • creazione di nuove relazioni attraverso il contatto con altri startupper, contesto stimolante che agevola lo sviluppo di nuove idee;
    • bassi o ridotti costi di gestione;
    • possibilità di entrare in contatto con potenziali clienti, dipendenti, partners o investitori;
    • possibilità di ampliare il proprio network di contatti.

    Svantaggi incubatori start up

    • gli investitori potrebbero richiedere un maggior numero di quote o azioni per offrire ulteriore supporto finanziario;
    • i programmi possono perdurare nel tempo senza alcun limite, totalmente privi di una nitida definizione delle aspettative.

    ​Fonti normative:

    • articolo 25 del decreto legge 179 del 18 ottobre 2012


    INCUBATORI START UP PMI
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