Manleva: cosa significa
Il termine manleva viene usato nell'ambito processuale, quando viene i formula una chiamata in causa di un terzo per essere da lui garantito, in gergo "manlevato" da una richiesta di risarcimento. Un caso frequente è ad esempio quello che vede la pubblica amministrazione in giudizio di risarcimento per danni derivati da opere pubbliche che chiama in causa la ditta che ha eseguito i lavori, per essere da questa "manlevata" dal danneggiato. Con questo termine, viene però indicato anche l'accordo tra le parti, chiamato appunto "patto di manleva".
Il patto di manleva
Il patto di manleva è un accordo tra due soggetti, dove il primo si obbliga a tenere indenne il secondo soggetto da pretese patrimoniali avanzate per quest'ultimo.
Per capire meglio di cosa si tratta, si può fare riferimento ad un accordo classico tra una società controllante e gli amministratori della controllata, che hanno in oggetto l'impegno di manlevare gli amministratori della controllata da azioni di responsabilità promossa dalla controllata stessa, cioè dai soci oppure dai creditori della controllata.
Si tratta di un contratto atipico, che quindi non trova nelle leggi italiane una disciplina. Secondo il principio di legittimità, che invece è previsto dal nostro ordinamento, alla base di una manleva deve esserci sempre l'interesse del mallevadore all'assunzione degli oneri patrimoniali: pena la nullità del patto per mancanza o illiceità della causa.
La manleva: cosa prevede il contratto
Nel patto devono essere assolutamente indicati sia il limite massimo di assunzione del debito (pena la nullità del patto stesso), e l'evento o il fatto dell'obbligazione del mallevadore: questo rientra nell'ordinamento giuridico, l'assunzione di responsabilità è però svincolata dall'indicazione di un ammontare massimo prestabilito. Tuttavia, le clausole di manleva non creano forme di irresponsabilità assoluta, perché si limitano a trasporre le conseguenze patrimoniali del danno su un soggetto diverso dall'autore e non sono vietate dall'articolo 1229 del Codice civile: sono valide a condizione che l'assuntore degli obblighi abbia un interesse.
La Manleva: l'atto di domanda
La domanda di manleva è un atto con cui una parte chiede di essere sollevata da una richiesta risarcitoria, nel caso in cui sia soccombente in giudizio. La domanda di manleva, dal punto di vista processuale, si formula attraverso una chiamata del terzo in garanzia, come previsto dall'art.106 c.p.c:
"Ciascuna parte può chiamare nel processo un terzo al quale ritiene comune la causa o dal quale pretende essere garantita". La citazione in giudizio è l'atto con cui si realizza la notifica.
La manleva: la dichiarazione unilaterale
La dichiarazione unilaterale di manleva viene poi rilasciata nel momento in cui si decide di sollevare qualcuno dalle conseguenze risarcitorie di un'attività. Come regolato dall'articolo 1333 c.c,, deve avere l'interesse si manlevare o prestare la manleva in cambio di una controprestazione del manlevato: l'oggetto della garanzia è libero, e l'ordinamento non prevede delle forme specifiche da rispettare, basta che queste ultime non siano contrarie alla legge.
La dichiarazione unilaterale di manleva si realizza solo se ci sussistono degli interessi meritevoli di tutela, e l'attività a cui fa riferimento deve essere colposa, per non risultare illecita.
La clausola di manleva
La clausola di manleva si trova all'interno di un contratto, ogni volta che si desidera trasferire le conseguenze risarcitorie dell'inadempimento dell'obbligazione contrattuale a un altro soggetto: quest'ultimo, potrà interviene per garantire il creditore.
Con l'ordinanza n. 20152/2017 della Corte di Cassazione, in riferimento a una clausola di manleva inserita all'interno di un contratto d'assicurazione, ha precisato che le clausole di manleva devono essere approvate espressamente nel rispetto dell'art 1341 c.c.
