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Badante e colf: le differenze, i contratti

Colf, badanti, collaboratrici domestiche: fanno tutte parte della stessa categoria di lavoratori. Sono dei lavoratori dipendenti che prestano la propria opera al funzionamento della vita familiare.

Se hai dei genitori anziani, probabilmente conosci questo tipo di lavoratori. Non sai che figura assumere? Sappi che tra colf e collaboratrice domestica non esiste differenza. Semplicemente, il termine “colf” è un’abbreviazione che può ricomprendere diverse categorie di lavoratori domestici, tra cui anche le badanti.

Capiamo allora quali sono le differenze tra colf e badante, come si inquadrano dal punto di vista lavorativo, quali sono i livelli di retribuzione, gli orari di lavoro e le modalità di assunzione.


Differenza tra colf e badante

Se è corretto affermare che non ci sia una reale differenza tra colf e collaboratrice domestica in generale, è anche vero che non tutte le categorie di collaborazioni domestiche sono identiche.

In particolare, possiamo distinguere le figure di colf e badante, ma solo dal punto di vista delle mansioni che svolgono all’interno della casa:

  • La colf si occupa delle normali incombenze quotidiane relative all’abitazione familiare, come la pulizia e le commissioni.
  • La badante, invece, è colei che assiste una persona del nucleo familiare.

L’unica differenza quindi si ha nella tipologia di mansioni che andranno a svolgere, ma non differiscono per inquadramento contrattuale. 

La legge e il contratto collettivo per colf e badanti è infatti lo stesso. Le uniche distinzioni che si possono fare riguardano l’esperienza, la specificità delle mansioni e le responsabilità.


Livelli d’inquadramento dei lavoratori domestici

Stabilito che non sussiste differenza tra colf e collaboratrice domestica, vediamo quali sono i livelli d’inquadramento dei lavoratori domestici.

I diversi livelli dipendono sia dalle mansioni che dall’esperienza. Il CCNL del lavoro domestico individua 6 inquadramenti:

  • Livello A. Collaboratori domestici generici, non addetti all’assistenza delle persone, senza esperienza professionale o con esperienza inferiore a 12 mesi.
  • Livello AS. Collaboratori con esperienza che svolgono con competenza le proprie mansioni a livello esecutivo e sotto il controllo diretto del datore di lavoro.
  • Livello B e BS. Collaboratori con esperienza che svolgono con specifica competenza le mansioni, anche se a livello esecutivo.
  • Livello C e CS. Collaboratori con specifiche conoscenze di base sia teoriche che tecniche relative alle proprie mansioni, che operano con totale autonomia e responsabilità.
  • Livello D e DS. Collaboratori con i necessari requisiti professionali che ricoprono specifiche posizioni di lavoro con responsabilità, autonomia decisionale o coordinamento.

La colf, come la badante, può essere inquadrata in uno dei 6 livelli in base alla propria esperienza lavorativa e alle specifiche mansioni.


Retribuzione di colf e collaboratori domestici

Per stabilire quale retribuzione assegnare a colf e badanti, è necessario far riferimento al contratto collettivo dei lavoratori domestici. Il CCNL contiene la disciplina relativa a:

  • Minimo contrattuale, rivalutato annualmente. Tale rivalutazione va a sostituire l’indennità di contingenza.
  • Scatti di anzianità, che maturano ogni 2 anni di servizio con lo stesso datore di lavoro. Sono retribuiti con il 4% del minimo e possono essere al massimo 7.
  • Superminimo e indennità sostitutiva di vitto e alloggio.

Questi sono i valori dello stipendio minimo mensile dei collaboratori domestici, riferiti all’anno 2021 (i valori cambiano in base all’inquadramento):

  • Livello A: 645,50 euro
  • Livello AS: 762,88 euro
  • Livello B: 821,56 euro
  • Livello BS: 880,24 euro
  • Livello C: 938,94 euro
  • Livello CS: 997,61 euro
  • Livello D: 1173,65 euro
  • Livello DS: 1232,33 euro.

Per quanto riguarda la paga base per l’assistenza notturna, i valori aumentano e vanno di pari passo con l’inquadramento (valori riferiti all’anno 2021):

  • Assistenza notturna, lavoratore livello BS: 1012,27 euro
  • Assistenza notturna, lavoratore livello CS: 1147,24 euro
  • Assistenza notturna, lavoratore livello DS: 1417,21 euro
  • Retribuzione per la sola presenza notturna: 677,78 euro.


Orario di lavoro delle collaboratrici domestiche

Il CCNL dei lavoratori domestici indica anche quello che dev’essere l’orario giornaliero di lavoro, che non può essere superato. L’orario varia a seconda che la collaboratrice sia assunta come convivente oppure no.

I limiti orari giornalieri sono i seguenti:

  • Se assunta come convivente a servizio ridotto, 10 ore non consecutive al giorno su 3 giorni alla settimana. In alternativa, le ore vanno eseguite dalle 6 alle 14 oppure dalle 14 alle 22.
  • Se assunta come convivente a servizio intero, 10 ore non consecutive.
  • Se assunta come non convivente, 8 ore non consecutive su 5 o 6 giorni alla settimana.

Parlando invece sulla settimana, gli orari massimi sono:

  • 30 ore se convivente a servizio ridotto
  • 40 ore se non convivente
  • 54 ore se convivente a servizio intero.

Per quanto riguarda i riposi e le pause, il contratto collettivo stabilisce che i collaboratori domestici in generale hanno diritto al riposo giornaliero di almeno 11 ore consecutive. 

Relativamente alle colf e badanti, si aggiungono 2 ore al giorno non retribuite, nelle quali possono uscire dall’abitazione del datore di lavoro.

Sulla settimana il riposo deve essere di almeno:

  • 24 ore di domenica se non conviventi
  • 36 ore (di cui 24 la domenica) più 12 ore in un altro giorno se conviventi a servizio intero.


Come si assumono colf e badanti

Stai pensando di assumere una colf o una badante e vuoi sapere come fare? Questi sono i passaggi da seguire.

Innanzitutto, è necessario richiedere al lavoratore una serie di documenti, tra cui un documento d’identità valido e un documento sanitario per valutare l’idoneità al lavoro e l’assenza di patologie che possano essere pericolose per il lavoratore stesso o per la famiglia presso la quale andrà a lavorare.

Quindi si concordano con il collaboratore domestico le mansioni, il livello d’inquadramento e l’orario lavorativo, in base alle disposizioni del CCNL di riferimento. 

A questo punto, prima di iniziare l’attività, il datore deve consegnare al lavoratore un contratto di lavoro, altrimenti detto “lettera di assunzione”, che indichi:

  • Data di inizio del rapporto di lavoro
  • Mansioni e livello
  • Retribuzione
  • Orario di lavoro (compreso i riposi giornalieri e settimanali)
  • Eventuale convivenza
  • Contribuzione di assistenza contrattuale (Cassa Colf)
  • Periodo di ferie annuali
  • Luogo di svolgimento dell’attività lavorativa
  • Durata del periodo di prova
  • Ulteriori clausole ove necessarie.

Consegnata la documentazione al lavoratore, è necessario procedere con la comunicazione preventiva all’INPS entro 24 dall’inizio del rapporto lavorativo. Tale comunicazione può avvenire tramite il sito web dell’Inps o attraverso il contact center al numero 803.164 ( se da rete mobile, al 06164164).


Fonti normative:

  • Art. 36 CCNL Lavoro domestico
  • L. 339 del 1958
COLF LAVORO DOMESTICO
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