Scopriamo insieme come funziona la sospensione della patente e come riaverla nel caso in cui si incorresse in una violazione del codice della strada che prevede questa sanzione.
Il codice della strada indica, nei suoi articoli, non solo gli obblighi che hanno gli automobilisti ed ai quali devono attenersi per guidare in sicurezza e per non creare pericoli ma, anche, le sanzioni in cui si incorre nel caso in cui si facciano delle violazioni, appunto, al codice della strada.
Tra le varie sanzioni previste e dette accessorie indicate dal codice della strada c'è anche la sospensione della patente che è certamente quella più pesante insieme al ritiro della patente.
Analizziamo insieme, dunque, i vari casi in cui si può incorrere in questa sanzione accessoria.
La sospensione della patente, come detto, è una sanzione accessoria che viene aggiunta alla sanzione amministrativa in caso di violazione del codice della strada o, anche, se l'accertamento sanitario per la conferma di validità della patente per la revisione della patente porti alla perdita dei requisiti per poter avere la patente.
Nel primo caso la sospensione della patente è provvisoria ovvero limitata ad un certo periodo di tempo. Nel secondo caso, invece, la sospensione della patente è continua fino a quando l'interessato non presenta una certificazione della commissione medica locale che attesti il recupero psichico e fisico dei requisiti per poter continuare a guidare.
Vediamo, nello specifico, un elenco delle casistiche che prevedono la sospensione della patente.
Chi supera il limite di velocità tra i 40-60 km/h incorre nella sospensione della patente per un periodo che va da 1 a 3 mesi. Se si è neopatentati, invece, la sanzione sale per un periodo da 3 a 6 mesi. Nel caso in cui a compiere l'infrazione avvenga da un recidivo, la sospensione va dagli 8 ai 18 mesi mentre se il limite di velocità è superato di oltre i 60 km/h la sospensione va da 6 a 12 mesi. Un recidivo che supera il limite di oltre 60 km/h subirà la revoca della patente.
In caso di guida in stato di ebbrezza e fino ad un tasso alcolico compreso tra gli 0,5 e gli 0,8 g/l, la sospensione della patente è di 3 mesi e fino a 6 mentre se si provoca un incidente in stato di ebbrezza allora la sospensione sale a 2 anni.
Con valori superiori a 0,8 g/l ma inferiore a 1,5 la sospensione va fino ad 1 anno mentre al di sopra di 1,5 g/l il periodo si allunga fino ad arrivare a 2 anni.
Per i neopatentati, invece, il limite per incorrere nella sanzione scende e si procederà alla sospensione già per un tasso alcolico superiore allo 0,1%.
Un conducente che per la seconda volta provochi un incidente stradale nell'arco temporale di 2 anni con gravi danni ai veicoli coinvolti la sospensione della patente è per un periodo da 1 a 3 mesi mentre se all'incidente si aggiungono lesioni personali colpose la durata sale da 15 giorni a 2 anni.
Per omicidio colposo la sospensione sale fino a 4 anni.
Gli altri casi di sospensione della patente
Ci sono, comunque, altri casi nei quali è prevista la sospensione della patente. Vediamoli più nel dettaglio:
La sospensione della patente è disposta dal Prefetto e viene comunicata alla Motorizzazione Civile. Alla fine del periodo di sospensione si potrà contattare l'ufficio a disposizione per sapere se e quando la patente è disponibile per il suo ritiro
Se, invece, si ritiene che la sospensione della patente sia ingiusta si può fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
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