Può essere annullato un matrimonio religioso? Vediamo insieme l'iter, i tempi e i costi di questo processo insieme all'organo che se ne occupa, la Sacra Rota.
Il Tribunale della Rota Romana, meglio noto come Sacra Rota, è il tribunale ordinario della Santa Sede il quale ha competenza su tutte le cause che riguardano il diritto canonico.
Il Tribunale della Rota Romana è composto da prelati (uditori) nominati dal Papa e presieduti da un decano. Gli uditori sono esperti in diritto canonico e hanno il compito di ascoltare le prove per prendere decisioni.
La Sacra Rota si occupa principalmente di cause di nullità matrimoniale, ma tratta anche processi di nullità di ordinazione sacerdotale, di annullamento di elezioni episcopali o di nullità di professione religiosa, per citarne alcune. Inoltre, la Sacra Rota è anche responsabile dell'appello contro le decisioni dei tribunali ecclesiastici inferiori.
Per annullare un matrimonio religioso è necessario, salvo eccezioni, rivolgersi al tribunale presente nel luogo di celebrazione del matrimonio o di quello del domicilio della parte convenuta.
Ciò significa che se il matrimonio è stato celebrato in una determinata diocesi, la richiesta di annullamento deve essere presentata al tribunale ecclesiastico della medesima diocesi.
Per intraprendere tale annullamento, esistono due tipologie di processo, ognuna utilizzabile in specifiche casistiche e con specifiche modalità.
Il processo ordinario per l'annullamento di un matrimonio alla Sacra Rota comincia con la presentazione del libello, ovvero la richiesta di annullamento. In questa richiesta vanno spiegate le ragioni per cui si chiede l'annullamento contestualmente alla presentazione delle prove a supporto delle affermazioni fatte.
La presentazione del libello può avvenire solo da una delle parti, l'altra può decidere di partecipare al processo o di subirlo passivamente.
Una volta presentato il libello, il vicario giudiziale designa un collegio giudicante composto da prelati esperti in diritto canonico, il quale ha il compito di raccogliere ed analizzare gli elementi di prova e di ascoltare i coniugi. Il collegio giudicante ha anche il compito di condurre tutte le indagini necessarie per determinare se le ragioni addotte per l'annullamento siano fondate.
Se la richiesta di annullamento è fondata, il tribunale ecclesiastico dichiara il matrimonio nullo. È importante notare che per la redazione del libello e l'assistenza durante il processo è necessario rivolgersi ad un legale esperto in diritto canonico.
Informazioni sugli avvocati ecclesiastici possono essere ottenute presso la propria parrocchia, la curia o consultando l'Albo rotale. Va precisato che tali professionisti non hanno limiti territoriali e possono quindi esercitare su tutto il territorio nazionale.
A seguito della riforma del processo canonico per le cause di nullità del matrimonio approvata da Papa Francesco nel 2015, è stato semplificato e velocizzato il processo di annullamento del matrimonio religioso, attraverso un iter diverso da quello ordinario, noto come processo breve, il quale non richiede la formazione di un collegio giudicante.
Questo processo è disponibile solo in presenza di alcune specifiche cause, tra cui:
Inoltre, la riforma di Papa Francesco ha introdotto anche un ulteriore possibilità di ottenere l'annullamento di un matrimonio alla Sacra Rota, attraverso un processo ancora più semplice, noto come "processo per accordo delle parti", il quale non richiede l'intervento di un giudice istruttore o di un notaio.
Questo processo è possibile solo in caso di pieno accordo tra i coniugi sulla richiesta di annullamento e sul contenuto della domanda. Inoltre, i motivi dell'annullamento devono essere talmente evidenti da non richiedere ulteriori approfondimenti.
Tornando alle modalità in cui si esegue questo particolare processo, esso viene svolto dinanzi al vescovo e non al tribunale ecclesiastico.
I coniugi devono prendere un appuntamento con il referente diocesano, il quale li aiuta a formulare il libello, esponendo le proprie motivazioni, raccontando gli eventi e cercando di dimostrare con testimonianze e prove la veridicità delle motivazioni per le quali chiedono l'annullamento.
Una volta presentato il libello al vescovo, se questi ritiene che sussistano i presupposti richiesti per il processo breve, procede a firmare il decreto di ammissione e a nominare il giudice istruttore, il notaio e il difensore del vincolo.
Il giudice istruttore sente le parti in udienza e poi pubblica gli atti del processo per permettere al difensore del vincolo di prenderne visione. Successivamente, il fascicolo ritorna dal vescovo per la pronuncia della sentenza definitiva di annullamento.
L'annullamento del matrimonio alla Sacra Rota può essere richiesto in presenza di specifici motivi previsti dal Codice di diritto canonico. Tra questi possiamo trovare:
L'annullamento di un matrimonio religioso comporta dei costi che possono essere quantificati in:
Tuttavia, se le condizioni economiche lo consentono, è possibile richiedere e ottenere il gratuito patrocinio, presentando apposita documentazione al tribunale ecclesiastico competente. In questo caso, il decano della Rota nomina un avvocato (patrone d'ufficio) che verrà remunerato dalla Sacra Rota.
La dichiarazione di annullamento del matrimonio pronunciata dalla Sacra Rota ha effetti civili solo se seguita dalla delibazione, la quale consiste nell'applicazione della sentenza da parte del tribunale civile.
In questo caso, i doveri e le tutela nei confronti del coniuge economicamente più debole cessa, salvo alcune eccezioni. In seguito alla dichiarazione di annullamento, infatti, non esiste più l'obbligo di mantenere o pagare gli alimenti in favore dell'ex coniuge.
Invece, a seguito del divorzio civile, gli effetti civili del matrimonio vengono meno, ma quelli religiosi rimangono inalterati. Per la chiesa, l'unione rimane valida anche dopo la sentenza di divorzio.
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