Presentare le dimissioni dal lavoro è un diritto fondamentale di ogni lavoratore, ma deve essere fatto seguendo procedure specifiche per essere valido e tutelare i propri diritti.
Presentare le dimissioni dal lavoro è un diritto fondamentale di ogni lavoratore, ma deve essere fatto seguendo procedure specifiche per essere valido e tutelare i propri diritti. Purtroppo, ancora oggi molti lavoratori cadono nella trappola delle dimissioni in bianco, una pratica illegale che può compromettere seriamente la propria posizione lavorativa e i diritti previdenziali. Questa guida ti spiega come presentare correttamente le dimissioni, come riconoscere e difenderti dalle dimissioni in bianco, e quali tutele prevede la legge per proteggere i lavoratori da questi abusi.
Le dimissioni in bianco sono documenti di dimissioni firmati dal lavoratore senza data o con data da completare successivamente, lasciati "in bianco" per essere utilizzati dal datore di lavoro quando necessario. Questa pratica è severamente vietata dalla legge italiana perché:
L'art. 4 del D.Lgs. 151/2015 (Decreto Tutele) ha rafforzato il divieto già esistente, stabilendo la nullità di qualsiasi dimissioni in bianco e prevedendo severe sanzioni per i datori di lavoro che richiedono o accettano tali documenti. La violazione comporta una sanzione amministrativa da 1.500 a 6.000 euro per ogni lavoratore coinvolto.
La Cassazione, con la sentenza n. 18.956/2024, ha chiarito che sono da considerarsi dimissioni in bianco anche quelle:
Inoltre, il recente D.L. 48/2024 ha esteso il divieto anche alle dimissioni "condizionate", ovvero quelle subordinate al verificarsi di eventi futuri, rafforzando ulteriormente le tutele per i lavoratori.
Per presentare validamente le dimissioni e tutelare i propri diritti, è fondamentale seguire la procedura telematica obbligatoria introdotta dal D.Lgs. 151/2015. Ecco tutti i passaggi da seguire:
Dal 12 marzo 2016, le dimissioni devono essere presentate esclusivamente online attraverso:
Per completare la procedura online dovrai fornire:
Il preavviso da rispettare varia in base alla categoria e all'anzianità:
È possibile rinunciare al preavviso versando la relativa indennità sostitutiva, calcolata sulla retribuzione giornaliera moltiplicata per i giorni di preavviso dovuti.
Dopo la presentazione online, il sistema genera una ricevuta che deve essere consegnata al datore di lavoro. Importante: le dimissioni possono essere revocate entro 7 giorni dalla data di presentazione, accedendo nuovamente al portale telematico.
La recente circolare ministeriale n. 15/2024 ha precisato che il termine di 7 giorni per la revoca decorre dalla data di presentazione telematica, non dalla consegna della ricevuta al datore di lavoro, offrendo maggiore tutela ai lavoratori che si pentono della decisione.
Il legislatore ha predisposto diverse tutele per proteggere i lavoratori dalle dimissioni in bianco e dagli abusi correlati:
Se sospetti di essere vittima di dimissioni in bianco o di dimissioni forzate, puoi:
La Corte di Cassazione (sentenza n. 24.567/2024) ha stabilito che il lavoratore vittima di dimissioni in bianco ha diritto non solo alla reintegrazione ma anche al risarcimento del danno patrimoniale e, in casi gravi, di quello non patrimoniale per il disagio subito.
Presta attenzione a questi segnali che potrebbero indicare dimissioni invalide:
Il D.L. 76/2024 ha introdotto la possibilità per l'INPS di sospendere automaticamente la procedura quando rileva anomalie nelle dimissioni, richiedendo al lavoratore una conferma entro 15 giorni, aggiungendo un ulteriore livello di protezione.
Conoscere le procedure corrette per le dimissioni e saper riconoscere le dimissioni in bianco è fondamentale per tutelare i propri diritti lavorativi. La normativa attuale offre strumenti efficaci di protezione, ma è importante saperli utilizzare correttamente e tempestivamente.
Se hai dubbi sulla validità delle tue dimissioni, se sospetti di essere stato vittima di dimissioni in bianco o se il tuo datore di lavoro ti ha chiesto di firmare documenti sospetti, non esitare a chiedere aiuto. Le conseguenze di una procedura scorretta possono essere gravi e durature.
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