Riabilitazione penale: cos'è e come funziona? Che cos'è la buona condotta? Quali sono le condizioni per la riabilitazione? La riabilitazione, quando ottenuta, può essere nuovamente revocata? Scopriamolo insieme.
Macchiare la propria fedina penale vuol dire, in parole povere, essere stati condannati penalmente. In questi casi, infatti, oltre al rischio di finire in carcere viene apposto un vero e proprio marchio sul certificato della singola persona. Questa macchia sulla fedina penale, a volte, può avere ripercussioni anche gravi.
Nel caso in cui, ad esempio, si ricerchi un lavoro, il datore di lavoro potrebbe chiedere di vedere i vostri precedenti penali e la fedina sporca potrebbe precludere la vostra assunzione.
Quello che in molti ignorano, però, è che la fedina penale può essere ripulita. Ma come si fa? Uno degli strumenti della legge messi a disposizione di chi ha la fedina penale sporca è proprio la riabilitazione penale che è in grado di estinguere la pena per cui si è stati condannati ed insieme a questa anche tutti gli effetti collaterali ad essa collegati.
La riabilitazione penale, come detto prima, tende a riportare il condannato nella stessa posizione giuridica antecedente la condanna ed a cancellare tutti gli effetti penali della condanna stessa.
Lo scopo di questo importante strumento è quello di restituire il condannato pulito alla società in modo che possa completamente reintegrarsi e non sentirsi "marchiato" a vita.
Come detto, la riabilitazione penale estingue le pene accessorie e gli effetti penali della condanna. Ma che cosa sono le pene accessorie? La legge prevede che oltre alla pena vera e propria, il condannato sia punito con una pena accessoria ovvero una pena che consegue in modo automatico alla condanna. La riabilitazione agisce proprio su queste pene accessorie e non su quella principale: infatti, a dimostrazione di ciò, la riabilitazione può essere chiesta solamente dopo aver scontato la pena principale.
Come detto sopra, dunque, la riabilitazione può essere chiesta solamente dopo aver scontato la pena principale. Ci sono, però, altre condizioni da rispettare:
Quando queste condizioni vengono rispettate allora la riabilitazione penale diventa un vero e proprio diritto per il condannato. La legge, inoltre, prevede che la riabilitazione penale può essere applicata a qualsiasi tipo di pena e quindi, ad esempio, anche un ergastolano può chiedere la riabilitazione penale. Nello specifico, in caso di condanna all'ergastolo, il conteggio degli anni per la richiesta della riabilitazione - 5, 8 o 10 - partono dalla data di comunicazione di libertà condizionale.
Così come la riabilitazione penale non può essere negata ad un condannato che rispetti i criteri visti in precedenza, così la stessa riabilitazione può - anzi deve - essere revocata se il riabilitato compie, entro sette anni dalla concessione del beneficio, un delitto doloso per il quale la legge preveda una pena minima di 2 anni di reclusione.
La legge, a tutela ulteriore dei minori, prevede una riabilitazione penale speciale. Questa può essere concessa dopo il diciottesimo anno di età e prima del venticinquesimo anno e presuppone, comunque, che il minore non sia sottoposto a pena o misura di sicurezza e che risulti completamente riammesso alla vista sociale e reintegrato nella società.
Risulta evidente, quindi, come la legge abbia ben disciplinato questo strumento e questo ne denota l'importanza sia per la legge che per il condannato (in primis), Il condannato che, effettivamente, abbia passato un certo numero di anni "lontano dai guai" ha tutto il diritto di rientrare a pieno titolo all'interno della società attraverso un riconoscimento dell'estinzione completa della pena e di tutti gli strascichi che ne derivano.
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