L'Abbandono di minore è un reato penale previsto dall'art. 591 del Codice Penale. Per minore non s'intende però la maggiore età, bensì l'abbandono di un soggetto di età inferiore i 14 anni.
L'articolo 591 del Codice Penale, rubricato "Abbandono di persone minori o incapaci" prende in considerazione sia l'abbandono del minore che le persone incapaci: di fatto tutela i soggetti considerati deboli e non in grado di provvedere a sé stessi, alla propria incolumità e sussistenza.
L'articolo recita:
Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
Un genitore lascia il figlio da solo in casa per poco tempo, magari giusto per recarsi a fare la spesa o portare a spasso il cane. Questo è da considerarsi abbandono di minore? Se il minore ha meno di 14 anni, sì. Non esiste un lasso di tempo minimo per incorrere al reato di abbandono di minore. Il reato però scatta anche nel momento in cui una madre non bada alla sussistenza del figlio neonato portandolo ad uno stato di denutrizione.
Gli esempi sopracitati, essendo molto diversi, ci fan sorgere un quesito importante: quali sono i casi in cui poter parlare di abbandono e soprattutto, quando questo si configura in un reato? Quali sono le conseguenze?
L'abbandono di minore o di soggetto incapace non implica necessariamente la distanza fisica da chi detiene la custodia di un soggetto debole, anzi, molto spesso il reato si verifica all'interno delle stesse mura di casa.
Vediamo più nel dettaglio il reato.
Per comprendere realmente questa tipologia di reato, è chiaro che bisogna partire dal termine abbandono e capirne realmente il significato. In sostanza, si tratta di quei comportamenti atti a ledere il dovere di cura e di custodia del soggetto considerato debole.
L'abbandono può consistere quindi nelle seguenti circostanze:
Per azione s'intende un comportamento: dimenticarsi un bambino in auto o lasciarlo in casa da solo. Omissione invece significa mancare di prestare cura e assistenza nei confronti del soggetto fragile.
Diverso è il discorso per i genitori che non pagano il mantenimento ai figli: in questo caso non si commette il delitto di abbandono, che invece si configura all'interno di un'altra ipotesi di reato.
Esistono poi due tipi di abbandono: quello totale e quello parziale: quest'ultima si configura, per esempio, nell'ambito degli asili, dove il personale delegato alla cura dei bambini, sorvola, in maniera consapevole, su alcune tipologie di assistenza e cure dei soggetti deboli.
Il reato di abbandono non riguarda solo i genitori, nel caso di abbandono di minorenni, o di figli e parenti nel caso di soggetti anziani con problematiche riguardanti la capacità di intendere e di volere: questi ultimi, per la loro posizione giuridica, devono occuparsi della custodia sei soggetti fragili, così come descritto dalla legge, secondo, ad esempio quella che viene definita "responsabilità genitoriale".
La "responsabilità genitoriale" però, può essere anche basata su un contratto, come nel caso di badanti o baby sitter, strutture private come asili o nel caso di soggetti anziani, alle rsa.
In buona sostanza, il reato è commesso da colui che ha la custodia materiale soggetto, non prendendosi cura della vita che gli è stata affidata.
Come detto in apertura, il reato non riguarda solamente i minorenni o le persone anziane affette da malattie o privi della capacità di intendere e di volere. Il delitto in questione prende in considerazione anche genitori/tutori che trascurano un figlio, maggiorenne, affetto da disabilità o interdetto. Lo stesso vale per figli nei confronti di genitori malati, a prescindere dall'età. Sanitari, infermieri che non si prendono cura del paziente.
Tutte le volte che non si adempie all'obbligo giuridico, scatta il reato di abbandono.
Come recitato nell'art. 591, chiunque abbandona un soggetto della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. A questo si aggiunge anche l'abbandono di un cittadino italiano all'estero minore invece di anni 18. La pena prevista per questo reato è la reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed è da tre a otto anni se ne deriva il decesso.
La lesione personale, quindi, è una aggravante: il reato si configura tale anche in assenza di quest'ultima.
In conclusione, l'abbandono è reato sempre nel momento in cui mette a rischio la vita o l'incolumità di un soggetto incapace.
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