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Quando si parla di tassi di interesse ultralegali?

Nel panorama finanziario contemporaneo, capire cosa sono e come funzionano i tassi d'interesse è essenziale per chi desidera entrare nel mondo dei prestiti, sia come prestatore che come beneficiario. 


Nel panorama finanziario contemporaneo, capire cosa sono e come funzionano i tassi d'interesse è essenziale per chi desidera entrare nel mondo dei prestiti, sia come prestatore che come beneficiario. Di recente, l'attenzione si è concentrata sui "tassi ultralegali", un termine che suscita curiosità e preoccupazione. Ma cosa significa precisamente?

Tassi ultralegali: definizione e normativa

In sintesi, un tasso ultralegale indica quel tasso d'interesse che eccede il limite imposto dalla legislazione italiana. La necessità di tali limiti nasce dalla volontà di prevenire pratiche usuraie e di garantire equità nel settore creditizio. In un paese con una storia finanziaria complessa come l'Italia, infatti, la protezione del debitore è sempre stata una priorità.

L'ambito giuridico che regolamenta gli interessi ultralegali in Italia è piuttosto articolato. Come già menzionato, il Testo Unico Bancario (TUB) fornisce il quadro principale, ma è essenziale considerare anche l'art. 644 del Codice penale, che stigmatizza chi concede prestiti con interessi ultralegali come autore di un atto di usura.

L'interesse nell'applicare limiti stringenti ai tassi di interesse nasce dalla volontà di proteggere i consumatori. La Banca d'Italia, seguendo le direttive del TUB, stabilisce le soglie usurarie con cadenza trimestrale, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per gli istituti di credito.

Tassi ultralegali e tassi usurari

Per scendere nel dettaglio, è in ogni caso opportuno riportare la distinzione, tuttora applicata, tra tassi ultralegali e tassi usurari, in quanto hanno una disciplina diversa e, in taluni casi, i primi si possono applicare senza incorrere in sanzioni pecuniarie.

Un tasso di interesse ultralegale può essere applicato solo se:

  • L'accordo viene formalizzato per iscritto. Questo può avvenire attraverso un accordo bilaterale o tramite una dichiarazione unica del debitore che attesta l'ammontare dell'interesse dovuto. È essenziale che l'accordo sugli interessi sia chiaro e non ambiguo. Se non viene messo per iscritto, l'interesse verrà automaticamente ridotto alla quota legale. Tuttavia, se gli interessi ultralegali sono già stati versati, sono considerati come un impegno naturale. Di conseguenza, il debitore non ha il diritto di chiedere un rimborso.
  • Il tasso di interesse deve essere chiaramente definito o facilmente determinabile. Ciò può avvenire facendo riferimento a parametri esterni all'accordo o adottando criteri standardizzati che permettono una valutazione precisa (come, per esempio, il riferimento al tasso Euribor o altri tassi comunemente utilizzati). Non è indispensabile che l'accordo scritto specifichi il tasso esatto in termini numerici.
  • Il tasso concordato non deve eccedere la soglia di usura stabilita per legge.

Il tasso d'interesse è ritenuto invece usurario qualora superi i tassi medi correnti utilizzati da banche e enti di credito, stabiliti ogni tre mesi dal Ministero del Tesoro e incrementati di un ulteriore 25% più 4 punti percentuali, specialmente se giudicati "eccessivi". Inoltre, sono automaticamente catalogati come usurari i tassi che sono superiori alla metà dei valori ufficialmente divulgati.

La determinazione dei tassi ultralegali

Il processo attraverso il quale la Banca d'Italia determina i tassi ultralegali è affascinante e richiede un'analisi accurata dei trend economici. Queste decisioni non vengono prese alla leggera e riflettono una valutazione attenta del contesto economico nazionale e internazionale.

Al di là delle semplici percentuali, c'è una miriade di fattori che vengono presi in considerazione, tra cui:

  • l'andamento del PIL
  • la stabilità economica del paese
  • le condizioni di mercato
  • le tensioni geopolitiche

Tutti questi fattori, quindi, possono influenzare le decisioni relative ai tassi d'interesse.

Tassi ultralegali: conseguenze e sanzioni

Operare con tassi ultralegali può avere gravi ripercussioni legali. La legge italiana, infatti, punisce severamente chi pratica tassi che possono essere considerati usurari: oltre alle multe pecuniarie, gli imputati possono anche affrontare pene detentive, a seconda della gravità del reato.

Gli effetti non si limitano alle sanzioni legali. L'accusa di applicare tassi ultralegali danneggia infatti anche l’immagine e la reputazione di un'istituzione o di un individuo, che a causa di ciò possono quindi ritrovarsi nella condizione di essere gravemente danneggiate. La perdita di reputazione può infatti portare a una perdita di clienti e alla sfiducia da parte degli investitori.

Conclusioni

La questione dei "tassi ultralegali" sottolinea l'importanza di operare con integrità nel settore creditizio. Mentre le leggi e le regolamentazioni possono sembrare restrittive, infatti, esse hanno invece uno scopo fondamentale: esistono per proteggere sia i consumatori che l'industria stessa. 

Con la crescente globalizzazione e l'integrazione dei mercati finanziari, è essenziale che l'Italia mantenga normative chiare e trasparenti, assicurando un contesto in cui consumatori e prestatori possano operare con fiducia reciproca.

TASSO D'INTERESSE SUPERAMENTO DEI TASSI SOGLIA DIRITTO BANCARIO
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