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Codice processo amministrativo 2016

Sono state introdotte diverse novità per quanto riguarda il codice per il processo amministrativo, nel 2016. I rapporti tra PA e cittadini hanno subito quindi delle modifiche. In particolare sono stati introdotti: il PAT (processo amministrativo telematico) e la sentenza breve.

L’obiettivo alla base delle modifiche apportare al codice del processo amministrativo è quello di rendere gli atti meno macchinosi e lunghi, snellendo i tempi della giustizia.

Il diritto amministrativo è una ramo del diritto pubblico, volto a disciplinare gli interessi della PA e i rapporti tra Stato e cittadini. Alcune fonti di ispirazione si trovano nella Costituzione, come ad esempio nell’art 113, che sancisce la possibilità di agire contro gli atti della pubblica amministrazione

Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa.​Tale tutela giurisdizionale non può essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti

Ma procediamo con ordine, cercando di capire cosa significa diritto amministrativo e come è cambiato codice che ne determina il procedimento.

Cosa si intende per diritto amministrativo?

Il diritto amministrativo ha lo scopo di regolare i rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione: una struttura complessa che ha il compito di “curare la cosa pubblica” attraverso determinate norme giuridiche. 

Le operazioni che vengono svolte sono spesso troppo burocratiche e complicate, per questo negli ultimi anni il legislatore ha cercato di snellire i procedimenti relativi ai processi amministrativi.

Il diritto amministrativo si basa su alcuni principi fondamentali:

  • principio di legalità: la pubblica amministrazione deve operare secondo i principi democratici stabiliti dalla legge. Non possono venire attuate perciò derive autarchiche in quanto i cittadini sono tutelati dalle normative
  • principio di imparzialità: nei pubblici uffici non ci possono essere comportamenti discriminatori nei confronti di determinati soggetti, e si deve agire indipendentemente dal potere politico
  • principio del buon andamento: lo scopo non è quello di ottenere un profitto economico, ma di compiere atti per il bene pubblico
  • principio di autonomia e decentramento: viene riconosciuta l’autonomia locale e il decentramento amministrativo di regioni, province e comuni
  • principio di sussidiarietà verticale: prevede diversi livelli di vicinanza al cittadino, ognuno con funzioni specifiche
  • principio di leale collaborazione: il governo ha il potere di sostituire gli enti locali se non eseguono le proprie funzioni in maniera corretta.

Quali sono le fasi di un procedimento amministrativo?

Il processo amministrativo, anche se il termine più corretto da utilizzare è procedimento,  avviene quando una persona fisica o giuridica, vuole tutelare un proprio interesse legittimo, o intende chiedere un risarcimento danni a seguito di una violazione subita.

Nella maggior parte dei casi il procedimento si articola in diverse fasi:

  • fase dell’iniziativa: può essere avviato dallo stesso organo competente, quindi d’ufficio, o può provenire da una istanza di un soggetto privato
  • fase istruttoria: devono essere acquisiti ed elaborati tutti i dati inerenti alla questione e valutare il tutto per arrivare a una decisione finale
  • fase costitutiva: viene deciso il contenuto dell’atto, cioè viene deliberato in base alle informazioni raccolte con l’istruttoria
  • fase integrativa dell’efficacia: comprende le comunicazioni necessarie affinchè l’atto divenga ufficiale e inizi a produrre i propri effetti, e possa venire eventualmente impugnato dagli interessati.

Codice processo amministrativo 2016: i cambiamenti

Con la Legge di Stabilità 2016 sono stati introdotti importanti novità per quanto riguarda il processo amministrativo. 

Si tratta di una importante tappa che vede la realizzazione di principi già enunciati con il decreto legislativo del 2010, anno in cui è stato creato il cosiddetto “Codice del processo amministrativo”, in grado di riunire in un unico testo tutte le disposizioni in materia di giustizia amministrativa prima contenute e dislocate in una pluralità di normative a volte non coordinate tra loro.

I cambiamenti più significativi del 2016 sono:

  • la sentenza breve
  • il processo amministrativo telematico (PAT)

Codice processo amministrativo 2016: sentenza breve

Per consentire una accelerazione dei tempi del processo amministrativo, nella legge di stabilità 2016, in particolare nell’art 71 bis viene affermato che:

il giudice, accertata la completezza del contraddittorio e dell’istruttoria, sentite sul punto le parti costituite, può definire, in camera di consiglio, il giudizio con sentenza in forma semplificata

Il giudice, può quindi procedere alla stesura della sentenza breve, cioè effettuata in forma semplificata.

Tutti ciò consente una riduzione dei termini e dei compiti delle parti, ad esempio del giudice e delle cancellerie, infatti il decreto di fissazione dell’udienza viene comunicato dall’ufficio della segreteria alle parti 30 giorni prima, invece che 60.

La sentenza semplificata, però, è prevista solamente in caso di cause seriale di facile soluzione. 

Codice processo amministrativo 2016: PAT

Il processo amministrativo telematico è entrato in vigore dal 1 gennaio 2017, ed è stato regolato da una specifica legge, la n.197 del 25 ottobre 2016.

Nell’art 7 sono state inserite le seguenti disposizioni:

le modifiche introdotte dal presente articolo, hanno efficacia con riguar­do ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017; ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all’esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme vigenti alla data di entrata in vigore del pre­sente decreto

Lo scopo è sempre quello di consentire una durata più ragionevole dei processi, anche attraverso procedure informatiche e telematiche. 

E’ obbligatorio, per le parti in causa, depositare tutti gli atti e i documenti attraverso modalità telematiche. Solamente in casi eccezionali e con una autorizzazione del presidente possono venire utilizzati altri metodi.

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