La cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale, destinato a lavoratori dipendenti e pensionati, da estinguersi con cessione di quote dello stipendio fino al quinto dell'ammontare dello stesso valutato al netto di ritenute.
Prima di tutto occorre sapere che si può ricevere il rimborso della cessione del quinto solo in due casi:
Nel primo caso la legge prevede l'applicazione di una penale che non può superare l'1% del credito ancora da rimborsare e l'iter da seguire sarà quello di aprire un'istanza di reclamo. Nel secondo caso, invece, si può rinnovare il prestito prima della scadenza a due condizioni:
Vengono rimborsate le spese soggette a maturazione nel tempo (recurring costs), anche se in realtà, recentemente, la sentenza Lexitor della Corte di Giustizia UE ha previsto il rimborso anche per i costi up front. Ecco le spese che possono essere rimborsate:
Oltre a queste, da settembre 2019 è valida, come detto precedentemente, la Sentenza UE Lexitor, che ha stabilito che sono soggetti a riduzione, in caso di estinzione anticipata, non solo i costi recurring, ma anche quelli up front.
Quando si ha intenzione di richiedere il rimborso è fondamentale rivolgersi a intermediari esperti in finanza personale o credito al consumo, come banche, avvocati e agenzie.
Prima di tutto, bisogna aprire un'istanza di reclamo precisa e dettagliata alla banca, indicando le problematiche, le motivazioni giuridiche su cui si fonda il reclamo e la precisa richiesta economica di rimborso, attraverso l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui si chiede formalmente il rimborso.
Fatto ciò, la banca ha tempo 60 giorni per inviare la sua risposta; se dovesse rifiutare di concedere il rimborso, bisognerà fare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario. Il modulo di ricorso all'arbitro è scaricabile online e sono presenti anche le istruzioni per la compilazione. Tale modulo va compilato e spedito con ricevuta di ritorno allegando:
Di norma, si riceve una risposta entro poche settimane. Nella maggior parte dei casi, l'arbitro bancario accoglie la richiesta di rimborso di cessione del quinto intimando il pagamento immediato dell'intera somma alla banca.
Se il cliente dovesse avere urgenza, l'ente che eroga il prestito può consegnare fino al 50% della somma richiesta, come acconto, in alcuni giorni. Questo permette di ridurre notevolmente i tempi di attesa, ma per accedervi bisogna ottenere prima il benestare della banca che potrebbe negare il prestito o offrire una somma inferiore al 50%. Un metodo infallibile per ridurre le tempistiche, invece, consiste nella richiesta di un anticipo del quinto dello stipendio, concessa sempre a seconda delle valutazioni dell'istituto di credito.
Come detto prima, per avere il rimborso bisogna inviare una richiesta all'istituto che ha elargito il prestito: ma come verificare che la somma indicata sia corretta? Basterà fare un calcolo di ciò che spetta verificando sul contratto qual è l'importo corrispondente alle commissioni ed ai premi assicurativi.
Ecco un esempio pratico: mi è stato erogato un prestito che prevede 100 rate mensili e ne ho già saldate 70. L'ammontare addebitato per commissioni ed assicurazione sulla durata totale del prestito è di 3000 euro. In questo caso, mi spetterà il rimborso del corrispondente delle 30 rate rimanenti, ovvero il 30% di 3000, pari a 900 euro.
Avere ben chiaro il procedimento e metodo di calcolo è fondamentale, poiché spesso gli istituti di credito tendono ad inviare conteggi non propriamente corretti, facendo affidamento sulla buona fede del consumatore.
Quando si estingue anticipatamente un prestito, si può avere diritto al rimborso dell'assicurazione della cessione. Infatti, quando si stipula il contratto di prestito, viene sottoscritta una polizza assicurativa contro il rischio di impiego e di vita. In base al tipo di contratto firmato la polizza verrà pagata:
Nella maggior parte dei casi non è possibile richiedere il rimborso delle rate con il modello 730. Questo perchè si tratta di rimborsare un capitale ottenuto mediante un finanziamento da un Istituto di Credito.
Ci sono però due eccezioni, infatti è possibile detrarre con il modello 730:
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