E’ necessario un avvocato per il divorzio? Si tratta di un domanda che in molti si pongono nel momento in cui decidono di porre fine al proprio matrimonio. In realtà da pochi anni è possibile divorziare anche in Comune, in presenza di un ufficiale giudiziario, ma a determinate condizioni.
In Italia le separazioni e i divorzi sono sempre più numerosi. Rispetto a un passato nemmeno troppo lontano, i coniugi che si ritrovano in situazioni conflittuali scelgono di rompere i vincoli matrimoniali.
La società è molto cambiata negli ultimi decenni, e gli individui non tendono più a sacrificare la loro vita per il bene della famiglia, ma cercano di portare avanti anche i loro desideri e interessi. Ecco perché in mancanza di punti d’incontro e di sintonia si prendono decisioni drastiche.
Di fronte a tale cambiamento, il mercato ha richiesto un numero sempre maggiore di avvocati divorzisti in grado di fornire una consulenza adeguata alle coppie. Con gli anni il numero di professionisti è cresciuto notevolmente, tanto che oggi è difficile riuscire a capire chi tra di loro rappresenta il legale più adatto per trattare un caso specifico.
Inoltre, di recente, sono state introdotte nuove norme, per facilitare la separazione e il divorzio, attraverso procedimenti più veloci, snelli ed economici.
In alcuni casi non è necessario un avvocato per il divorzio, ma come vedremo la consulenza di un esperto è sempre consigliata per evitare problemi in futuro.
Un avvocato divorzista è un legale con specifiche competenze nel diritto di famiglia, tanto che a volte viene definito anche come “matrimonialista” o “familiarista”. I vari termini, in ogni caso, sono dei sinonimi per indicare la medesima professione.
In particolare, anche se viene comunemente chiamato “avvocato per divorzio”, si tratta di un professionista in grado di trattare le seguenti problematiche:
Le norme di riferimento in materia sono davvero molte, e spesso è necessario interpretarle nel modo corretto, a seconda dei singoli casi. Le domande e i dubbi che spesso gravano sui coniugi che non vogliono continuare a vivere assieme riguardano principalmente le questioni economiche e patrimoniali o la decisioni in merito ai figli.
Si tratta di questioni molto delicate, che solamente un conoscitore del diritto italiano, con esperienza sul campo può analizzare nel modo giusto.
Quindi la figura del legale è determinante per poter proteggere i propri diritti e interessi, durante le procedure necessarie per porre fine a un matrimonio.
Senza dubbio il costo per la consulenza di un bravo avvocato per il divorzio non è indifferente, e spesso grava pesantemente nelle tasche dei clienti. Detto ciò, va anche considerato che, se ci sono interessi da difendere, si rischia di perdere molto di più senza essere tutelati da un professionista competente.
In ogni caso, oggi, non è sempre necessario avvalersi di un legale per divorziare. Ma per capire in quali casi è possibile bisogna analizzare la varie modalità previste dalla legge italiana per rompere i vincoli coniugali.
Innanzitutto va precisato che, il primo passo da fare è la separazione, ovvero una specie di periodo di passaggio, durante il quale marito e moglie possono vivere in modo indipendente, ma sono ancora legati da alcuni vincoli. Solo in seguito la giurisprudenza italiana consente il divorzio, una procedura distinta, che si può effettuare solo dopo un determinato periodo.
In particolare le tempistiche sono le seguenti:
In un certo senso il legislatore intende premiare i coniugi che riescono a trovare degli accordi in merito alla fine del loro matrimonio, evitando di trascinare il caso in Tribunale, causando un ulteriore intasamento della macchina della giustizia italiana.
Ma cosa significa in pratica?
Marito e moglie, se non hanno un rapporto conflittuale possono divorziare in modo più semplice, ricorrendo a vie alternative al processo ordinario. In particolare possono scegliere tra:
Entrambe le soluzioni sono molto rapide, ma in particolare la seconda attira l’interesse di molto, essendo quasi totalmente gratuita. Ma, come accennato, potrebbe non essere la strada migliore.
Innanzitutto se si sono dei figli minorenni o maggiorenni non autosufficienti, la questione non può essere discussa con un ufficiale giudiziario, in quanto non è autorizzato a prendere decisioni tali. Perciò è obbligatoria la consulenza di un legale.
La giurisprudenza italiana, infatti, pone particolare attenzione alla tutela dei minori, che non devono diventare oggetti di vendetta o motivazioni per farsi una guerra serrata, La consuetudine vuole come normalità un affidamento condiviso dei figli, in quanto devono crescere in una situazione di equilibrio e serenità, supportati da entrambi i genitori, secondo il principio della bigenitorialità, appunto.
Oltre a ciò, in Comune non è possibile definire questioni economiche o patrimoniali, per le quali è necessario rivolgersi eventualmente a un notaio per trasferire le relative proprietà.
Fino ad ora abbiamo evidenziato quanto sia importante la figura del legale, ma è utile analizzare anche le modalità per riuscire a trovare e individuare il professionista più adatto a trattare un caso specifico.
Senza dubbio si deve trattare di un legale molto preparato in materia, quindi con competenze dimostrabili nel settore, visto che i regolamenti cambiano repentinamente ed è indispensabile conoscere le ultime novità. Le esperienze sono determinanti nella scelta, in quanto un professionista alle prime armi probabilmente non conosce a fondo i “trucchi” del mestiere.
Il web è molto utile per riuscire ad effettuare una ricerca di questo tipo, confrontando i profili che sembrano soddisfare le richieste. In particolare per trovare il migliore legale in zona è utile leggere attentamente le informazioni presenti online, quindi la descrizione delle attività svolte, ma anche eventuali articoli o approfondimenti scritti dal legale.
Inoltre, essendo tematiche molti personali e delicate, è evidente che la componente umana e psicologica sia centrale. Perciò ognuno deve capire che tipo di rapporto desidera avere con il proprio legale rappresentante. Alcuni cercano un vero e proprio confidente, quasi uno psicologo, altri vogliono solo un professionista in grado di risolvere i problemi in modo determinante.
Al giorno d’oggi è possibile divorziare quasi gratuitamente, attraverso la procedura in Comune, ma non è sempre attuabile.
In presenza di figli non maggiorenni o non autosufficienti, è obbligatoria la presenza di un legale in grado di decidere in base alle leggi vigenti.
Non è obbligatorio, invece, ricorrere al giudizio in Tribunale se tra marito e moglie esistono già degli accordi. In questo caso, infatti è possibile ricorrere alla negoziazione assistita dei legali.
Il costo può variare in base alla parcella, che può oscillare in media tra i 1000 e i 3000 euro, iva esclusa. Ovviamente il prezzo cambia in base alla complessità della situazione e al numero di pratiche da espletare.
I compensi vengono stabiliti attraverso le “tabelle parametri forensi”, in grado di determinare in linea di massima il valore di ogni prestazione svolta.
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