La SIAE così si proclama sul suo portale web: "Dal 1882 proteggiamo i diritti di chi crea per garantire agli autori e agli editori il giusto compenso per il loro lavoro creativo". Ma vediamo insieme cos'è questa società e cosa fa nel concreto.
La Società Italiana degli Autori (SIAE) nacque il 23 aprile del 1882.
Fu creata sul volere di un’assemblea composta da editori, scrittori, commediografi e musicisti, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico i principi giudiziari e morali della tutela del diritto dell'autore di opere originali.
Il primo Consiglio Direttivo della SIAE era composto dai protagonisti della cultura italiana del tempo. Tra di essi, si annoverano nomi come, Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci, Edmondo De Amicis e Francesco De Sanctis.
Ai sensi della Legge 9 gennaio 2008, n. 2, la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) è un ente pubblico economico a base associativa, regolamentato secondo le leggi del diritto privato. che si occupa della protezione del diritto autoriale in Italia. Ad essa è affidato il compito di autorizzare le riproduzioni delle opere, di ricevere da chi utilizza le stesse i compensi dovuti e di distribuirli a coloro che ne hanno i diritti.
La Società Italiana degli Autori ed Editori protegge e tutela ogni genere artistico: dalla musica, al cinema, al teatro, alla letteratura, ecc. In sintesi, l’attività della SIAE riguarda l’intera branca dell’industria culturale e dello spettacolo.
Questa società agisce con la supervisione del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il supporto del Ministro dell'economia e delle finanze per quanto gli concerne.
La SIAE nonostante sia un ente pubblico, non riceve contributi pubblici. Essa è, infatti, finanziata esclusivamente dai suoi associati e dai ricavi della sua attività.
I diritti d'autore non si acquistano con l'iscrizione di un autore alla SIAE, ma prescindono da essa. Sono, di fatto, parte dei diritti naturali stabiliti dalla Costituzione e vengono acquisiti naturalmente nel momento stesso in cui l'opera d'ingegno di un soggetto viene alla luce, sia essa di qualsivoglia natura.
Questo potrebbe far pensare che la SIAE non serva a molto, ma i suoi compiti in realtà sono molti altri.
La SIAE si presenta come unico soggetto a cui si devono rivolgere tutte le persone che vogliano utilizzare l’opera di altri. Essa costituisce il punto di riferimento da interpellare per ottenere le autorizzazioni, se non esistesse, bisognerebbe andare a contattare ogni volta i singoli autori uno per uno per chiedergli il permesso di utilizzare la loro opera.
Per esempio è molto utile quando una band che canta cover di canzoni famose, vuole esibirsi in una serata: non importa quante canzoni cantino e di quanti autori diversi siano, l'ente a cui rivolgersi è sempre uno che si occuperà di tutto.
La SIAE, perciò:
La SIAE ha lo scopo di facilitare la tutela del diritto d'autore dei possessori di opere che decidono di aderire. In quanto tale, la SIAE funge da "custode" dei diritti d'autore di chi ha deciso di associarsi.
In pratica, chi aderisce alla società affida all'ente l'intervento a tutela del diritto d'autore, ad esempio denunciando varie forme di plagio, rivendicando danni o pagando diritti di licenza per l'utilizzo dell'opera.
Alla SIAE possono essere trasmesse solamente violazioni di opere presenti nel suo archivio. Qualora si dovesse assistere al plagio di una canzone non registrata alla SIAE, quest’ultima non potrebbe fare nulla davanti alla denuncia.
Conviene iscriversi alla SIAE nel momento in cui si teme che la propria opera possa essere sfruttata e/o riprodotta da altre persone in modo indebito.
Ciò accade sostanzialmente ai creatori di opere molto famose, talmente note da poter essere frodate in qualsiasi momento da chiunque. Per esempio nel caso di popstar nazionali le cui canzoni sono nelle orecchie di tutti.
Chiunque ritiene di essere testimone di una violazione del diritto d’autore, può fare una segnalazione alla SIAE affinché venga accertata la presunta trasgressione.
La segnalazione può essere fatta presso qualunque ufficio della SIAE presente sul territorio e nel caso in cui non si potesse o volesse andare di persona, può essere fatta anche per email oppure inviando una lettera per posta.
L’importante per la validità della segnalazione è che all’interno della denuncia sia specificato il luogo dove è avvenuta la violazione, i presunti autori che l'hanno compiuta e la condotta che si ritiene essere stata illegittima.
Una volta ricevuta la segnalazione, i dipendenti e i collaboratori della società si occuperanno di accertarsi se c’è stato effettivamente un illecito, verificando se l’esibizione era stata autorizzata o meno e se quindi era stata rilasciata apposita licenza (il che presuppone l'antecedente pagamento) oppure no.
Fonti:
- Legge 9 gennaio 2008, n. 2
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