Lavorare nei giorni festivi, si può, si deve? Cosa devono fare lavoratori e datori di lavoro?
Sempre più spesso ci si pongono queste domande e non sempre si sa come comportarsi, anche perché la risposta è nella normativa che regola questa pratica che - oltre ad essere complessa - è anche soggetta a continue evoluzioni giurisprudenziali.
In questo articolo, esamineremo le opzioni a disposizione sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, esplorando i relativi obblighi.
Partiamo con il definire cosa si intende per giorno festivo: anche noto anche come giorno di festa o giorno feriale, è una data specifica in cui le attività solitamente lavorative, come gli uffici e le scuole, vengono sospese in onore di un evento religioso, culturale, nazionale o commemorativo.
I giorni festivi sono riportati sul calendario e segnati in “rosso” e possono variare a seconda del Paese in questione o della cultura e tradizione. In Italia, ad esempio, i giorni considerati festivi per tutto il territorio nazionale, sono:
Sono considerati festivi anche i giorni in cui si celebra il santo patrono del luogo in cui lavora il dipendente, che ovviamente variano dalla località. Ma come devono comportarsi lavoratori e datori di lavoro? Vediamolo insieme.
Un lavoratore in Italia ha il diritto fondamentale di godere dei giorni festivi come periodo di riposo e svago, come sancito dall'articolo 9 della Costituzione italiana.
Esistono, però, delle attività che non osservano la chiusura nelle festività come ad esempio: ospedali, strutture sanitarie, ristoranti, bar, negozi, strutture ricettive, servizi di pubblica utilità e così via, in quel caso ai lavoratori spetterà una retribuzione particolare, di cui parleremo in seguito.
Sussistono, inoltre, dei casi in cui venga chiesto a lavoratori di altri settori - rispetto a quelli sopra citati - di non osservare il riposo ed effettuare la prestazione lavorativa. Ma è obbligatorio lavorare nei giorni festivi?
Secondo quanto determinato dalla Corte di Cassazione nessun lavoratore può essere obbligato a lavorare in un giorno festivo ed in caso di rifiuto non è soggetto a licenziamento. È pur vero, però, che il dipendente è tenuto a svolgere la prestazione lavorativa se ne abbia dato espresso consenso attraverso un accordo scritto stipulato con il datore di lavoro, oltre che nei casi riportati dalla Cassazione:
Dato per assodato che, come i lavoratori, anche i datori di lavoro devono rispettare le leggi e le normative vigenti per quanto riguarda il lavoro nei giorni festivi, ecco quali sono i loro principali obblighi:
Insomma, si tratta di una materia alquanto complessa e soggetta a molte modificazioni, per questo è fondamentale – in caso di dubbi su diritti e doveri - esaminare ogni casistica in maniera esclusiva, valutandone le singole caratteristiche coadiuvati da un professionista legale esperto nel campo che saprà guidare l’assistito nell’individuazione della migliore soluzione.
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