Vediamo tutto quello che c'è da sapere sulla causa di lavoro: la durata del processo e le varie fasi del procedimento.
Purtroppo, molto spesso capita che un lavoratore si trovi in situazioni poco gradevoli sul posto di lavoro: c'è chi riceve una lettera di licenziamento improvvisa e chi non riceve lo stipendio.
In queste situazioni è bene mettersi nelle mani di un avvocato giuslavorista per adottare gli opportuni provvedimenti e riuscire a risolvere nel migliore dei modi la causa di lavoro.
Le cause di lavoro seguono, seppur parzialmente, le regole prese da un comune processo civile. Il processo del lavoro detto detto anche rito del lavoro, infatti, si applica solamente per le controversie che presuppongono l'esistenza di un rapporto lavorativo subordinato.
Ma quali sono i passaggi da seguire, l'iter per arrivare ad una soluzione nelle cause di lavoro? Vediamo le varie fasi della vertenza di lavoro. Intanto le parti hanno tre possibilità:
La legge italiana riconosce, sia al lavoratore che al datore di lavoro, la facoltà - attenzione, facoltà e non dovere - di esprimere un tentativo di conciliazione che avviene presso la Commissione di conciliazione. Le commissioni sono istituite presso ciascuna Direzione provinciale del lavoro.
La richiesta della conciliazione, che può arrivare anche promossa dall'associazione sindacale di appartenenza, deve essere sottoscritta dall'istante e presentata a mano o spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno. All'interno della richiesta di conciliazione devono essere presenti degli elementi distintivi ed unici:
Una volta presentata la richiesta, la controparte viene avvisata e si possono presentare i seguenti scenari se la controparte accetta. Per prima cosa verrà depositata una memoria difensiva presso la stessa Commissione di conciliazione e verrà fissata una data per il tentativo della conciliazione. Nel momento in cui il tentativo è avvenuto i possibili finali sono due:
Se la controparte, invece, una volta avvisata della richiesta di conciliazione non accetta ci si dovrà rivolgere per forza all'autorità giudiziaria.
Per le cause del lavoro, il giudice competente è del Tribunale del Lavoro che altro non è che una sezione apposita del tribunale ordinario. Il Tribunale del Lavoro, come è facilmente intuibile, si occupa strettamente del processo del lavoro e nello specifico sarà competente territorialmente quel Tribunale nella cui circoscrizione è sorto il rapporto lavorativo o dove si trova l'azienda in causa.
La causa di lavoro nasce con il deposito in cancelleria del giudice del lavoro di un ricorso che deve contenere i seguenti elementi:
Ancora una volta, ricordiamo che, nonostante sia possibile presiedere personalmente alle cause di lavoro dove il valore non supera i 129,11€, è fondamentale - per esperienza - mettersi nelle mani di un professionista specializzato nella materia ed in questo un avvocato giuslavorista è ciò che fa per voi.
Il giudice del lavoro, vistato il ricorso, provvede a fissare l'udienza di discussione della causa di lavoro.
L'udienza si snoda in tre fasi distinte: la fase preliminare verifica la regolarità degli atti presentati e del contraddittorio, interrogatorio delle parti ed espletamento del tentativo di conciliazione. Nella seconda fase, ovvero quella istruttoria, vengono ammesse le prove a sostegno delle ragioni. Nella terza fase, quella decisoria, si discutono le conclusioni delle parti e si arriva a sentenza.
I tempi delle cause di lavoro sono più brevi rispetto a quelli delle cause ordinarie. Fra la data di deposito del ricorso e la data dell'udienza, ad esempio, non devono trascorrere più di 60 giorni. L'intento del legislatore, dunque, è quello di accorciare la durata delle cause di lavoro che, in media, dovrebbe chiudersi nel giro di qualche anno.
L'appello ad una sentenza di primo grado può essere presentato entro 30 giorni (termine breve) che decorrono dalla notifica della sentenza o entro 6 mesi (termine lungo) che decorrono dalla pubblicazione della sentenza. L'appello s'intenderà proposto nel momento in cui la parte avrà depositato il ricorso nei termini sopra descritti.
Una menzione speciale va la così detto Rito Fornero, un particolare processo del lavoro che riguarda, però, solamente le cause inerenti i licenziamenti di cui all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il Rito Fornero, stabilisce che i tempi siano ancora più brevi e garantisce anche un trattamento prioritario per questo tipo di cause. Eccole novità:
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