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Cancellazione carichi pendenti: è possibile?

La cancellazione dei carichi pendenti non è possibile, dato che riguarda procedimenti non ancora definitivi, che prima poi verranno chiusi decretando la colpevolezza o meno del soggetto.

Avere la fedina penale macchiata, comporta diversi disagi per un soggetto, che si troverà chiuse le porte di molte opportunità lavorative, e non potrà partecipare ai bandi pubblici che espressamente prevedono tale limitazione.

Non è però corretto parlare di cancellazione riferendosi ad un carico pendente, dato che si tratta di procedimento penale ancora in corso, per il quale non esiste ancora una sentenza definitiva. Per sua stessa natura, quindi, si tratta di un'indicazione provvisoria, che inevitabilmente non rimarrà tale per sempre.

L’unica cosa che si può fare in tal senso è chiedere che vengano velocizzati i tempi del processo, per permettere all’imputato di non rivestire tale ruolo per troppo tempo.

Le condanne definitive, invece, vengono riportate nel casellario giudiziario e possono effettivamente compromettere le normali attività del soggetto.

Cosa sono i "carichi pendenti"?

Prima di capire se è possibile provvedere alla cancellazione dei carichi pendenti, è necessario fare un passo indietro per capire esattamente di cosa di tratta.

Con tale termine, infatti, vengono indicati i procedimenti penali ancora in atto, e non le sentenze definitive e irrevocabili. Con altre parole, si fa riferimento al fatto che un soggetto sia un indagato o un imputato.

Nel nostro Paese un individuo viene considerato innocente fino a prova contraria, come descritto dall’art. 27 della Costituzione:

La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

Ad ogni modo, il certificato dei carichi pendenti potrebbe essere richiesto per valutare proprio se il soggetto in questione ha dei procedimenti penali a carico.

Ma non solo. Esso si riferisce anche alle irregolarità fiscali, che si possono verificare chiedendo il certificato all’Agenzia delle Entrate.

Il certificato carichi pendenti

Il certificato carichi pendenti è un documento ufficiale che può essere richiesto in svariate occasioni, soprattutto quando si tratta di trovare lavoro, o per partecipare a un bando pubblico.

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, è utile per evidenziare eventuali procedimenti penali a carico di un determinato soggetto. Per ottenerlo è necessario effettuare una richiesta alla Procura della Repubblica competente nel territorio.

Non vengono indicate, comunque, le sentenze definitive e irrevocabili, ma solo i procedimenti relativi alla fase processuale, durante la quale il soggetto riveste il ruolo di imputato.

Generalmente il tempo di attesa per ottenere il documento è di 30 giorni, ed ha validità sei mesi, visto che la situazione potrebbe cambiare velocemente.

Non vengono mai indicati i provvedimenti del Giudice di Pace, le condanne per contravvenzioni che prevedono un’ammenda, e le sentenze di condanna con beneficio della non menzione.

In ogni caso, dal 2012 è possibile la cosiddetta autocertificazione, ovvero una dichiarazione fatta direttamente dall’interessato, sotto la propria responsabilità.
Non è più necessario, quindi rivolgersi alla Procura per ottenere il documento. La novità è stata introdotta per eliminare parte della burocrazia che rallenta troppo spesso il nostro Paese.

Ovviamente le informazioni devono essere vere, e in ogni caso l’ente che riceve l’autocertificazione può sempre agire per verificare la veridicità dei dati.
Dichiarare il falso, d’altronde, costituisce un reato, quindi l’interessato deve fare molta attenzione a ciò che scrive nel documento.

Cancellazione carichi pendenti: si può fare?

Non è corretto chiedersi se sia possibile o meno la cancellazione dei carichi pendenti, dato che si tratta di una situazione provvisoria, che finirà nel momento in cui verrà emessa una sentenza definitiva di condanna o di assoluzione.

I procedimenti aperti, per loro stessa natura devono essere chiusi prima o poi. Non è quindi possibile chiedere la cancellazione carichi pendenti. In modo automatico, suddetta iscrizione sparirà nel momento in cui finirà il processo. L’unica cosa che si può fare è sollecitare la definizione del processo stesso, per velocizzare i tempi.

Una eventuale sentenza definitiva di condanna, in seguito, sarà presente nel casellario giudiziale. In ogni caso, non tutti sono autorizzati a chiedere questa certificazione, proprio perché si tratta di qualcosa di provvisorio e nel nostro Paese, come abbiamo sottolineato prima, vale la presunzione di innocenza fino a che non viene emessa una sentenza. 

Detto ciò, quindi non è possibile essere discriminati per avere dei procedimenti in atto, almeno non in tutte le situazioni. Quindi il nostro consiglio è quello di chiedere maggiori informazioni a un avvocato penalista preparato in materia, per capire quali sono i diritti di un imputato.

Cancellazione carichi pendenti o del casellario giudiziale?

Il discorso cambia se invece di chiedere la cancellazione carichi pendenti, un soggetto intende eliminare le sentenze definitive di condanna dal casellario giudiziale.

È profondamente diverso, infatti, indicare di essere coinvolti in un procedimento penale, rispetto a segnalare una effettiva sentenza di condanna passata in giudicato, ovvero non più impugnabile in quanto sono scaduti i termini utili per farlo.

Per cercare lavoro, informazioni di questo tipo rappresentano senza dubbio un problema, senza contare il fatto che in numerosi concorsi pubblici è vietata la partecipazione a chi è stato condannato.

Quindi tutte le condanne penali inerenti a un individuo, sono raccolte nel cosiddetto certificato penale, che nel linguaggio comune viene definito anche “fedina penale”.

Si tratta di un documento che è disponibile sia ai privati che ad enti pubblici, anche se con modalità differenti. In quello richiesto dai privati cittadini non sono riportate le sentenze di patteggiamento e le condanne per le quali è stato concesso il beneficio della non menzione. Si tratta quindi di un elenco parziale, nel quale non vengono riportati i fatti di lieve entità, per evitare che l’interessato subisca troppi pregiudizi.
Le autorità pubbliche, invece, possono accedere all’elenco completo delle iscrizioni presenti nel casellario giudiziario.

Cancellazione carichi pendenti e fedina penale pulita

Fino ad ora abbiamo visto che non è corretto parlare di cancellazione carichi pendenti, ma invece si dovrebbe fare riferimento alla necessità di ripulire la cosiddetta fedina penale, ovvero il certificato penale, o casellario giudiziario.

Ma come si fa?

Una condanna penale non potrà mai sparire del tutto, visto che le autorità pubbliche hanno accesso all’elenco completo delle iscrizioni, ma è possibile limitare gli effetti negativi attraverso due strumenti:

In entrambi i casi di tratta di dichiarare l’estinzione di un reato e dei relativi effetti. In pratica, affianco all’iscrizione del casellario verrà inserita la dicitura “reato estinto”, consentendo al soggetto di avere nuovamente le prerogative perse.

La riabilitazione penale è possibile dopo 3 anni dal momento in cui è stata eseguita la condanna inflitta, ovvero dall’ultimo giorno di detenzione in carcere o dalla data di pagamento delle pene pecuniarie.
Si valuta la data del passaggio in giudicato della sentenza nel caso di sospensione condizionale della pena. 

Se ci sono recidive, però, è necessario attendere 8 anni per ripulire la fedina penale. 

L’incidente d’esecuzione, invece, si può ottenere in caso di sentenza di patteggiamento o di condanna con decreto penale:

  • dopo 5 anni per i delitti
  • dopo 2 anni per le contravvenzioni​

Cancellazione carichi pendenti: conclusioni

È possibile cancellare un carico pendente? La risposta è no, non è possibile. Come spiegato precedentemente, il carico pendente ha valenza provvisoria in quanto riferito ad un procedimento aperto in attesa di chiusura. 

Fintanto che il procedimento è pendente, sarà presente l'iscrizione e, di conseguenza, sarà impossibile procedere con la cancellazione dei carichi pendenti. L'iscrizione sparirà, dunque, solamente a termine del processo. 

Cosa si può fare per esibire un certificato "vuoto", ossia senza alcun carico pendente? L'unica strada percorribile è quella di ​sollecitare la definizione del processo così da ripulire il carico pendente, tuttavia è bene mettere in conto che potrebbe "sporcarsi" il casellario giudiziale in caso di condanna.

​Fonti normative:

  • ​D.P.R. 14/11/2002 n° 313;
  • articolo 27 della Costituzione.

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